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Ginnastica, Olimpiadi Rio 2016 – Italia, come si presentano le azzurre? Stato di forma e stagione di Ferrari e compagne

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La Nazionale Italiana di ginnastica artistica femminile prosegue la sua preparazione in vista delle Olimpiadi 2016. La partenza per Rio è fissata per sabato 30 luglio. Il nostro quintetto sta raggiungendo il top della forma per l’appuntamento più importante della stagione.

All’Olympic Arena le nostre ragazze tenteranno il tutto per tutto per provare ad agguantare una medaglia nella prova a squadre: sarebbe un’impresa leggendaria. Chance più concrete affidate a Vanessa Ferrari e possibilità di finale anche per Erika Fasana e Carlotta Ferlito.

Come si sono comportante le azzurre fino a questo punto dell’anno? Analizziamo nel dettaglio il loro stato di forma, le gare stagionali, infortuni, momenti cruciali e tanto altro ancora. Clicca sulle varie pagine per saperne di più su ogni singola ginnasta.

 

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VANESSA FERRARI

La nostra capitana, pronta per la terza Olimpiade della sua carriera, ha dovuto iniziare la stagione in salita. Vanessa ha dato tutto nel turno di qualificazione dei Mondiali 2015, dov’è stata fondamentale per staccare il pass a cinque cerchi. Dopo la gara di Glasgow la 25enne si è dovuta assolutamente fermare per curare il suo tendine d’Achille.

Sarebbe stata necessaria un’operazione per recuperare al meglio ma questa strada le avrebbe sostanzialmente impedito di essere al top a Rio. Allora si è deciso di adottare un’innovativa terapia con le piastrine che piano piano le ha permesso di ritornare in pedana.

Dopo otto mesi di dolorosa assenza è rientrata ad Anadia per disputare una tappa della World Challenge Cup, la Coppa del Mondo riservata alle singole specialità. In Portogallo ha vinto la medaglia di bronzo al corpo libero ma soprattutto ha fatto capire di poter piazzare ancora una stoccata delle sue e un paio di settimane dopo è arrivata la risposta che tutti si attendevamo.

Ai Campionati Assoluti Vanessa Ferrari ha giganteggiato come ci ha abituato in dieci anni di imprese, vincendo il titolo italiano ma soprattutto incantando al corpo libero (dove si è esibita sulle arie del Nessun Dorma, base musicale che non adottava da otto anni e dove ha fatto capire di avere un D Score importante) e alla trave con una nuova sequenza acrobatica (e una conseguenze nota di partenza di qualità). Punteggi di rilievo, grande caparbietà, piglio tecnico di qualità ma soprattutto convenzione nei propri mezzi e la certezza che a Rio potrà davvero fare qualcosa di importante.

 

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CARLOTTA FERLITO

La siciliana aveva iniziato la stagione con uno stato di forma davvero superlativo. A inizio marzo aveva incantato tutti all’American Cup, una delle gare più prestigiose dell’intero circuito, mostrando negli States l’unicità spettacolare della sua trave e del suo corpo libero.

Purtroppo la brutta caduta in uscita dalla trave al Trofeo di Jesolo l’ha costrettA a fermarsi e a ripartire. Per fortuna in laguna è stato solo un brutto spavento, Carlotta ha saputo recuperare nel miglior modo possibile e gradualmente ha ripreso il suo livello ginnico.

Agli Assoluti ha riproposto proprio l’insidiosa uscita in doppio carpio, facendo capire che sui 10cm vorrà dire la sua ai Giochi. Si parlava anche di un possibile tentativo di doppio avvitamento al volteggio ma per il momento non è ancora stato portato in gara. Grande tenuta mentale alle mai amate parallele ma soprattutto espressività elevatissima e ottima artisticità al corpo libero. Attenzione ai suoi D Score.

 

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ERIKA FASANA

Erika ha dovuto smaltire i problemi fisici di fine 2015, subito dopo aver brillato ai Mondiali contribuendo in maniera determinante alla qualificazione alle Olimpiadi.

Ha dovuto curare le sue tibie, ha dovuto placare il fastidio al gomito (riemerso prima degli Assoluti ma a quanto pare somatizzato al meglio) e così la sua stagione ne ha particolarmente risentito. In Serie A ha eseguito a lungo solo le parallele prima di rivederla al corpo libero durante l’ultima tappa.

La trave si è vista solo agli Assoluti, proprio in coppia con l’esercizio al quadrato, disciplina in cui si è qualificata alla Finale iridata per due volte consecutive. Purtroppo non l’abbiamo mai potuta ammirare al volteggio dove il suo doppio avvitamento è una certezza dell’Italia. Per lei nessuna uscita internazionale in questo 2016.

 

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ELISA MENEGHINI

È l’unica ragazza del quintetto che rappresenterà l’Italia alle Olimpiadi 2016 che non ha dovuto affrontare infortuni importanti in questa stagione.

Questo ha permesso a Elisa di lavorare molto sulla sua tecnica, allenandosi parecchio soprattutto alla trave dove ha proposto il difficilissimo teso avvitato, una complessa difficoltà G. Purtroppo è rimasta in piedi solo tre volte nell’arco della stagione, ma è proprio in quei momenti che si ha capito fin dove può spingersi la brianzola.

Abbiamo ancora tutti negli occhi l’esercizio esibito durante la Finale a Squadre degli Europei: una perfezione da top mondiale, un 14.500 di spicco che se fosse replicato a Rio… Il suo avvitamento e mezzo al volteggio è sempre più preciso ed è una sicurezza di “copertura, al corpo libero è abbastanza precisa e sa eseguire una prova pulita e di sostanza. Qualcuno ha messo in discussione la sua convocazione affermando che è una garista ma quando è in palla sa portare a casa punteggi importantissimi.

 

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MARTINA RIZZELLI

Non era facile recuperare dall’infortunio al piede dello scorso autunno che l’ha costretta a un’operazione chirurgica. Da quell’incidente, occorso in allenamento alla vigilia dei Mondiali, la comasca ha saputo riprendersi egregiamente, presentandosi in pedana già in inverno.

Durante la Serie A abbiamo visto crescere le sue parallele sotto il profilo delle difficoltà, salite fino a un notevole 6.2. Quell’esercizio è stato portato anche agli Europei dove ha agguantato la Finale di Specialità per la seconda volta consecutiva. Deve mantenere continuità e limitare il numero degli errori/cadute.

Il suo doppio avvitamento al volteggio è fondamentale in casa Italia e anche nelle uscite stagionali si è dimostrato di buon livello, anche se lei può fare ancora di meglio. Possiede anche un buon corpo libero.ù

 

stefano.villa@oasport.it

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