Artistica
VIDEO – Jury Chechi: “Tamberi, vincerai alle Olimpiadi 2020”. Gimbo come il Signore degli Anelli? Infortunio e Campione 4 anni dopo
Jury Chechi ha condiviso un VIDEO sul suo account Twitter rivolgendosi a Gianmarco Tamberi, il saltatore in alto che si è infortunato ieri sera e che non potrà partecipare alle Olimpiadi di Rio 2016.
Il marchigiano era uno dei grandi favoriti per la conquista di una medaglia ai Giochi Olimpici, forte del 2.39 realizzato proprio ieri. Il Campione del Mondo indoor e il Campione d’Europa deve dire addio ai suoi sogni a causa di una lesione.
Successe lo stesso al celebre ginnasta che dovette rinunciare alle Olimpiadi di Barcellona 1992 a causa di un infortunio al tendine d’Achille occorsogli a un mese dai Giochi. Il toscano si rifece con gli interessi: conquistò cinque titoli mondiali consecutivi agli anelli (unico uomo a riuscirci nella storia della ginnastica artistica) e ad Atlanta 1996 si laureò Campione Olimpico.
“Sono uno dei pochi che può capire il tuo momento di adesso. Mi spiace, ti sono vicino come tanti. È difficile pensarlo adesso ma una criticità come quella che ti è accaduta puoi trasformarla in un’opportunità. È complicatissimo ma questo è il pensiero che dovrai avere quando ricomincerai la preparazione. Dovrai spostare solo di quattro anni l’obiettivo della tua vita. Non puoi fare altro che pensare così. Sei un uomo molto determinato e sono certo che riuscirai a realizzare il tuo sogno a Tokyo 2020”.
Forza @gianmarcotamber https://t.co/sliVBWGDI7
— Jury Chechi (@JuryChechi) 16 luglio 2016
ale sandro
17 Luglio 2016 at 08:45
Auguro a Tamberi un prosieguo di carriera che gli dia ,se non gli stessi successi di Chechi ,anche solo la metà. Sarebbe una cosa straordinaria per lui e per l’atletica azzurra, in una specialità, l’alto maschile, dove non eravamo mai stati così competitivi come in quest’ultimo periodo.
Dovrà tirarsi su in due direzioni: una sicuramente fisica, perchè una lesione a un legamento della caviglia, sarà impegnativa da mettere a posto per garantirgli anche il tornare a certi livelli, e in modo che soprattutto non si verifichino di nuovo situazioni di questo tipo. Abbiamo invece spesso visto , purtroppo, come gli infortuni ,anche stando attentissimi, si possono verificare a cascata non solo in casa Italia (l’esempio Thamgo è esplicativo in tal senso).
E l’altra sarà la reazione mentale : non dovrà essere condizionato, sia per saltare al meglio senza pensare all’infortunio, e soprattutto nel ritornare così motivato a raggiungere i massimi obbiettivi.
Uno degli aspetti che mi dà un minimo di conforto in tal senso, è che Tamberi è il classico agonista. Atleta che quasi si allena tre volte di più gareggiando, e che è diventato a questi livelli anche e soprattutto per questa sua caratteristica, di esprimersi al meglio in gara, andando sempre oltre i propri limiti.
Ho letto una marea di parole e critiche di tutti i tipi nei suoi confronti. Il discorso del non spremersi dopo il 2.39 lo posso anche capire, ma non trovo affatto uno scandalo , nè da folli, che in un meeting come quello di Montecarlo ,Tamberi abbia fatto esattamente la stessa cosa che ciascuno dei suoi avversari più accreditati avrebbe fatto nella stessa identica maniera, Rio o non Rio alle porte.
L’unica cosa che potrebbe portarmi a criticarlo è il sapere che l’azzurro sia arrivato a quel meeting con problemi fisici già palesati e non risolti , con in mezzo altre gare disputate, Assoluti ed Europei compresi.
Mi pare invece che fosse nel classico stato di tutti i saltatori, non più di qualche indolenzimento ma nessuna “fitta” importante.
Un grande in bocca al lupo, anche se di questi tempi sembra augurio passato di moda non mi interessa, e spero di rivederlo nel 2017, senza fretta e al punto giusto per i meeting all’aperto per tornare a farmi divertire e far divertire gli appassionati del suo sport.