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Pallavolo
Volley, World League 2016 – Italia, coltello tra i denti contro la Serbia: gli slavi ai raggi X, Atanasijevic infortunato
Oggi pomeriggio (ore 17.30, diretta tv su RaiSport e diretta scritta su OASport) l’Italia sfiderà la Serbia nella semifinale della World League 2016 di volley maschile.
Gli azzurri affronteranno una Nazionale ostica, presentatasi a Cracovia con l’obiettivo di vincere il prestigioso torneo internazionale per la prima volta nella storia, unico obiettivo per quest’annata dove non parteciperanno alle Olimpiadi di Rio 2016.
Conosciamo più da vicino i nostri avversari, analizziamo il sestetto titolare ai raggi X, i loro punti di forza e i punti deboli. Ricordiamo che gli slavi giocheranno senza l’infortunato Aleksandar Atanasijevic, opposto di Perugia e stella indiscussa della Serbia.
NIKOLA JOVOVIC è una delle grandi promesse del volley serbo, conoscenza della nostra SuperLega visto che il palleggiatore gioca con Monza dov’è cresciuto moltissimo nell’ultima stagione. Sa sfruttare bene i centrali e alza un’eccellente palla alta che può essere ben sfruttata dalle sue bocche da fuoco. Dotato di buon estro e di ottime iniziative, a 24 anni è diventato ormai il titolare della cabina di regia.
DRAZEN LUBURIC è l’opposto che ha sostituito Aleksandar Atanasijevic. Non è naturalmente all’altezza del blasonato compagno di Nazionale ma il classe 1993 ha saputo ben figurare in questa World League, servito a ripetizione da Jovovic con cui ben si intende. Alto 202cm gioca molto sul muro ed è dotato di un’ottima elevazione. Uomo da non sottovalutare che gioca a Piacenza, molto abile al servizio.
MIRKO PODRASCANIN è uno dei grandi punti di riferimento di questa Serbia, il centrale titolare che mette equilibrio alla squadra. Lo conosciamo molto bene dopo anni di militanza nel nostro campionato e dalla prossima stagione vestirà la casacca di Perugia. Grande caparbietà e personalità, il 29enne punta molto sul suo muro in coppia con Lisinac e su dei primi tempi rapidi e ficcanti. Gli azzurri sanno come giocarci contro ma sarà sempre difficile superarlo.
SRECKO LISINAC incute timore e paura. È un centrale di elevatissimo spessore, uno stampatore nato che fa del fondamentale a muro il suo punto di forza. Difficile passare quando lui ci mette le mani perché mura davvero tutto e tutti, leggendo bene qualsiasi tocco degli avversari. Ha 24 anni e gioca in Polonia con il Belchatow.
MARKO IVOVIC è un buonissimo schiacciatore, classe 1990 che milita nel campionato russo con la casacca del Belogorie Belgorod. Giovane ma dotato di buoni colpi, ha saputo farsi largo nella Nazionale serba, risultando spesso determinante con la sua potenza e la sua capacità di leggere il muro avversario. È stato decisivo al debutto contro la Polonia. Un giocatore da marcare molto attentamente ma che può essere limitato, magari picchiando su di lui in attacco.
UROS KOVACEVIC o MILOS NIKIC? Sulla carta è l’unico dubbio di Grbic. Chi affiancherà Ivovic di banda. Entrambe conoscenze degli azzurri visto che hanno giocato tra Verona e Modena, sono temibili soprattutto in ricezione. Staremo a vedere quali saranno le scelte.
La Serbia gioca con i due liberi che sono NEVEN MAJSTOROVIC e NIKOLA ROSIC, per età anagrafica i due uomini più esperti della squadra. Sono probabilmente l’anello più debole del sestetto.
(foto FIVB)