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Olimpiadi Rio 2016, i qualificati dell’Italia: le schede degli azzurri. Ginnastica Artistica: Vanessa Ferrari

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Nome: Vanessa

Cognome: Ferrari

Luogo e data di nascita: Orzinuovi (Brescia), 10 novembre 1990

Disciplina: Ginnastica artistica

Specialità: All-Around (predilige corpo libero e trave)

Palmares: Campionessa del Mondo all-around nel 2006, Campionessa d’Europa all-around nel 2007, Campionessa d’Europa a squadre nel 2006, Campionessa d’Europa al corpo libero nel 2007 e nel 2014; 1 argento e 3 bronzi ai Mondiali; 3 argenti e 3 bronzi agli Europei

Precedenti alle Olimpiadi: Pechino 2008 (decima con la squadra, 11esima nell’all-around), Londra 2012 (settima con la squadra, quarta al corpo libero, ottava nell’all-around)

Ambizioni a Rio: una medaglia. Le possibilità maggiori le ha al corpo libero ma non è da sottovalutare la trave; sembra impossibile riuscire nell’impresa con la squadra

 

Vanessa Ferrari sarà la capitana della nostra Nazionale e parteciperà alle Olimpiadi per la terza volta in carriera, eguagliando così il record di Miranda Cicognani e di Monica Bergamelli.

La bresciana ha ancora in mente il furto subito a Londra 2012 quando la stupida regola che impedisce i pari meriti le tolse dal collo la medaglia di bronzo al corpo libero, regalandola solo ad Aliya Mustafina. La 25enne ha sempre litigato con i Giochi, già a partire da Pechino 2008 (atleta più giovane dell’intera spedizione azzurra) quando si presentò con i ben noti problemi al tendine d’Achille che le impedirono di ben figurare.

La Campionessa del Mondo 2006 ha grandi ambizioni per Rio, per quella che potrebbe essere l’ultima gara della sua gloriosa carriera. La ginnasta italiana più forte di tutti i tempi ha vinto ovunque, è nel circuito da dieci anni come assoluta protagonista e ora vuole solo chiudere i conti con il destino che le ha impedito finora di conquistare l’unico alloro che le manca in un palmares da fantascienza.

Ci proverà con tutta se stessa al corpo libero, se la potrà giocare anche alla trave mentre trascinare la squadra verso il podio sembra più una sana follia che se dovesse clamorosamente compiersi consegnerebbe definitivamente Vanessa Ferrari all’immortalità sportiva.

 

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