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Ciclismo

Tour de France 2016, 17ma tappa: Berna – Finhaut-Emosson. Salita finale durissima

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Il Tour de France 2016 riparte dalla Svizzera, e in particolare da Berna, dopo il secondo giorno di riposo per affrontare un’ultima settimana difficilissima. E la 17esima tappa, che andiamo a presentarvi, non sarà da meno.

Pianura, quantomeno, per i primi 60 chilometri, nonostante un leggero falsopiano ascendente. Qui i corridori troveranno il primo facile Gpm di giornata, la Côte de Saanenmöser, 6 chilometri al 5% di pendenza. Discesa, altro tratto di pianura e ancora salita 24 chilometri dopo il primo scollinamento per iniziare il Col des Mosses, con caratteristiche alla prima salita di giornata. Dai 1400 metri si scende ai 400 di Aigle, dove ha sede l’Unione Ciclistica Internazionale, per iniziare 25 chilometri di pianura vera prima del gran finale di tappa.

A 34 dalla conclusione inizierà il Col de la Forclaz: rispetto alle prime ascesa di giornata aumentano sia la lunghezza (13 chilometri) che la pendenza (8%). Una salita costante e con un tratto di tornanti verso la cima che potrebbe fare una selezione marcata. Dalla vetta sette chilometri di discesa prima della salita finale, ancora più difficile, verso Finhaut-Emosson.

I primi chilometri saranno i più facili, con alcuni tratti anche al 5%, mentre gli ultimi 7 saranno sempre oltre il 9% di pendenza al termine di una tappa non eccessiva ma impegnativa sia per i capitani che per le loro squadre considerando le due ascese finali molto ravvicinate e con poco spazio di recupero. Gli ultimi 500 metri arrivano addirittura al 12% di media per mettere la ciliegina sulla torta ad una tappa insidiosa anche perché, come accennato, arriva dopo il giorno di riposo.

Per i big della classifica generale sarà il primo di quattro giorni di fuoco e questo potrebbe essere il motivo principale in caso si sviluppasse una corsa bloccata. Gli ultimi 34 chilometri potrebbero mettere in difficoltà anche il Team Sky, che però deve essere attaccato con decisione mediante una mossa organica da parte delle altre squadre. Chris Froome potrebbe trovare pane per i suoi denti ma in linea teorica la terza settimana dovrebbe rappresentare il terreno di caccia ideale di Nairo Quintana: Adama Yates e Bauke Mollema sono chiamati a confermarsi. Fabio Aru, invece, è decimo e deve recuperare tanto terreno per provare a salire sul podio. Da oggi dovrà cambiare marcia.

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gianluca.santo@oasport.it

Twitter: Santo_Gianluca

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