Nuoto
Nuoto, Olimpiadi Rio 2016: i favoriti gara per gara. Paltrinieri la nostra certezza, Ledecky donna dei Giochi
DONNE
50 stile libero
Cate Campbell (23″84 Aus), Ranomi Kromowidjojo (24″07 Ola), Sara Sjoestroem (24″17 Sve) – Sfida ad altissima velocità nell’unica vasca dello stile libero. Parterre de rois nel quale la Campbell sembra avere ancora dei margini rispetto alle altre, unica in stagione ad essere scesa sotto il muro dei 24″.
100 stile libero
Cate Campbell (52″06 Aus), Bronte Campbelli (52″58 Aus), Sarah Sjoestroem (52″78 Sve) – Il record del mondo firmato qualche settimana vale per Cate qualcosa di più che una promessa di vittoria a Rio. Le rivali più qualificate, ai nastri di partenza, dovrebbero essere la sorellina Bronte (campionessa del mondo a Kazan) e la Sjoestroem ma la velocità dimostrata dalla primatista mondiale sembra di un altro pianeta.
200 stile libero
Sara Sjoestroem (1’54″34 Sve), Katie Ledecky (1’54″43 Usa), Federica Pellegrini (1’54″55 Ita) – Probabilmente la vera gara dell’Olimpiade, tra le donne, nella vasca a cinque cerchi. Un concentramento di tantissimi talenti che si riuniscono in questa specialità facendone quasi un simbolo della rassegna a 5 cerchi. E’ atteso dunque un confronto stellare tra Sjoestroem e Ledecky, soprattutto, perchè quelle più in grado di scendere sotto il limite dei 1’54”. Tuttavia in una gara dove la tensione la fa da padrone, chi avrà i nervi saldi vincerà e chissà se la “Divina” non potrà regalarci un sogno…
400 stile libero
Katie Ledecky (3’58″98 Usa), Leah Smith (4’00″65) – Le otto vasche, quasi certamente, saranno il primo vero territorio di conquista della Ledecky, dominatrice assoluta della distanza da tre stagioni, autrice della miglior prestazione dell’anno nonché primatista mondiale in 3’58″37. Nessuno pare essere in grado di fermarla tranne forse la connazionale Leah Smith, in grandissima ascesa quest’anno.
800 stile libero
Katie Ledecky (8’06″68 Usa) – Sempre e solo lei, la despota dello stile libero mondiale. Autrice del primato mondiale e motivata ad abbattere anche la barriera degli 8′. Sarebbe un’impresa titanica!
100 dorso
Mie Nielsen (58″73 Dan), Emily Seebohom (58″73 Aus), Katinka Hosszu (58″94 Hun) – Dorso orfano della campionessa olimpica Missy Franlin, le papabili alla vittoria finale paiono essere le tre atlete nominate. Va detto che la Hosszu sarà impegnata in tantissime gare e pertanto sarà da verificare la sua resa nel caso specifico. Tuttavia, conoscendo la resistenza della lady di ferro è sciocco dubitarne. Si prevede dunque una bella lotta tra l’ungherese la Seebohm e la Nielsen.
200 dorso
Belinda Hocking (2’06″49 Aus), Emily Seebohm (2’06″59 Aus), Katina Hosszu (2’06″88 Hun), Melissa Frankin (2’07″89 Usa) – 4 vasche nel dorso caratterizzate dal confronto interno tra Hocking e Seebohm. Sembrerebbe dunque una gara col marchio australiano ma attenzione alla Hosszu e soprattutto alla Franklin, oro a Londra, e vogliosa di riconfermarsi.
100 rana
Lilly King (1’05″20 Usa), Ruta Meilutyte (1’05″82 Lit), Yulia Efimova (1’05″70 Rus) – In attesa delle decisioni del CIO in merito alla partecipazione della squadra russa dopo lo scandalo doping, le atlete candidate alla vittoria finale dovrebbero appunto essere la King e la Meylutite (oro nel 2012) per la consistenza della loro nuotata e il loro magico ritorno nella seconda vasca.
200 rana
Rie Kaneto (2’19″65 Jpn), Yulia Efimova (2’21″41 Rus)*, Taylor McKeown (2’21″45 Aus) – Specialità che, tempi alla mano, dovrebbe premiare la Kaneto, unica ad aver ottenuto un riscontro cronometrico al di sotto del 2’20”.
100 farfalla
Sarah Sjoestroem (55″68 Sve), Kelsi Worrel (56″48 Usa), Xinyi Chen (56″82 Cin) – Distanza, anche in questo caso, con una favorita su tutti, ovvero la Sjoestroem, semplicemente strepitosa in questo 2016.
200 farfalla
Madeline Groves (2’05″82 Aus), Franziska Hentke (2’05″77 Ger), Natsumi Hoshi (2’06″32 Jpn) – Le quattro vasche della farfalla dovrebbero essere quelle più incerte con le tre nuotatrici citate in ballo per l’oro. Difficile dire a priori chi abbia maggiori possibilità.
200 misti
Katinka Hosszu (2’07″30)- Per l’abissale differenziale con le avversarie la “nazione” Hosszu verosimilmente timbrerà il cartellino senza se e senza ma.
400 misti
Katinka Hosszu (4’29″89) – La stessa riflessione fatta per i 200 misti vale anche per i 400 metri laddove davvero il gap tra la magiara ed il resto del mondo è sensibile a dir poco.
4×100 stile libero
Usa, Australia – Sfida all’insegna della tradizione tra americane ed australiane annoveranti atleti di grandissimo livello con le “aussies” favorite per la presenza delle sorelle Campbell.
4×200 stile libero
Usa, Australia e Cina – In questo caso dovrebbero essere le statunitensi più di chiunque altro ad avere lo scettro del comando. Ledecky, Fraklin, Smith, soprattutto, sono un investimento concreto per la medaglia d’oro.
4×100 mista
Usa e Australia – Altro confronto tra i due team citati ed un equilibrio imperante.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
Foto: Deepbluemedia