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Ginnastica, Olimpiadi Rio 2016 – La migliore Italia vola in Brasile. Il quintetto azzurro sogna in grande

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Era il quintetto più scontato, quello attualmente migliore (almeno sulla carta). I nomi finali circolavano già da giorni, poi la conferma del DT Enrico Casella in diretta streaming. Le convocazioni sono arrivate in video, come succede da ormai due anni per i grandi eventi (tradizione inaugurata per i Mondiali pre-qualificanti di Nanning 2014).

L’Italia ha scoperto quale sarà la formazione di ginnastica artistica femminile che disputerà le Olimpiadi 2016. Non ci sono state sorprese dell’ultimo minuto, il responso dei Campionati Assoluti era chiaro ma era stato soprattutto evidente il percorso che le ragazze hanno affrontato nell’ultima stagione.

Stando ai proclami di Enrico Casella, la nostra Nazionale volerà in Brasile per provarci fino alla fine, per cercare l’impossibile che si chiama podio a squadre, la gara delle gare. Sappiamo che è qualcosa di difficilissimo, forse anche di impronunciabile ma l’atteggiamento è corretto: osare tutto, attaccare a spron battuto, portare in gara le difficoltà più elevate per entrare nella leggenda. Un quinto posto senza errori, nel limbo della “buona gara senza sbavature”, non ti consacra di certo all’immortalità sportiva.

Se si vogliono raggiungere certi obiettivi è chiaro che la squadra azzurra selezionata calza a pennello: alte difficoltà, esperienza internazionale in almeno tre ginnaste, gruppo solido e affiatato, capacità e coscienza nei propri mezzi.

 

Vanessa Ferrari parteciperà così alla sua terza Olimpiade, eguagliando il record di Miranda Cicognani (tra l’altro portabandiera a Helsinki 1952) e Monica Bergamelli. Sarà ancora una volta la nostra capitana, pronta a dare l’anima per lasciare il palcoscenico in maniera memorabile. La bresciana è in grande forma, ha mostrato una grande tenuta sui tutti gli attrezzi, ha alzato ulteriormente le difficoltà alla trave e ha riproposto il Nessun Dorma al corpo libero, l’aria che la condusse verso il trionfo mondiale ad Aarhus 2006. Lei vuole la medaglia! La pretende e a Rio andrà per graffiare.

Carlotta Ferlito disputerà i suoi secondi Giochi Olimpici, questa volta con molta più maturità e consapevolezza nelle proprie capacità. La sua trave è fondamentale al pari di un buon corpo libero. La siciliana sta bene, può provare il colpaccio sui 10cm e soprattutto sa comportarsi da ragazza squadra.

Anche Erika Fasana ritornerà alle Olimpiadi dopo l’esperienza di Londra 2012, questa volta da veterana e non da ragazza più giovane dell’intera spedizione italiana. Doppio avvitamento al volteggio, corpo libero da finale mondiale (e olimpica, perché no), buona trave e grande tenuta alle parallele: imprescindibile.

Le debuttanti saranno Elisa Meneghini e Martina Rizzelli, convocate per i punteggi elevati che possono portare alla squadra. Sicuramente la Mini è caduta tantissime volte dal teso avvitato durante la stagione (è rimasta in piedi solo in tre occasioni) ma è proprio l’emblema dell’azzardo: o tutto o niente, quella carta è l’unico modo per poter sperare nell’impossibile. Martina invece ha dalla sua un super dty alla tavola e delle parallele con un elevato D Score che potrebbero magari permetterle di entrare tra le otto.

Questa è l’Italia migliore per provarci. Considerando poi gli infortuni di Tea Ugrin e Enus Mariani, oltre al calo di Giorgia Campana nelle ultime stagioni. Il doloroso taglio finale di una generosa Lara Mori, a cui va dato il merito di aver contributo in maniera determinante alla qualificazione olimpica e alla crescita del gruppo (ammirevole durante gli ultimi due Mondiali), ha così ufficializzato il quintetto azzurro per le Olimpiadi di Rio 2016. Gan-ba o buona fortuna, come preferite, a tutte. C’è da tenere alto l’orgoglio dell’Italia!

 

Una postilla sulle squadre per cui le ginnaste sono tesserate. La Brixia Brescia porterà a Rio tre atlete (Ferrari, Fasana, Rizzelli) mentre due saranno della Gal Lissone (Ferlito, Meneghini). Parliamo di club civili mentre va evidenziato che quattro atlete sono arruolate nell’Esercito Italiano (fa eccezione solo Meneghini).

Provenienza geografica: abbiamo quattro ginnaste lombarde (Fasana, Rizzelli e Meneghini sono di Como e provincia; Ferrari è di Brescia) e una siciliana (Ferlito da Catania) cresciuta ginnasticamente in Lombardia.

Età anagrafica: Vanessa Ferrari spegnerà 26 candeline il prossimo 10 novembre (classe 1990), Carlotta Ferlito ha 21 anni (classe 1995), Erika Fasana ne ha 20 (classe 1996), Elisa Meneghini compirà 19 anni il prossimo 24 luglio (classe 1997), Martina Rizzelli ha 18 anni (classe 1998).

 

(foto Giorgia Urbani)

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