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Tiro a volo, Europei Lonato 2016: soltanto applausi per l’Italia, Rio prossimo obiettivo

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Bravi tutti. I Campionati europei di Lonato si sono rivelati un vero e proprio festival azzurro. Sul podio in tutte le discipline olimpiche la nazionale italiana è stata semplicemente la migliore, inavvicinabile nonostante un parterre di altissimo livello con tanti atleti che si giocheranno il podio olimpico a Rio. Lo ha fatto alla sua maniera, sfoderando tiratori di ogni età a partire dalla classe 1992 Silvana Stanco, la prima a salire sul podio grazie all’argento vinto nel trap. Smaltita l’amarezza per non essere stata selezionata per Rio, l’italosvizzera si è inchinata soltanto alla slovacca Zuzana Rehák-Štefečeková, diventata ancora più forte dopo essere diventata mamma e pronta a prendersi l’oro olimpico dopo gli argenti di Pechino e Londra. Buone notizie e percentuali migliori rispetto alle ultime uscite arrivano anche da Jessica Rossi, fuori dalla finale ai tiri di spareggio. La poliziotta, che in Sudamerica difenderà il titolo di Londra, ha riscattato con un’ultima serie esente da errori una gara che rischiava di essere nuovamente anonima. Bello anche anche l’abbraccio sincero con la Stanco, sinonimo di un’amicizia intatta dopo l’assegnazione della carta olimpica.

FABBRIZI E PELLIELO Se la carta d’identità è un po’ sbiadita, non lo è invece la mira di Massimo Fabbrizi. Infranto il tabù europeo e sopratutto croato, il carabiniere ha raddrizzato una stagione sin qui non entusiasmante. Un po’ quello che è capitato a Giovanni Pellielo, apparso tuttavia sereno e soddisfatto del lavoro svolto nonostante i 34 piattelli stagionali mancati. Non possiamo che fidarci dell’atleta delle Fiamme Azzurre e sperare che un altro incantesimo possa spezzarsi in terra verdeoro.

SKEET Lo scorso anno titolammo dieci e Lodde per celebrare il secondo titolo continentale del sardo di Ozieri. Questa volta ci ha pensato Riccardo Filippelli (qui la sua gara), a disputare una prova entrata nella leggenda del tiro a volo. Nemmeno un piattello mancato e nessuna polemica sulle scelte olimpiche effettuate da Andrea Benelli, il primo a credere in questo pistoiese entrato tardi nel tiro a volo che conta. Sono mancati due piattelli per la prestazione perfetta invece a Chiara Cainero, una che in Brasile volerà per centrare il secondo oro a cinque cerchi. Solidità, freddezza e continuità sono i principali requisiti dell’azzurra che a Rio sarà seguita da un gruppo di 8 tifosi speciali, tra cui il marito Filippo, i suoi genitori, gli zii e Andrea, l’amico di famiglia più caro.

DOUBLE TRAP Sempre lui, sempre Di Spigno. Ancora una volta, meravigliosamente, Daniele Di Spigno! Prendendo in prestito la frase tanto cara a Massimo Marianella per esaltare le doti di Didier Drogba, non possiamo che applaudire per l’ennesima medaglia continentale vinta dal tiratore laziale. Con sette ori e cinque bronzi alla collezione mancava soltanto l’argento, arrivato al termine di una splendida finale persa contro il russo Vasily Mosin. Mai salito sul podio a cinque cerchi il poliziotto non potrà farlo nemmeno a Rio, escluso per far spazio a Marco Innocenti e Antonino Barillà. I due non hanno sparato benissimo a Lonato ma rimangono due carte validissime per cercare di portare a casa il primo oro della storia italiana della specialità.

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francesco.drago@oasport.it

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