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Volley, World League 2016 – Italia, scacco matto agli USA! Zaytsev opposto, vittoria schiacciante: ora si tifa Brasile per la semifinale

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L’Italia batte un sonoro colpo, ruggisce dopo un mese di patimenti e finalmente riesce a vincere un big match in questa stagione! La nostra Nazionale ha sconfitto gli USA per 3-1 (25-22; 27-25; 26-28; 25-21) nel secondo match della Final Six della World League 2016 di volley maschile e rimane ancora in vita per la qualificazione alle semifinali del prestigioso torneo internazionale.

Gli azzurri, però, dovranno sperare che gli USA non sconfiggano il Brasile per 3-0 o 3-1 nella sfida in programma domani sera altrimenti dovranno fare prematuramente le valigie.

Ad ogni modo questo risultato è un vero e proprio toccasana dopo la batosta subita ieri contro i verdeoro e soprattutto dopo aver perso le ultime quattro sfide di cartello tra cui spiccava il 3-0 che gli States ci avevano rifilato a Roma poche settimane fa.

Torniamo a battere gli uomini di Speraw dopo un lungo digiuno che perdurava dal 2014 (gironcino eliminatorio della Final Six della World League giocata a Firenze, quando Zaytsev si inventò quattro aces consecutivi per chiudere i conti nel terzo set). I ragazzi a stelle e strisce erano stati gli unici a batterci durante l’ultima Coppa del Mondo quando conquistammo il pass per le Olimpiadi 2016: oggi abbiamo sfatato un vero e proprio tabù.

 

In casa Italia ci voleva proprio questa risposta che infonde morale a tutto il gruppo proprio in vista di Rio 2016, ormai distante solo tre settimane. Questa vittoria era importantissima per non minare le poche certezze di un gruppo che al Maracanazinho affronterà immediatamente proprio gli USA e il Brasile in un girone di ferro che comprende anche Francia, Canada e Messico.

Oggi gli azzurri hanno dimostrato che possono giocarsela contro squadre sulla carta superiori e ha annullato il gap tecnico che invece si era manifestato nelle ultime uscite. Ora bisognerà sperare che le altre due formazioni della Pool K non organizzino il classico biscottone tipico delle Final Six (visto anche lo scorso anno).

Un muro encomiabile (11) e i tanti errori degli avversari hanno spinto ulteriormente i nostri ragazzi che sono ritornati al modulo originario, abbandonato fin dall’inizio la soluzione del Tridente Offensivo. Ivan Zaytsev schierato opposto titolare (14 punti) a tratti è risultato determinante (finale di secondo set superlativo) ma il vero trascinatore in campo è stato uno spettacolare Osmany Juantorena (23 punti) che ha dimenticato totalmente i dolori alla spalla ed è tornato la Pantera di un tempo. Out così Luca Vettori dopo l’opaca prestazione esibita ieri.

Simone Giannelli ha così insistito sui due uomini di punti, serviti a ripetizione. Filippo Lanza ha giocato una buona partita in ricezione, terminando con 9 punti a referto nel modulo che ci aveva regalato il pass per Rio.

Al centro la coppia composta da Buti e Birarelli (3 e 2 muri a testa), Massimo Colaci il libero. Gli USA sono stati guidati dal solito Anderson (21) e dal buon Russell (16) ma a cambiare la partita è stato l’ingresso di Jaescke e Smith al posto di Holt e Sander quando l’Italia era avanti 2-0. La partita è stata riaperta ma poi Zaytsev e compagni l’hanno chiusa comunque.

 

L’Italia mette sotto gli USA fin da subito, gli azzurri picchiano al servizio e volano sul 17-11. Controlliamo bene il vantaggio con Zaytsev e Juantorena, Lanza piazza la zampata finale.

Punto a punto nel secondo parziale con gli USA che non riescono a capitalizzare due occasioni importanti. Decisivo Zaytsev che con due schiacciate consecutive ci porta al set-ball, gli USA ce ne annullano due ma sul servizio di Birarelli e muro di Buti c’è poco da fare.

Rivoluzione per gli USA che si aggrappano al subentrato Jaeschke e ai colpi di Anderson andiamo sotto 10-5 ma non molliamo, Zaytsev ci tiene in scia fino al 14-15, annulliamo tre set-ball ma crolliamo.

Inseguiamo nel quarto set, gli USA spingono forte ma l’Italia è lì, firma il sorpasso con Birarelli e sul 18-17 si inizia a intravedere il successo.

 

(foto FIVB)

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