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Precisione
Tiro a volo, Olimpiadi Rio 2016: Vincent Hancock vuole il tris nello skeet, Rossetti e Lodde ci provano
Nel 2005 il russo Valeriy Shomin, il kuwaitiano Abdullah Al Rashidi, i norvegesi Tore Brovold e Harald Jensen, gli italiani Ennio Falco e Andrea Benelli, gli statunitensi James Graves e Shawn Doluhery esprimevano il meglio dello skeet internazionale. La prima prova di Coppa del mondo in Corea del Sud di quell’anno vide tuttavia l’affermazione di un 16enne a stelle e strisce che con le nuove regole realizzò il punteggio di 149/150.
TALENTO PRECOCE L’ascesa di Vincent Hancock è travolgente: un mese dopo soltanto un grande Ennio Falco e il suo 149/150 riescono a battere a Lunghezza (Roma) questo ragazzo prodigio che qualche mese dopo diventa il più giovane campione del mondo della disciplina. Ancora una prova al limite della perfezione, un 149/150 incredibile per età e facilità di esecuzione. Da lì in poi Vincent Hancock si è portato a casa sette successi in Coppa del mondo, altri due titoli iridati e gli allori olimpici a Pechino 2008 e Londra 2012. È naturale quindi considerare lo statunitense che iniziò a sparare con il Remington 1100 20-gauge di suo padre, il principale candidato alla conquista del titolo a Rio 2016. “La ricetta per realizzare la tripletta a cinque cerchi è semplice: colpire i 157/157 piattelli in programma e sperare che nessuno faccia lo stesso” ha dichiarato il fuoriclasse che nella World Cup 2016 ha concluso terzo a San Marino, quarto a Nicosia e quinto a Rio de Janeiro. Sempre lì nelle prime posizioni pronto a piazzare la zampata nel momento clou stagionale.
I RIVALI, ITALIANI IN PRIMA FILA In prima fila per il podio ci sono naturalmente Gabriele Rossetti e Luigi Lodde. Il primo, nonostante la giovanissima età, si è già tolto lo sfizio di battere l’americano nelle finali di Coppa del mondo 2015, togliendogli tra l’altro la possibilità di vincere l’unico titolo che ancora manca nella sua ricca bacheca. Lodde invece avrà come obiettivo quello di migliorare il quinto posto ottenuto a Londra quattro anni fa quando si rese protagonista di una gara in rimonta che infiammò i tifosi arrivati appositamente per lui da Ozieri. Il danese Jesper Hansen, il qatariano rallista e tiratore Nasser Al-Attiyah già bronzo a Londra 2012, l’egiziano Azmy Mehelba sono soltanto alcuni dei possibili candidati alla vittoria in una gara dove ogni minimo errore potrebbe essere pagato a caro prezzo.
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francesco.drago@oasport.it