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Hockey pista, Europei 2016: siamo ancora l’incubo della Spagna! Gli stoici azzurri vincono 1-0 ed è finale

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Da Alcobendas 2014 a Oliveira de Azemeis 2016. Da un oro europeo alla seconda finale europea consecutiva, e la vittima sacrificale è sempre la stessa: la fortissima Spagna, che tante volte nella storia di questo emozionante sport ha conteso all’Italia troni continentali e mondiali.

Gli stoici e talentuosi ragazzi di mister Massimo Mariotti segnano a inizio partita e resistono ai costanti assalti degli iberici, grazie ad uno strepitoso Leonardo Barozzi in versione saracinesca, ad una grande coesione di squadra e – impossibile negarlo – ad un pizzico(ne) di buona sorte. Finisce 1 a 0 e domani ci si giocherà ancora una volta la leadership europea nell’hockey pista.

La sintesi del match. Il quintetto di partenza schierato da mister Mariotti: capitan Barozzi, Ambrosio, Verona, Pagnini, Illuzzi. Verona ha la prima grande occasione. Fallita, ma è il preludio del vantaggio azzurro: al 4’30” l’italo-argentino Federico Ambrosio è freddissimo sotto porta e infila il pur bravo Carles Grau. Aumenta, inevitabile la pressione Rossa, difesa e Leonardo Barozzi sono però un muro. Italia concentrata, propositiva davanti e compatta dietro. Poco prima di metà tempo, fuori Ambrosio e Verona (rientrerà poco dopo per Pagnini), dentro Amato e Cocco. Gli azzurri rischiano qualcosina di troppo nella parte finale della prima frazione – che diventa anche un po’ nervosa, ci sta – ma gli scatenati Jordi Bargalló (l’esperto capitano iberico) e Jordi Burgaya non riescono a perforare Barozzi. Si va al riposo sull’1-0 Italia.

Secondo tempo. Mariotti ripropone lo stesso quintetto inziale. Dopo poco più di un minuto, Domenico Illuzzi atterra Cristian Rodriguez in area: tiro di rigore! Ma lo stesso numero 7 spagnolo spara malamente a lato. Gli azzurri non riescono ad uscire mai bene dalla loro metà campo e soffrono tanto per i primi 5-6 minuti. Ai -13 dalla sirena conclusiva, Pau Bargalló commette il decimo fallo per i suoi, ma stavolta bomber Ambrosio non è freddo come suo solito e si fa ipnotizzare da Grau. Due minuti dopo, il suo dirimpettaio, il nostro numero 10 Barozzi, è superlativo di piede su Jordi  Bargalló “di rigore”… L’Italia è oggettivamente in apnea, così il secondo tempo si trasforma in un assedio, anche noi commettiamo il decimo fallo ma Pau Bargalló non trasforma il conseguente libero. Toni Baliu grida al gol, tuttavia Barozzi, la traversa e qualche millimetro amico ci salvano…

Si soffre, ma è finale! Ci confermiamo la bestia nera delle Furie Rosse, dopo un Europeo fin qui eccellente. Domani sera (quasi notte, in Italia), il match per l’oro, contro il Portogallo padrone di casa o la sorprendente Svizzera (inizio ore 23). Noi, ci siamo già…

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giuseppe.urbano@oasport.it

Foto: Marzia Cattini per CERH

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