Artistica
Ginnastica, Olimpiadi Rio 2016 – Preview Trave: Biles favorita, occhio alla lotteria. Ponor, Russia, tante sorprese e l’Italia spera
Ormai è tutto pronto a Rio de Janeiro dove dal 5 al 21 agosto si disputeranno le Olimpiadi 2016. La ginnastica artistica è pronta per fare il proprio debutto come sport di classe A, cioè come una delle tre discipline più importanti della rassegna a cinque cerchi insieme a nuoto e ad atletica leggera.
Le 98 ginnaste qualificate e iscritte sono pronte a darsi battaglia all’Olympic Arena a caccia delle ambite medaglie. Spettacolo garantito nell’evento più importante dell’intero quadriennio con tutte le stelle del circuito ai nastri di partenza.
Analizziamo nel dettaglio tutte le gare femminili: stelle, favorite per il successo e per il podio ma anche per la qualificazione alla finale, outsider, temi caldi. Concentriamoci sulla trave. Nel corso della giornata vi proporremo un articolo per ogni evento.
Per tradizione la Finale alla trave è quella più imprevedibile, proprio per la tipologia dell’attrezzo e per le cadute che sono spesso frequenti. Le prime sorprese arrivano già in qualifica dove molte annunciate big ci lasciano le penne commettendo errori spesso fatali. Soprattutto sono davvero tante le ginnaste che possano puntare al risultato di prestigio alla trave e questo rende estremamente difficile e complesso prendere in considerazione tutte le possibilità.
Sulla carta la super favorita è Simone Biles, Campionessa del Mondo 2014 e 2015, annunciata dominatrice della specialità e dell’artistica in generale. La statunitense ha margine su tutte le avversarie, spicca per la sua precisione e per un’acrobatica di lusso che non sacrifica l’esecuzione. Se non dovesse cadere o commettere errori vistosi si laureerebbe Campionessa Olimpica anche sui 10cm.
Alle sue spalle la lotteria. Ci sarà una seconda americana in lizza? Lauren Hernandez ha le potenzialità. Catalina Ponor, Campionessa Olimpica nel 2004 e fresca del bronzo agli Europei, potrebbe piazzare la stoccata finale di una carriera da sogno. Flavia Saraiva avrà dalla sua il pubblico di casa, ha già realizzato punteggi importanti e sarà certamente della partita.
La Russia si aggrappa alle giovani Angelina Melnikova e Seda Tutkhalyan ma sa benissimo che l’esperienza, la classe e la completezza di Aliya Mustafina (ultima a vincere il titolo iridato prima dell’avvento di Simone Biles) possono comunque fare la differenza anche se non è il suo attrezzo di punta.
La Cina punta forte su Wang Yan (finalista a Glasgow 2015) ma anche su Shang Chunsong. Se riuscissero a essere pulite in esecuzione potrebbero far saltare il banco per le medaglie.
La canadese Ellie Black può dire la sua. L’Italia ha chance davvero molto interessanti: Carlotta Ferlito, Vanessa Ferrari ed Elisa Meneghini che, con esercizi di qualità, sarebbero da finale. Arrivate all’atto conclusivo si può poi lottare fino in fondo: sognare non costa nulla.
Basta ricordare quanto successo ai Mondiali 2015 con l’olandese Sanne Wevers e la tedesca Pauline Schaefer che conquistarono a sorpresa argento e bronzo: entrambe saranno presenti alle Olimpiadi, vedremo se la magia riuscirà nuovamente. La francesina Marine Boyer che ha vinto l’argento agli Europei 2016 è la grande incognita.
Non dimentichiamoci della nipponica Asuka Teramoto e anche dell’eterna Vasiliki Millousi che in giornata particolare potrebbe puntare alla finale.