Artistica
Ginnastica, Olimpiadi Rio 2016 – Preview Volteggio: Biles batterà Hong e Paseka? Chusovitina con il Produnova per la leggenda
Ormai è tutto pronto a Rio de Janeiro dove dal 5 al 21 agosto si disputeranno le Olimpiadi 2016. La ginnastica artistica è pronta per fare il proprio debutto come sport di classe A, cioè come una delle tre discipline più importanti della rassegna a cinque cerchi insieme a nuoto e ad atletica leggera.
Le 98 ginnaste qualificate e iscritte sono pronte a darsi battaglia all’Olympic Arena a caccia delle ambite medaglie. Spettacolo garantito nell’evento più importante dell’intero quadriennio con tutte le stelle del circuito ai nastri di partenza.
Analizziamo nel dettaglio tutte le gare femminili: stelle, favorite per il successo e per il podio ma anche per la qualificazione alla finale, outsider, temi caldi. Concentriamoci sul volteggio. Nel corso della giornata vi proporremo un articolo per ogni evento.
Quella al volteggio è una delle Finali di Specialità sulla carta più incerte. Sono tanti i temi caldi dell’atto conclusivo alla trave ma tutti si riconducono al quesito madre: Simone Biles riuscirà a vincere anche sull’attrezzo più in discussione?
È proprio dalla tavola che passano le speranze di pokerissimo della Reginetta della Polvere di Magnesio, il cui successo è dato praticamente per certo nel concorso generale individuale, nella prova a squadre, alla trave e al corpo libero.
La 19enne di Columbus è uscita delusa dagli ultimi due Mondiali dove si è dovuta accontentare di un argento e di un bronzo. Proprio per tentare la scalata al gradino più alto del podio ha deciso di alzare il livello del suo secondo salto: ora l’allieva di Aimee Boorman è dotata di un meraviglioso Cheng, già eseguito alla perfezione in stagione. È proprio grazie a quell’elemento, che si affiancherà al suo perfetto Amanar, che Simone potrà sperare di sbaragliare la concorrenza.
Le avversarie sono sostanzialmente le stesse: Maria Paseka e Hong Un Jong, Campionesse del Mondo rispettivamente nel 2015 e nel 2014. Entrambe eseguiranno gli stessi salti della Biles, dunque l’esito della gara si deciderà esclusivamente sul livello d’esecuzione delle tre contendenti al titolo. La russa ha vinto la medaglia di bronzo a Londra 2012 e vuole scalare le gerarchie, la nordcoreana è la Campionessa Olimpica di Pechino 2008 ma ha poi dovuto saltare Londra 2012 per la squalifica inflitta al suo Paese a causa del passaporto falso presentato dalla sorella Su (avevano truccato l’età).
Alle loro spalle il vuoto a meno che Oksana Chusovitina non riesca nell’impresa da leggenda dello sport. La 41enne, alla settima Olimpiade della carriera, si presenterà con delle velleità importanti a Rio. Al volteggio, suo attrezzo di punta su cui ha vinto l’ultima medaglia a cinque cerchi (argento a Pechino 2008) e iridata (argento ai Mondiali 2011), cercherà l’impossibile con il difficilissimo salto Produnova: se dovesse eseguirlo al meglio, rimanendo in piedi, allora potrebbe sperare in qualcosa di clamoroso.
Il Produnova sarà anche il cavallo di battaglia dell’indiana Dipa Karmakar che dovrebbe così qualificarsi alla Finale come successo agli ultimi Mondiali: sarebbe un traguardo storico per tutta l’India che dopo mezzo secolo è tornata ai Giochi con un ginnasta.
Punta all’ingresso tra le migliori otto anche la svizzera Giulia Steingruber, Campionessa d’Europa anche in questa specialità che in caso di esecuzione perfetta sui due salti potrebbe anche togliersi qualche soddisfazione importante.
Nel lotto delle pretendenti all’atto conclusivo anche le britanniche Ellie Downie e Claudia Fragapane (se deciderà di eseguirà anche il secondo salto), la cinese Wang Yan, la messicana Alexa Moreno, la slovena Teja Belak, la cubana Marcia Videaux e probabilmente anche la brasiliana Rebeca Andrade se avrà i due salti a disposizione.