Artistica

Ginnastica, Olimpiadi Rio 2016 – Erika Fasana, un’Aquila per bis a cinque cerchi. Obiettivi e ambizioni: Finale al libero?

Pubblicato

il

Erika Fasana è pronta per disputare la seconda Olimpiade della carriera. Dopo l’emozionante debutto a Londra 2012, quando fu la più giovane dell’intera spedizione azzurra, la comasca è ormai diventata uno dei pilastri della nostra Nazionale di ginnastica artistica femminile.

Durante l’ultimo quadriennio ha aumentato esponenzialmente il suo livello e la sua tecnica, entrando di prepotenza tra le migliori interpreti dell’intero circuito della Polvere di Magnesio. Il corpo libero l’ha consacrata, regalandole due finali consecutive ai Mondiali e un quarto posto agli Europei 2015.

La 19enne è stata la prima italiana in assoluto a presentare in gara il difficilissimo Chusovitina, un doppio salto teso con un avvitamento, oltre a essere stata la seconda dopo Vanessa Ferrari a eseguire perfettamente il Silivas (lo Tsukahara avvitato, doppio salto indietro con doppio avvitamento). Due cioccolatini che l’hanno fatta conoscere al Mondo e che ne hanno sancito l’immenso valore tecnico.

Erika è un’ottima all-arounder, fondamentale per la squadra grazie anche al doppio avvitamento al volteggio e a una solida trave che è capace di portare punti importanti al quintetto azzurro.

 

La Fasana è reduce da un importante problema alle tibie e da un fastidio al gomito che le hanno impedito prima di partecipare all’atto conclusivo iridato al corpo libero e che poi le hanno reso difficoltosa la prima parte di stagione, disputata a sprazzi. Sembra aver sistemato l’ultimo riacutizzarsi del problema al gomito e così l’aereo per il Brasile la aspetta.

Quali saranno gli obiettivi e le speranze di Erika Fasana alle Olimpiadi di Rio 2016? Naturalmente sarà una delle carte più importanti per il concorso a squadre dove certamente dovrà portare punti importanti sui suoi attrezzi di riferimento (volteggio e corpo libero su tutti) ma l’allieva di Laura Rizzoli può togliersi soddisfazioni importanti a livello individuale.

L’obiettivo potrebbe essere quello di qualificarsi alla Finale di Specialità al corpo libero, ne ha tutte le possibilità come dimostrato agli ultimi due Mondiali: ha un esercizio di difficoltà molto elevate che si può aggirare sul 6.3 di D Score, base di partenza da cui far partire una prova precisa che le possa permettere di entrare tra le otto.

 

(foto Giorgia Urbani)

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version