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Ciclismo

Tour de France 2016: Dumoulin domina la cronometro. Froome guadagna su tutti, Aru male

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Vento, tristezza e silenzio. Questi i fattori fondamentali della tredicesima tappa del Tour de France 2016, la cronometro individuale da Bourg-Saint-Andéol a Caverne du Pont-d’Arc, di 37.5km. Le condizioni atmosferiche hanno condizionato la prova contro il tempo, così come hanno influito i fattacci di ieri, sportivi e non. La Grande Boucle è comunque voluta ripartire e a trionfare è stato Tom Dumoulin, che dopo il successo in vetta ad Andorra Arcalis fa il bis nella sua specialità. Resta in Maglia Gialla Chris Froome che, con il secondo posto parziale, riesce a guadagnare su tutti gli avversari diretti.

Partiva tra i favoriti Dumoulin, campione olandese della Giant Alpecin, visto anche un percorso non completamente piatto, dunque da specialisti ma non da passisti puri. Altimetria favorevole e prova apparsa perfetta sin dal primo intermedio, dove ha iniziato a guadagnare su tutti. Arrivato al traguardo, con il miglior tempo, nessuno è riuscito a scalfire la sua prestazione. Come previsto il migliore tra gli uomini di classifica è Chris Froome, che ha dimenticato in fretta l’accaduto di ieri sul Mont Ventoux, mettendo su strada tutti i suoi cavalli e andando a guadagnare su tutti i rivali. Secondo posto parziale per la maglia gialla, con la sua caratteristica pedalata agile. Al terzo posto a sorpresa ha chiuso il portoghese Nelson Oliveira (Movistar).

Tra gli altri big colui che ha disputato una strepitosa prova è stato l’altro olandese, già protagonista in montagna, Bauke Mollema. 1’53” di distacco dal connazionale per il corridore della Trek Segafredo, che con questo piazzamento vola in seconda posizione in classifica. Non male anche la coppia BMC formata da Van Garderen e Porte, entrambi due buoni cronomen. Buona la prova di Adam Yates che conferma lo stato di forma ottimo di queste prime due settimane. Non ha sofferto troppo Nairo Quintana: il colombiano della Movistar è partito piano ma è andato in crescendo perdendo soltanto 3′ dal vincitore.

Prova secondo previsioni quella di Fabio Aru, l’unico uomo di classifica italiano. Il sardo dell’Astana ha sofferto tantissimo, ma ovviamente è stato costretto soltanto a difendersi per non perdere troppo tempo. 4’25” i minuti persi dal vincitore, circa tre dal leader della classifica generale, da uno a due minuti dagli avversari per il podio.

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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Comunicato Rcs

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