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Volley, World League 2016 – Italia bruttissima, spazzata via dalla fallosa Francia. Sonoro 3-0, addio bronzo, brutti segnali verso Rio

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Troppo brutta per essere vera. Alla Tauron Arena di Cracovia l’Italia viene spazzata via dalla Francia per 3-0 (25-23; 25-21; 25-20) nella finalina che assegnava la medaglia di bronzo della World League 2016 di volley maschile.

La nostra Nazionale non riesce mai a cambiare il ritmo, è totalmente deconcentrata, fatica a giocare la propria pallavolo, facendosi spaventare dai Campioni d’Europa che non fanno nulla di trascendentale per portarsi a casa il terzo posto nel prestigioso torneo internazionale (e gli annessi 300mila dollari).

Gli azzurri rimangono attaccati nel punteggio solo grazie alla mole esorbitante di errori al servizio degli avversari (addirittura 19) ma sotto il profilo tecnico non riusciamo mai a impensierirli, giocando in maniera lenta e poco efficace, senza stuzzicare la loro difesa. L’incontro scivola via in un’ottantina di minuti che fanno fare un passo indietro importante all’Italia dopo la semifinale persa al tie-break contro la Serbia e dopo la bella vittoria di giovedì pomeriggio sugli USA.

 

Ci presentiamo a Rio con un pessimo biglietto da visita, piallati da una Francia tutt’altro irresistibile ma che ci ha rifilato il secondo 3-0 nel giro di un mese. Sono nettamente superiori anche se speriamo che la musica possa cambiare, già a partire dal prossimo 7 agosto quando le due formazioni si affronteranno nel match che aprirà le Olimpiadi 2016.

Oggi non abbiamo sostanzialmente giocato, sbagliando l’impossibile e non approfittando degli errori altrui. C’è tanto da rivedere all’interno di un gruppo che non ha ancora trovato l’assetto definitivo, in cui la formazione titolare non è ancora stata individuata e soprattutto in cui si è buttato via un mese di lavoro per provare il Tridente Offensivo, modulo sonoramente bocciato e accantonato nelle ultime tre uscite.

La Francia, detentrice del trofeo ancora per poche ore, si consola con la medaglia di bronzo, la prima della sua storia. Ancora ancora visibilmente scossi per la sconfitta patita ieri sera contro il Brasile ma hanno avuto la forza di tagliare il traguardo minimo che si era prefissi, dedicando questo podio alle vittime dell’attentato terroristico di Nizza.

 

Blengini è partito con il sestetto che ieri aveva perso contro la Serbia ad eccezione di Matteo Piano schierato al centro al posto di Buti. Ivan Zaytsev, che ieri si era autoaccusato per la sconfitta contro gli slavi, non è mai riuscito a entrare in partita come ci si aspettava, faticando a trascinare il gruppo e venendo poi sostituito da Vettori nel corso del terzo set dopo qualche errore di troppo. Lo Zar chiuderà con 8 punti a referto e il 35% in fase offensiva

Prestazione gravemente insufficiente di Osmany Juantorena che dopo un set e mezzo in totale crisi ricettiva lascia il campo a Oleg Antonov. La Pantera fatica nel fondamentale e bisogna fare delle attente valutazioni, aldilà della salute della sua spalla. Peccato perché in attacco era uno dei migliori (6 su 8).

Simone Giannelli, con i suoi due uomini più importanti praticamente fuori dal gioco, ha provato a sfruttare anche la carta Lanza (3 punti in un match davvero molto difficile per lui) e i primi tempi di Emanuele Birarelli (5 punti) e Matteo Piano (7 punti, 3 muri), uno dei pochi positivi per i nostri colori. Impreciso anche il libero Massimo Colaci.

Dall’altra parte della rete sono da segnalare i 14 punti dell’opposto Antonin Rouzier, le 13 marcature della stella Earvin Ngapeth, i 10 punti dell’altro schiacciatore Nicolas Marechal, tutti serviti a sorpresa dal palleggiatore Pierre Pujol che è stato preferito a Toniutti. I centrali Le Roux e Le Goff, Grebennikov il libero.

 

(foto FIVB)

7 Commenti

1 Commento

  1. Five

    18 Luglio 2016 at 16:12

    Lo dico prima delle olimpiadi, sperando che Blengini mi smentirà su tutta la linea e mi farà far parte di quella categoria dei “soloni” buoni solo a criticare.
    Credo che a questa nazionale, che ritengo sulla carta una delle tre più forti delle olimpiadi anche se non la più forte (ad oggi a me sembrano superiori solamente i brasiliani, e comunque non sono più la corazzata imbattibile di qualche anno fa), manchi una figura, un allenatore che sia un vero, autorevole, punto di riferimento, come mi sembra che siano gli allenatori delle altre nazionali, e come sembrava essere Berruto prima che il suo ciclo si esaurisse. Blengini purtroppo non mi da questa sensazione, ma mi da più l’idea di essere un traghettatore che va ad allenare la nazionale a tempo perso quando ha finito con Civitanova (la mia è una forzatura evidente: è chiaro che NON è così).
    La critiche che rivolgo sono le seguenti:
    – Sottomissione totale a stelle e senatori: se Osmany ci mette tre set per ingranare, se Ivano non ha voglia di far lo schiacciatore, se Buti non è capace di schiacciare in campo aperto senza muro, questi restano in campo a prescindere, se invece si parla di Piano, Lanza, Antonov questi vengono puniti immediatamente. Non parliamo poi di Vettori, che per un set sbagliato è stato panchinato fino alla prossima estate e forse rivedrà il campo solo perchè Ivano a Perugia cambierà ruolo giocoforza.
    – Convocazioni: panchinari che mi sembrano selezionati molto più perchè trattasi di bravi ragazzi\cocchini del mister che non creano problemi, piuttosto che in base alle reali qualità. Chicco ha chiamato gli stessi 12 della coppa del mondo… possibile che in 9 mesi non sia emerso nessuno capace di dare dalla panchina un valido apporto? Blengini si è accorto solo di Cester perchè è un suo giocatore di Civitanova? Quantomeno Berruto aveva molta più fantasia e visione. In questo caso si può anche dire “non è che abbia lasciato a casa chissà chi”, è vero, ma spero che dopo le olimpiadi vengano presi in considerazione alcuni giocatori che lo meritano e mi riferisco a Travica, Baranowicz, Kovar (se integro, chiaramente), Parodi, Giannotti. Posso capire se uno viene lasciato fuori a causa di fratture insanabili che minano totalmente l’instabilità dello spogliatoio (Dragan? Barano?), ma a far l’allenatore “i sei – sette più forti e i panchinari che stanno zitti e buoni” son bravi tutti.
    – Questione opposti\schiacciatori: prendere una posizione chiara e decisa fin da subito…. sarebbe gradito fallire con una chiara idea tattica, che non fallire avvilendo ancora una volta il malcapitato opposto di turno che deve far spazio ai tiramenti di culo di Ivano.

    E’ presto per dare un giudizio definitivo, ma credo che Blengini abbia fatto bene questo autunno quando ancora era una novità ed era forte l’effetto “epurazione”… spero in una smentita nel torneo più importante dell’estate.

    • Luca46

      21 Luglio 2016 at 01:25

      Le tue perplessita su Blengini sono assolutamente condivisibili. Servirebbe il Conte della situazione. A mio parere aggiungerei che spesso le sostituzioni sono tardive, cioè quando ormai è troppo tardi per recuperare. Questa squadra manca dell’istinto del killer quando è ora di chiudere certi match e della capacità di resistenza quando serve tirare fuori le unghie per restare a galla. A volte queste componenti si vedono, altre volte no. Per vincere a questi livelli serve maggiore continuità. Gli ingredienti per vincere ci sono tutti ma c’è qualcosa che sfugge all’amalgama. Che sia una questione psicologica o che sia derivata da una sorta di blocco di alcuni senatori questo non lo so ma è evidente che manca qualcosa. L’impressione mia è anche che da qualche parte questo qualcosa ci sia. Mi piacerebbe vedere un ritorno di Velasco.

      • Nany74

        21 Luglio 2016 at 21:05

        Sante parole…….se non proprio Velasco, magari uno Stojcev…..insomma, uno che non te le manda a dire…ecco… 🙂

  2. Luca46

    18 Luglio 2016 at 00:32

    È molto difficile che questa nazionale possa vincere qualcosa anche se potenzialmente ne avrebbe le facoltà. Ci sono squadre alla nostra portata come Francia, Polonia, Serbia tanto per fare degli esempi che pur essendo incostanti tra una manifestazione e l’altra quando trovano il momento buono riescono a tenere un intera manifestazione. L’Italia è incostante nella stessa manifestazione, a volte dal giorno alla sera. Pertanto è quasi impossibile che possa arrivare in fondo. Credo sia questione di testa. Questa volta manco la reazione per il bronzo. In più è una squadra che nei momenti difficili non sa soffrire.

  3. Nany74

    17 Luglio 2016 at 21:07

    L’articolo la dice lunga e non si può fare altro che “sperare” in un qualcosa. Visto che nemmeno i demeriti degli avversari riescono a farci tornare in partita, resta solo la carta del miracolo per portare a casa qualcosa da Rio che non somigli ad un’ulcera…….

    • alebi

      20 Luglio 2016 at 08:11

      AHAHAHAH!!! La cosa migliore di tutta questa WL è il tuo commento XD
      Condivido tutto quello che si è detto/sentito in giro… A questo punto servirebbe una forte spinta, qualcosa che faccia scattare l’orgoglio nei ragazzi come per l’ultima World Cup…

      • Nany74

        20 Luglio 2016 at 16:33

        Grazie! 🙂 Sono in buona compagnia come commenti “divertenti”. Devo dire che ci siamo parecchio scatenati con questa WL. Una spinta? …hehehe…metto solo una risata, perchè il commento sarebbe giustamente censurato! Speriamo che sia “solo” un problema di forma fisica come profetizzato in qualche altro commento, ma ho delle grosse riserve……..

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