Artistica
Ginnastica, Olimpiadi Rio 2016 – Tutte le stelle dei Giochi: la Reginetta Ponor, l’eterna Chusovitina, brilla Ferlito e… (quarta parte)
Le Olimpiadi 2016 saranno l’occasione per vedere all’opera tutte insieme le grandi stelle della ginnastica artistica femminile. Un’autentica parata del meglio che il circuito internazionale possa offrire, le più forti del Mondo saranno pronte per darsi battaglia a caccia delle tanto ambite medaglie a cinque cerchi.
A Rio de Janeiro una sfilza di Campionesse scalderà i cuori di tutti gli appassionati, facendoli divertire ed emozionare. Le assenze di lusso si possono davvero contare sulle dita di una mano (Iordache per mancata qualifica, Komova e Afanaseva per infortunio, oltre alle statunitensi rimaste fuori per limite di posti), tutte le big presenti per onorare la rassegna sportiva più importante, il sogno di tutta una carriera.
Conosciamo meglio quali saranno le grandi protagoniste delle Olimpiadi di Rio 2016, focalizziamoci sulle grandi stelle, descriviamole nel dettaglio, valutiamo le loro potenzialità e i loro palmares. Questa è la quarta di quattro parti dove troverete la top 30 delle ginnaste da tenere d’occhio dal 5 al 21 agosto.
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CATALINA PONOR
Sarà la portabandiera della Romania, prima ginnasta a ricevere questo onore che non venne offerto nemmeno a Sua Maestà Nadia Comaneci dopo l’apoteosi di Montreal 1976. Per la prima volta dopo mezzo secolo, una delle grandi culle della ginnastica artistica non sarà presente alle Olimpiadi con l’intera squadra.
Una debacle maturata tra Mondiali (dove c’era Iordache ma non Ponor) e Test Event (Ponor presente, Iordache assente) a causa di una crisi cronica di una scuola che non c’è più. Catalina ha vinto lo spareggio con Larisa, vicecampionessa del Mondo all-around nel 2014 e bronzo iridato in carica.
Il Comitato Olimpico Nazionale, conferendole l’onere del portabandiera, ha scavalcato la decisione della Federginnastica su chi sarebbe volata a Rio. Per Catalina questa sarà la terza Olimpiade, a 29 anni e dopo due ritiri annunciati.
La Reginetta di Constanta ha sempre saputo tornare al top, riprendendosi tutto. Dai tre ori conquistati ad Atene 2004 (con la squadra, alla trave e al corpo libero) fino alle ultime medaglie agli Europei di Berna 2016 (bronzo al corpo libero e alla trave), passando per i due podi di Londra 2012 (bronzo con la squadra e argento al quadrato).
Farà scaldare i cuori con la sua femminilità e la sua eleganza, presentandosi come un’outsider di lusso per i podi nelle Finali di Specialità. Con lei in circolazione non si può mai stare tranquilli.
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CARLOTTA FERLITO
A livello mediatico è una delle ginnaste più conosciute a livello mondiale, in Italia è uno dei volti che nell’ultimo lustro ha contribuito a rendere più nota la ginnastica artistica.
Basterebbe probabilmente questo per considerarla una stella delle Olimpiadi 2016 (soprattutto nel nostro Paese) ma alle motivazioni extra pedana si aggiungono delle doti tecniche che poche atlete possono vantare, la capacità di trasformarsi in gara e di sentire parecchio la competizione, oltre al fatto che è una delle favorite per l’accesso alla Finale di Specialità alla trave. Una cosa è sicura: per un motivo o per l’altro, Carlotta Ferlito sarà una delle ginnaste da osservare molto attentamente a Rio.
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OKSANA CHUSOVITINA
Una leggenda vivente. Settima Olimpiade in carriera, a 41 anni è ancora sulla breccia dell’onda e non per passeggiare: al volteggio ci proverà fino in fondo per una clamorosa medaglie. Il difficilissimo salto Produnova è il suo tentativo estremo per entrare ulteriormente nell’immortalità della Polvere di Magnesio.
Era presente a Barcellona 1992 con il CSI, ha poi rappresentato il suo Uzbekistan (come farà a Rio), ha gareggiato anche per la Germania, ha avuto un figlio, è tornato e in tutto questo non ha mai smesso di salire su podi internazionali. Una forza della natura, da clonare.
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SHANG CHUNSONG
Suo fratello ha gravi problemi di vista e lei si è sempre ripromessa che avrebbe guadagnato qualcosa dalla ginnastica per poterlo guarire. Ci è riuscita. È un’eroina in Cina, la capitana che da ben tre stagioni ha sempre tenuto alto l’onore del suo Paese nell’all-around. Ha alle spalle tre Mondiali, ha vinto due argenti nella competizione a squadre e sarà un’outsider importante nel giro completo, soprattutto se avrà migliorato il volteggio, davvero suo tallone d’Achille a causa della su minuta stazza fisica.
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REBECCA DOWNIE
Campionessa d’Europa alle parallele, capitana della Gran Bretagna a Rio dopo aver conquistato il bronzo ai Mondiali casalinghi. Sarà un pilastro per la squadra mentre a livello individuale dovrà battagliare con Spiridonova, Mustafina, Yilin, Kocian: non sarà facile per la 24enne di Notthingham ai secondi Giochi della carriera (a Londra 2012 era riserva, titolare a Pechino 2008).
DANIELE HYPOLITO
Sarà alla sua quinta Olimpiade. La capitana del Brasile non voleva mancare ai Giochi casalinghi, si è rimessa in forma e risponderà presente ancora una volta. Non avrà grosse ambizioni individuali ma dovrà guidare al meglio la sua squadra che ha delle velleità importanti.
Siamo così giunta alla conclusione del nostro percorso alla caccia delle stelle che brilleranno alle Olimpiadi di Rio 2016. Ne abbiamo selezionate una trentina su 98 partecipanti: è un numero molto elevato, se ci pensate bene. Meriterebbero tutte di essere menzionate per gli sforzi che hanno fatto per strappare il pass a cinque cerchi ma non possiamo mettere tutte le atlete sullo stesso piano.
Tra i tanti nomi su cui non ci siamo soffermati non possiamo dimenticare quelli della nostra ERIKA FASANA che ha velleità di finale al corpo libero, ma anche della britannica ELLIE DOWNIE, della vietnamita THI HA THANH PHAN, della russa SEDA TUTKHALYAN che è Campionessa Olimpica Giovanile, della bella ucraina ANGELINA KYSLA, della cubana MARCIA VIDIAUX che potrebbe essere tra le magnifiche otto al volteggio, delle gemelle olandesi LIEKE e SANNE WEVERS, della brasiliana REBECA ANDRADE.