Doping
Nuoto: cosa cambierà a Rio 2016 senza i sette russi esclusi dalla Fina?
Il caso può fare giurisprudenza. Va detto che il Cio non ha gestito al meglio lo scandalo doping di stato in Russia e la decisione di far ricadere le esclusioni sulle singole federazioni internazionali dei vari sport con la discriminante di eventuali positività riscontrate in passato ha aperto una discussione di notevoli dimensioni: perché gli ex dopati russi no e gli ex dopati degli altri paesi, invece, sì?
Tuttavia le Olimpiadi di Rio 2016 si avvicinano – mancano 10 giorni – e, parlando di nuoto, ora come ora i sette russi estromessi dalla Fina non ci saranno. Yulia Efimova è il nome più grosso: la campionessa del mondo dei 100 rana a Kazan 2015 ha già annunciato di voler ricorrere al Tas di Losanna, ma i tempi sembrano stretti e le possibilità di una seconda grazia dopo quella di poche settimane fa per la positività al meldonium, poi cancellata, scarne. La 24enne paga lo stop di 16 mesi per steroidi scontato tra il 2014 e il 2015.
Resteranno inoltre a casa, in quanto presenti nel report Wada dei casi di doping coperti dallo stato, anche due staffettisti di punta della 4×100 sl argento iridato e bronzo a cinque cerchi in carica come Vladimir Morozov (pure da finale individuale) e Nikita Lobintsev, oltre alla 17enne Daria Ustinova, detentrice del record del mondo junior dei 200 dorso, a Mikhail Dovgalyuk, Natalia Lovtcova e la fondista Anastasiya Krapyvina.
Al netto di ulteriori retromarce, cosa cambierà dunque in vista delle Olimpiadi? Efimova era candidata al podio sia nei 100 (2° tempo al mondo nel 2016, 1’05”70) che nei 200 rana (2°, 2’21”41) e cederà ora il passo alla campionessa uscente, la lituana Ruta Meilutyte che si era esposta contro la Fina e contro il suo perdono, e alla giapponese Rie Kaneto che comanda indisturbata il ranking della doppie distanza. Nei 100 attenzione alla statunitense Lilly King, sorpresa dei recenti Trials, mentre poco cambia per Martina Carraro che dovrà eguagliare se non migliorare il record italiano degli Assoluti di aprile (1’06”41, decima al mondo) per entrare tra le magnifiche otto come fece Arianna Castiglioni nell’agosto 2015 ai Mondiali di Kazan.
Morozov è 7° nei 50 stile libero (21”69) e 9° nei 100 (48”09), ma più che le ambizioni individuali in questo caso contano quelle della staffetta veloce che dovrà difendere il podio di quattro anni fa. Anche perché sarà assente anche Lobintsev, iscritto pure nei 200 sl e nella 4×200 (che perde anche Dovgalyuk). La situazione è da monitorare nei prossimi giorni per conoscere gli eventuali sostituti di un quartetto comunque indebolito, così come praticamente annullata è la 4×100 mista femminile che oltre a Efimova contava pure la dorsista Ustinova, quinta al mondo nei 200 in 2’06”92 ma già chiamata all’impresa per il podio singolo contro le australiane Emily Seebohm e Belinda Hocking, l’ungherese Katinka Hosszu e le statunitensi Maya Dirado e Missy Franklin.
La Lovtcova – 50 sl, 100 farfalla e 4×100 sl – non compare infine nell’elenco delle venti migliori prestazioni stagionali delle sue specialità, così come la fondista Krapyvina avrebbe avuto poche opportunità di podio nella 10 chilometri di Ferragosto.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: pagina Facebook Morozov