Nuoto
Nuoto, Olimpiadi Rio 2016 – Luca Dotto: “Rinato con la testa. Per la finale dei 100 sl serve…”
Non proprio una carta da medaglia, forse, ma un probabile finalista di quelli che alle Olimpiadi possono far saltare il banco. Anche perché Luca Dotto ha già abituato alle sorprese, sia in positivo (l’argento mondiale nei 50 sl datato 2011) che in negativo (le tante controprestazioni culminate con il 17° posto a Kazan 2015). Proprio da quel momento il veneto è rinato. “Ho provato vergogna di me stesso – ha rivelato in un’intervista pubblicata oggi su La Repubblica -. 17esimo io, argento mondiale. Rossetto (Claudio, il suo allenatore, ex mentore del bicampione mondiale dei 100 sl Filippo Magnini, ndr) dopo i campionati in Russia mi ha detto: se continui così, tanto vale che smetti. Ho girato l’interruttore: niente più scuse. Ho sostituito la mediocrità con il divertimento. Sono rinato con la testa“.
Terzo al mondo nel 2016 con il record italiano di 47”96 nella gara regina – primo azzurro nella storia sotto i 48” – Dotto a maggio si è pure laureato campione europeo della specialità. La corsa all’oro dice Australia vs Stati Uniti con Cameron McEvoy e l’oro uscente Nathan Adrian, quella al bronzo è apertissima così come la concorrenza vasta. Dotto, che per il sito americano SwimSwam non è neanche da finale, sa di dover competere sempre a tutta: “Il mio tempo non dice niente e non sono un favorito. Oltre McEvoy e Adrian, tanti altri forti e nascosti. In finale si entra sotto i 48 secondi. Salirò sul blocchetto come un bimbo che vuole godersela“.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: DeepBlueMedia/comunicato Len