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Nuoto
Nuoto, Olimpiadi Rio 2016: Paltrinieri, Pellegrini e Detti, le carte migliori del mazzo azzurro
-10 al giorno del giudizio del nuoto a Cinque Cerchi nella vasca dell’Acquatics Stadium di Rio De Janeiro. L’attesa per il darsi agonistico, programmato il 6 agosto, si fa sempre più grande e questa XXXI edizione dei Giochi ha una valenza particolare per la rappresentativa natatoria italiana in piscina. Si è infatti reduci dalle zero medaglie di Londra 2012, le Olimpiadi dell’amarezza e della delusione per i nostri colori “acquatici”. E’ animati da questo spirito di rivalsa che gli atleti azzurri puntano ad ottenere il loro massimo nella settimana olimpica per valorizzare il duro lavoro di un quadriennio. Quali sono dunque le carte migliori che l’Italia ha in mano per vincere delle medaglie?
Di sicuro il nostro asso si chiama Gregorio Paltrinieri, autore del miglior tempo dell’anno nei 1500 stile libero in 14’34″04 e dominatore delle ultime stagioni a livello europeo e mondiale. Dal 2014 il carpigiano ha fatto incette di successi migliorandosi costantemente ed avvicinandosi sempre di più al record del mondo firmato da Sun Yang di 14’31″02. Un campione che vuol dunque suggellare la propria superiorità nel contesto a Cinque Cerchi, quello più prestigioso. Ci saranno avversari forti a contendere lo scettro del comando al nostro Greg: l’australiano Mack Horton (autore della seconda prestazione del 2016 in 14’39″54) e il citato Sun, campione olimpico della distanza ed avvolto ancora da una coltre di mistero. Cinese che, infatti, non si esibisce nelle 30 vasche da quasi un anno, dopo la misteriosa assenza nella finale mondiale di Kazan, vinta da Paltrinieri. Un rivale enigmatico da cui però ci si può aspettare di tutto. Della partita sarà anche Connor Jaeger che, in Russia 12 mesi fa, contese l’oro iridato all’italiano fino all’ultimo metro. Non possiamo poi dimenticarci di Gabriele Detti, l’amico/rivale di Greg, compagno di allenamenti e cresciuto in maniera esponenziale nel 2016, abbattendo il suo personale di 6 secondi e conseguendo il terzo crono dell’anno in 14’46″48. Tuttavia, al di là del parco partenti assai insidioso, il carpigiano ha il vantaggio di poter guardare essenzialmente a se stesso. E’ lui che è in possesso dalla maggiore capacità aerobica ed è probabilmente l’unico in grado di tenere un passo da 29″0 per vasca. Il 14 agosto alle ore 03:11 italiane, ci godremo dunque un grande spettacolo.
La seconda carta del mazzo azzurro, è la nostra “Donna di Cuori” Federica Pellegrini, colei che, giunta al quarto gettone olimpico, vuol lottare nella gara che l’ha rivelata al mondo. Si, proprio quei 200 stile libero datati 2004 ad Atene, quando arrivò un argento che, ancora oggi, sa di rammarico con Camelia Potec ad imporsi nella beffarda corsia 1, non vista da Federica. Pensiamo poi al trionfo di Pechino, sofferto, anzi soffertissimo con lo sprint finale dorato davanti a Sara Isakovic. Un treno vincente che deraglia dal suo percorso a Londra quando il quinto posto della finale fa presagire l’addio alle competizioni. Niente di tutto questo: arrivano 2 argenti mondiali a Barcellona 2013 e Kazan 2015 ed un 2016 da 1’54″55 (terzo tempo dell’anno), segnale di vitalità contro i mostri Katie Ledecky e Sarah Sjoestroem. Dimostrazione di longevità notevolissima che solo una campionessa di questo calibro può esibire ed ora, a Rio, è pronta a scacciare i fantasmi londinesi facendo vedere alle altre che nelle quattro vasche è sempre lei la padrona di casa. Servirà un’impresa il 10 agosto alle ore 03:19 (italiche) ma, nell’ultimo atto (forse) più spettacolare del programma del nuoto olimpico, la “Divina” risponderà presente.
Eccoci, infine, al jolly avente parvenze toscane, già citato precedentemente. Ebbene si, Detti, è lui l’atleta che può far saltare il banco carioca, protagonista non solo nei 1500 stile libero ma anche dei 400 metri (quinta prestazione dell’anno in 3’43″97). Un nuotatore affamato questo giovanotto livornese, con tanta voglia di stupire e sorprendere. Il 2016 doveva essere per lui l’anno del riscatto, dopo l’infezione virale che l’aveva tenuto ai box poco prima dei Mondiali di Kazan. La nuova stagione sta mantenendo i propositi: riscontri cronometrici sensazionali e personali abbattuti di secondi sia nelle otto che nelle trenta vasche, nel giro di qualche mese, facendo ritenere che il buon Gabriele abbia ancora qualcosa in serbo per il Brasile. Il 3’44″21 stampato al Settecolli, in periodo di pieno carico, lascia presagire cose interessanti a Rio. Certo è che gli avversari sono gli stessi dei 1500 metri, con in più un James Guy, vice campione del mondo 2015, ed un certo Park Tae-hwan, rientrato da una squalifica per doping, campione olimpico del 2008. Non c’è che dire, ci sarà un parterre de rois il 7 agosto alle ore 03:30 (italiane) per il nostro Detti che tuttavia può essere la vera mina vagante del lotto.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
Foto: Deepbluemedia