Olimpiadi Rio 2016, quanto conta il fattore campo? Paese ospitante sempre sugli scudi, rare le eccezioni
L’attesa ed il lavoro di un intero popolo, la marcia della torcia olimpica per km e km, il sudore versato dagli atleti di casa nelle interminabili e faticose tappe di avvicinamento. I Giochi Olimpici non si limitano soltanto a poco più di due settimane dense di grande sport, sia per le nazioni che raggiungeranno il paese ospitante, sia e soprattutto per i padroni di casa, bensì attorno alla più grande manifestazione globale c’è un mix di fattori e di elementi che iniziano quasi con una decade di anticipo.
Le folle gremiscono gli stadi ed i palazzetti, in attesa delle imprese dei loro connazionali. Il supporto del pubblico spesso e volentieri può fare la differenza, ma durante le Olimpiadi quanto conta il fattore campo?
La storia ci insegna che il Paese ospitante vince molto di più rispetto alle edizioni in cui partecipa da “ospite”. La spinta del pubblico, la tranquillità dovuta dall’avere i familiari sugli spalti, oppure la semplice coincidenza…sta di fatto che gli atleti di casa traggono giovamento dallo scendere in campo dinanzi al pubblico amico.
Questo quanto emerge da uno studio effettuato dalla piattaforma Supernews, che ha passato in rassegna tutte le edizioni dei Giochi. In 24 Olimpiadi disputate la Nazione organizzatrice ha portato a casa più medaglie rispetto a quelle mediamente vinte nelle altre edizioni.
Durante le prime Olimpiadi di Atene 1896 gli ellenici conquistarono addirittura 46 medaglie. Bottino da sogno rispetto alle 4 di media. Erano altri tempi, senza le tecnologie moderne e senza la competitività di oggi, ma comunque i numeri vanno rispettati.
A St.Louis 1904 gli Stati Uniti portarono a casa ben 145 medaglie in più rispetto alla loro media storica. Statistica però fortemente distorta per un motivo: gli americani partecipanti erano 523 su 631 atleti.
Quattro anni più tardi i britannici approfittarono a pieno delle Olimpiadi di Londra 1908 conquistando ben 146 medaglie, vale a dire 117 più del “normale”. Londra si è poi ripetuta a distanza di un secolo, anche se in misura meno eclatante. Gran Bretagna che nel 2012 si issa sulla media di 20 medaglie.
L’Italia non fece a pieno tesoro della possibilità di ospitare i Giochi in quel di Roma. Nel 1960 gli azzurri raccolsero 13 ori, 10 argenti e 13 bronzi. Bilancio per cui oggi metteremmo indubbiamente la firma, ma che si erge soltanto di 16 medaglie sulla media di 20,37.
Casi anomali risultano essere i Giochi di Londra 1948, Monaco 1972 e Montreal 1976, tre edizioni in cui i paesi ospitanti si aggiudicarono un numero di medaglie inferiore alla media. Incredibile fu il fallimento del Canada, che non riuscì a vincere nemmeno una sola medaglia d’oro. Flop che risulta essere ancora oggi l’unico nella storia delle Olimpiadi. I brasiliani possono iniziare con gli scongiuri del caso.
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