Artistica
Ginnastica, Olimpiadi Rio 2016 – Tutte le stelle dei Giochi: Biles, Steingruber, Paseka, Hong e… (prima parte)
Le Olimpiadi 2016 saranno l’occasione per vedere all’opera tutte insieme le grandi stelle della ginnastica artistica femminile. Un’autentica parata del meglio che il circuito internazionale possa offrire, le più forti del Mondo saranno pronte per darsi battaglia a caccia delle tanto ambite medaglie a cinque cerchi.
A Rio de Janeiro una sfilza di Campionesse scalderà i cuori di tutti gli appassionati, facendoli divertire ed emozionare. Le assenze di lusso si possono davvero contare sulle dita di una mano (Iordache per mancata qualifica, Komova e Afanaseva per infortunio, oltre alle statunitensi rimaste fuori per limite di posti), tutte le big presenti per onorare la rassegna sportiva più importante, il sogno di tutta una carriera.
Conosciamo meglio quali saranno le grandi protagoniste delle Olimpiadi di Rio 2016, focalizziamoci sulle grandi stelle, descriviamole nel dettaglio, valutiamo le loro potenzialità e i loro palmares. Questa è la prima di quattro parti dove troverete la top 30 delle ginnaste da tenere d’occhio dal 5 al 21 agosto.
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SIMONE BILES
Indubbiamente sarà la stella più luminosa di queste Olimpiadi 2016, una delle atlete più attese in generale senza limitarsi alla ginnastica artistica. Potrebbe addirittura diventare l’atleta più medagliata della rassegna a cinque cerchi, la grande Reginetta della Polvere di Magnesio è attesa a un’autentica prova di forza.
Dopo aver letteralmente dominato il quadriennio, demolendo tutte le avversarie in qualsiasi occasione le capitasse, la 19enne di Columbus va caccia di un leggendario pokerissimo: mettersi al collo cinque medaglie d’oro nella stessa Olimpiade, un numero mai riuscito nella storia di questa disciplina. Non è pura fantascienza perché la Campionessa del Mondo ha tutte le carte in regola per completare una missione che la consacrerebbe all’immortalità.
Il concorso generale individuale non ha storie, l’allieva di Aimee Boorman è la legittima proprietaria e solo un infortunio potrebbe portarle via l’alloro più prestigioso e importante. Dopo aver vinto i Mondiali per tre volte consecutive (prima nella storia a farcela) Simone Biles vuole coronare il quadriennio nel miglior modo possibile.
Alla trave e al corpo libero parte come superfavorita, già trionfatrice del titolo iridato in entrambe le specialità nel 2014 e nel 2015. Al quadrato ha delle diagonali letteralmente sbalorditive, alla trave invece la caduta è sempre dietro l’angolo quindi bisogna stare attenti a delle sorprese.
Il primo oro arriverà sicuramente nella prova a squadre: gli USA non avranno problemi a confermare il titolo conquistato quattro anni dalla Fierce Five. È probabilmente uno dei primi posti più scontati dell’intera Olimpiade insieme a quello del Dream Team di basket.
L’unico ostacolo tra Simone Biles e la manita sarà rappresentato dal volteggio. Il suo Amanar è stellare e spaziale, stoppa perfettamente l’arrivo e vola parecchio in alto. Ai Mondiali 2014 (argento, vittoria di Un Jong Hong) e 2015 (bronzo, successo di Maria Paseka) aveva pagato dazio a causa di un secondo salto non all’altezza. Ebbene nel 2016 ha deciso di allenare e portare in gara il difficilissimo Cheng, ottenendo già ottimi risultati: è quello l’asso nella manica per conquistare anche questo titolo.
È dotata di un’acrobatica fantasmagorica, rimbalza come una molla al quadrato, riesce a destreggiarsi con bravura sui 10cm, tocca altezze vertiginose alla tavola e nell’unico attrezzo in cui fatica un pochino (gli staggi, dove comunque non sfigura) riesce a stringere i denti e a difendersi egregiamente. Spesso si è detto che è poco artistica ma i risultati e le vette che raggiunge parlano da soli.
È poco incline all’errore: in quattro anni l’unica caduta risale al day1 dei Campionati Nazionali 2015 (scivolò a sorpresa al corpo libero), l’altra sbavatura di rilievo la ricordiamo alle parallele nel turno di qualificazione dei Mondiali 2014.
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GIULIA STEINGRUBER
Bella, bionda, sorridente, simpatica, espressione dell’artistica ma soprattutto fortissima. Non ci sarebbero parole migliori per descrivere la Campionessa d’Europa all-around, uno dei volti più conosciuti e apprezzati all’interno del circuito della Polvere di Magnesio.
La bionda di San Gallo è cresciuta gradualmente nel corso delle stagioni fino a porsi all’attenzione di appassionati e addetti ai lavori come una delle migliori rappresentanti del movimento.
Ha provato in tutti i modi a qualificare la Svizzera con la squadra ma l’impresa è sfumata per poco. L’allieva di Zoltan Jordanov sarà invece ai secondi Giochi Olimpici della carriera dopo quelli di Londra 2012, presentandosi questa volta con grandi velleità.
Giulia Steingruber può puntare a una medaglia: volteggio (ha vinto il titolo europeo nel 2013, 2014 e 2016) e corpo libero (Campionessa continentale nel 2016 oltre alle medaglie di bronzo delle due edizioni passate) sono gli attrezzi sulla carta a lei più congeniali. Sarà una outsider temibile per tutte, mai da sottovalutare e da tenere d’occhio con molta attenzione.
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MARIA PASEKA
È la Campionessa del Mondo al volteggio e a Londra 2012 si mise al collo la medaglia di bronzo sempre nella stessa specialità. La 20enne russa è fondamentale per la sua squadra considerando la sua esperienza e i suoi picchi di punteggio. A Rio non sarà però facile dare l’assalto all’oro alla tavola: con questa Simone Biles in giro e con Un Jong Hong sarà complesso salire sul gradino più alto del podio ma la medaglia è assolutamente alla sua portata.
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HONG UN JONG
La Campionessa Olimpica al volteggio del 2008 ritorna ai Giochi dopo il divieto di partecipazione che la Corea del Nord aveva ricevuto nel 2012 a causa dei famosi passaporti falsi portati in gara da Hong Su Jong, la sorella della stella di cui stiamo parlando.
Quell’atleta si era presentata in tre competizioni differenti dichiarando tre età diverse: nata nel 1985, nel 1986 o nel 1989? Hong ha pagato per tutti e a otto anni di distanza dal trionfo di Pechino proverà a replicarsi. Nel frattempo ha brillato ai Mondiali, salendo sempre sul podio durante il quadriennio: oro nel 2014, argento nel 2015, bronzo nel 2013. Questa volta riuscirà a battere Paseka e Biles? I salti della 27enne (almeno, così dice il passaporto) sono molto temuti.
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JESSICA LOPEZ
Ha vinto la Coppa del Mondo all-around nel 2015, è stata la portabandiera del Venezuela alle Olimpiadi di Pechino 2008 e ha partecipato anche a Londra 2012. Ha compiuto 30 anni, è la quarta ginnasta più anziana in gara ma è proprio nelle ultime stagioni che Jessica Lopez si è messa sotto i riflettori. Sarà da seguire con molta attenzione, soprattutto alle parallele.
VASILIKI MILLOUSI
Terza Olimpiade per uno dei volti più amati. La graziosa greca ha 32 anni, sarà la seconda atleta più anziana in gara (avanti a lei solo Oksana Chusovitina), è alla sua terza Olimpiade dopo Sydney 2000 e Londra 2012. Non è certamente una delle più forti tecnicamente ma la sua eleganza sulla trave è davvero rinomata: sui 10cm può piazzare un colpo che in giornate particolari potrebbe valere la finale. Non ha mai vinto medaglie a Mondiali ed Europei ma è sempre una presenza costante.
ELISABETH SEITZ
Ellie è alla sua seconda Olimpiade dopo che a Londra aveva partecipato alla Finalle alle parallele e aveva concluso l’all-around al decimo posto. La capitana della Germania, che nel palmares vanta anche un argento all-around agli Europei 2011, sarà una della tante outsider di questa competizione e soprattutto dovrà trascinare la sua Nazionale verso una difficile qualificazione alla Finale.