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Ciclismo

Tour de France 2016: Pantano vola in discesa e vince, il Team Sky doma gli avversari di Froome

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Vittoria di Jarlinson Pantano nella 15esima tappa del Tour de France 2016, 160 chilometri molto impegnativi con arrivo a Culoz dopo un primo assaggio di Alpi con la bellezza di sei gran premi della montagna. Chris Froome e il Team Sky sono stati gli assoluti protagonisti, conducendo la corsa con sicurezza e autorità prima stoppando un attacco di Fabio Aru, ben portato con un’azione di squadra programmata, poi imponendo un ritmo alto per evitare ulteriori scatti. Froome, che ha solo accennato uno scatto, non ha dovuto faticare per difendere la maglia gialla e la leadership in classifica, con gli avversari che attualmente non sembrano in condizione di attaccarlo.

Ambitissima la fuga della prima ora e grande battaglia per entrare nell’azione buona. Alla fine si sono avvantaggiati in 30: Jon Izagirre e Nelson Oliveira (Movistar), Vincenzo Nibali e Tanel Kangert (Astana), Rafal Majka (Tinkoff), Domenico Pozzovivo e Alexis Vuillermoz (AG2R-LaMondiale), George Bennett (LottoNL-Jumbo), Haimar Zubeldia (Trek), Stef Clement, Jérôme Coppel e Jarlinson Pantano (IAM), Pierre Rolland, Tom-Jelte Slagter e Dylan van Baarle (Cannondale-Drapac), Serge Pauwels (Dimension Data), Tom Dumoulin (Giant-Alpecin), Steve Morabito e Sébastien Reichenbach (FDJ), Bartosz Huzarski (Bora-Argon 18), Alberto Losada e Ilnur Zakarin (Katusha), Kristjian Durasek, Tsgabu Grmay e Jan Polanc (Lampre-Merida), Romain Sicard e Thomas Voeckler (Direct Energie), Julian Alaphilippe (Etixx-Quick Step), Dani Navarro (Cofidis) e Ruben Plaza (Orica-BikeExchange).

Il loro vantaggio è velocemente cresciuto fino a 4‘, dove si è stabilizzato prima di impennarsi nella fase centrale di tappa fino a 8’, sufficienti per andare a giocarsi il successo. A controllare, nel gruppo dei migliori, un Team Sky molto remissivo nella possibilità di imporre un ritmo alto: non a caso, alle loro spalle il plotoncino si è mantenuto corposo e compatto.

I fuggitivi si sono gestiti e nonostante un paio di attacco, prima di Majka e Zakarin e successivamente di Dumoulin, sono arrivati tutti assieme al Gran Colombier. Al comando, dimostrando di avere una gamba superiore a tutti gli altri, sono rimasti ancora una volta Zakarin e Majka, mentre Nibali è stato tra i primi a staccarsi ancora molto distante dalla vetta. Prima dello scollinamento Alaphilippe ha attaccato per riportarsi sui primi, riuscendo a ricongiungersi in discesa assieme a Pantano.

Negli ultimi chilometri del Col du Gran Colombier l’Astana ha deciso di prendere in mano la situazione ha messo in fila il gruppo con un brillante Diego Rosa che ha dato una violenta quanto repentina accelerazione rispetto al ritmo imposto fino a poco prima dal Team Sky selezionando il gruppo fino a ridurlo ad una quindicina di unità verso la vetta. Subito dopo il gruppo ha ripreso Kangert e Nibali per finalizzare il lavoro per Aru in vista dell’ultima salita di giornata.

Sulla discesa del Gran Colombier si sono rimescolate nuovamente le carte tra i fuggitivi, con Majka che è rimasto da solo al comando con Pantano con gli inseguitori sparpagliati al loro inseguimento ai piedi della salita di Lacets du Grand Colombier. Il polacco della Tinkoff ha provato sin dalle prime rampe a staccare l’avversario, ma il colombiano è inizialmente riuscito a resistere. Con il passare dei chilometri, però, la maggior attitudine del polacco alla salita gli ha consentito di involarsi da solo verso il traguardo, transitando in cima con un vantaggio di circa 25” sul colombiano. 

Movimenti anche nel gruppo dei migliori: l’Astana ha alzato nuovamente il ritmo preparando l’attacco di Fabio Aru che è arrivato puntuale. Il sardo ha fatto uno scatto secco ma il ritmo del Team Sky non gli ha mai consentito di guadagnare più di 50 metri nonostante il supporto di Alejandro Valverde (Movistar), che ha provato ad attaccare con lui. Da lì in poi Wout Poels ha controllato fino al Gpm in totale scioltezza, con il solo Bardet che ha provato ad attaccare senza però fare la differenza, mentre Froome ha solo fintato uno scatto salvo rialzarsi dopo un paio di pedalate. 

In discesa Pantano è riuscito a rientrare ancora una volta su Majka e questi due atleti sono arrivati a giocarsi il successo in volata. Il polacco ha lanciato la volata con un rapporto troppo lungo e Pantano non ha avuto difficoltà a rispondere e superarlo in vista del traguardo. Al terzo posto ha chiuso Vuillermoz seguito da un buon Reichenbach, ai piedi del podio, e Alaphilippe, quinto. Il gruppo è arrivato a poco più di 3′, controllato ancora dal Team Sky nonostante una caduta di Nieve nell’ultima discesa, e senza che ci siano stati distacchi tra i big della classifica generale. Il solo Tejay Van Garderen (BMC) ha perso 1’30” circa ma più per colpa sua che per meriti altrui.

Per Pantano, che si è consacrato come straordinario discesista, si tratta del secondo successo in meno di un mese dopo quello conquistato nella nona tappa del Giro di Svizzera. Majka può consolarsi con la riconquista della maglia a pois, strappandola dalle spalle di De Gendt che non è riuscito ad entrare nella fuga della prima ora.

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gianluca.santo@oasport.it

Twitter: Santo_Gianluca

Foto: Pagina FB Team Sky

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