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F1, Mondiale 2016: dopo Budapest, la lotta in casa Mercedes entra nella sua fase più calda

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E’ vero, per noi italiani non è il massimo del divertimento assistere ad un’altra stagione senza concrete possibilità iridate per la Ferrari ed al concomitante, ennesimo dominio Mercedes. Un déjà-vu scoraggiante per la Rossa e i suoi seguaci ma, va detto per onestà intellettuale e correttezza d’informazione, l’infinita lotta intestina tra i due (bravi e fortunati, a guidarle) piloti delle Frecce d’Argento è un piacere per gli occhi dei veri amanti delle quattro ruote veloci. “Esagerazioni” incluse, perché anche queste fanno parte della storia della F1, quella esaltata dalle grandi rivalità a 360°… E Nico+Lewis stanno scrivendo a quattro mani un altro epico capitolo di questo emozionante libro.

Dopo l’iniziale 100/100 con lode spiattellato dal tedesco in faccia al Campione in carica, ed il doppio ritiro delle infinite polemiche argentee andato in scena al Montmeló (quando al secondo posto generale salì addirittura Raikkonen), Lewis ha ripreso a “martellare” come suo solito così, fra Montecarlo e Budapest, ha inanellato ben cinque vittorie sui sei GP disputati. Volete i numeri precisi? Eccoli: dal +43 Rosberg dopo il poker d’apertura 2016 si è giunti al +6 Hamilton stampato domenica scorsa sull’Hungaroring.

Una vittoria, l’ultima del pilota di Stevenage, dalla tripla importanza. Infatti, oltre ai 25 punti “relativi” della singola gara, il successo magiaro ha sancito “in senso assoluto” il cambio della guardia in testa al Mondiale e ciò è avvenuto dopo una corsa che vedeva, in partenza, Rosberg scattare davanti al compagno, dopo una qualifica dagli sviluppi finali quantomeno dubbi… Il fuoriclasse britannico non solo ha azzerato questo handicap, riprendendosi dopo pochi metri quanto scippatogli (a suo pensare, ma non solo) il giorno prima, ma ha anche nuovamente relegato Nico a quel ruolo di “inseguitore triste” che l’anno passato segnò in modo decisivo l’approccio mentale del tedesco alle gare clou. Per di più, in alcune fasi del GP ungherese Hamilton ha quasi scherzato il team mate

Di conseguenza, è enorme la curiosità di vedere come reagirà Rosberg alla triplice sconfitta di Budapest. Sarà pronto riscatto o inizio della caduta libera per la fragile psiche del tedesco, ad Hockenheim? Tedesco in Germania, appunto: quale migliore occasione per risalire sul gradino più alto del podio, se non sulla pista di casa? Il figlio di Keke non vince da più di un mese (Gran Premio d’Europa, a Baku) e dopo il GP di Germania ci sarà la tradizionale pausa estiva per la F1; la ripresa delle ostilità, a Spa il 28 agosto, equivarrà giocoforza al lancio della lunga volata iridata. Salvo tsunami agonistici oggi impensabili, le restanti nove gare premieranno o per la prima volta in carriera Nico, o per la quarta volta Lewis. La lotta in casa Mercedes è dunque entrata nella sua “vera” fase calda, perché diminuiscono sempre più i margini d’errore, perché si è superato il giro di boa. E perché quei due stanno dando vita ad uno dei duelli sportivi “in famiglia” più belli della storia della F1…

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giuseppe.urbano@oasport.it

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