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Tiro a segno, Olimpiadi Rio 2016: le speranze di medaglia dell’Italia

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Si avvicinano sempre più a grandi passi le Olimpiadi 2016 di Rio de Janeiro e per il tiro a segno italiano è tempo di iniziare a pensare quali potrebbero essere le chance di medaglia considerando anche l’edizione dei record di Londra 2012, quando questa disciplina seppe regalarsi ben tre medaglie (1 oro e 2 argenti).

Con una squadra formata da cinque elementi, gli azzurri si presenteranno quindi in maniera assai agguerrita sulle linee di tiro del poligono verdeoro.

Andiamo quindi a vedere le possibilità italiane:

CARABINA

Femminile: per l’Italia vi sarà la sola Petra Zublasing, che però è una carta assai importante. Il paradosso dell’altoatesina è che si presenta da campionessa del mondo nella gara ad aria compressa da distanza 10m, ma è certamente più forte nel contest delle 3posizioni da distanza 50m dove può valere il podio. Per lei quindi sono pronosticabili due finali, con ampie speranze nella gara più lunga e tecnica del panorama.

Maschile: i colori italici saranno rappresentati da Niccolò Campriani e Marco De Nicolo. Entrambi di altissimo valore e con un tasso di esperienza più che decennale a questi livelli saranno due ottime carte da giocarsi. L’ingegnere fiorentino, campione olimpico in carica nella gara delle 3posizioni e vicecampione olimpico dai 10m, vale sicuramente due finali ma attualmente appare un po’ lontano dal podio, mentre De Nicolo sembra essere fra i top della disciplina nella gara a terra, dove in caso di eventuale finale potrebbe essere una mina vagante, ma potrebbe dire la sua anche nelle 3posizioni.

PISTOLA

Pistola ad aria compressa e libera: Giuseppe Giordano è nella top 20 di entrambe le competizioni, sia dai 10m sia dai 50m, ma accedere alla finale in un’arma dove le differenze sono minime non sarà certamente facile. E’ chiaro, però, che se il campano dovesse arrivare fra i magnifici otto allora si potrebbe sognare in grande. L’ideale borsino lo vede al meglio nella gara dalla lunga distanza, anche se nell’ultima tappa di Coppa del Mondo a Baku è arrivato un sesto posto nella competizione ad aria compressa.

Pistola automatica: l’Italia prova a giocarsi il tutto per tutto, nella gara più imprevedibile di tutto il circuito, con Riccardo Mazzetti. E’ vero, il lombardo non ha conquistato la carta olimpica direttamente sul campo ma ha comunque dimostrato di saper battagliare quasi ad armi pari con i migliori interpreti di questo format. Un rischio elevato quello preso dalla direzione tecnica italiana, ma che potrebbe essere anche ripagato qualora il tiratore classe ’84 si rendesse protagonista con un ingresso nella finale a sei dove ad esempio in quel di Pechino 2014, in una tappa di Coppa del Mondo, sbaragliò la concorrenza andando a vincere l’oro e a firmare il record del mondo.

In conclusione quindi si può dire che l’Italia avrà cinque o sei chance di entrare nelle finali in programma a Rio, con due o tre concrete possibilità di medaglia.

Foto: UITS

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