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Volley, World League 2016 – L’Italia sbatte sulla Serbia al tie-break. Zaytsev gioca in due ruoli! Cambiato modulo in corsa

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L’Italia sbatte sulla Serbia nell’ultima partita della World League 2016 di volley maschile. A Teheran (Iran) gli azzurri vengono sconfitti dagli slavi per 3-2 (25-19; 25-18; 19-25; 22-25; 17-15) al termine di un incontro combattuto sotto il profilo agonistico, nonostante le due squadre non avessero più motivazioni di classifica: entrambe le formazioni sono infatti già qualificate alla Final Six che si disputerà a Cracovia (Polonia) dal 13 al 17 luglio.

La nostra Nazionale chiude la fase intercontinentale con sei vittorie all’attivo (un doppio 3-0 rifilato a Belgio e Australia, il 3-0 di ieri all’Iran valso il passaggio del turno e il 3-1 inflitto all’Argentina di Velasco). Il bilancio nei big match giocati, però, è estremamente deludente: Francia e USA ci hanno annientato col punteggio più netto, la Serbia oggi ci ha superato nonostante un nostro tentativo di rimonta, segno della nostra vitalità e di uno stato di forma che sta migliorando.

In serata sapremo quali saranno le due squadre che l’Italia affronterà nel gironcino eliminatorio dell’atto conclusivo del massimo torneo internazionale di pallavolo: saranno due tra Brasile, USA, Francia e Serbia mentre la Polonia sarà certamente nell’altro raggruppamento.

 

Blengini ha potuto osare una delle soluzioni tattiche che potrebbero essere utilizzate quando conterà davvero, magari in un momento di difficoltà. Il nostro CT ha applicato anche un ampissimo turnover, modificando il sestetto in campo svariate volte.

Sotto 0-2 ha spostato Ivan Zaytsev nel suo ruolo originario da opposto, togliendola dal posto 4 e sostituendolo a Vettori, schierando così Antonov accanto a Lanza di banda.

In sostanza il Tridente offensivo è stato alternato con lo schema classico, quello che ci ha fatto ottenere la qualificazione alle Olimpiadi 2016 (con la differenza importanza che oggi non ha giocato Osmany Juantorena, oggi assente dopo aver impressionato nelle ultime due uscite). Lo Zar ha dimostrato di poter cambiare la propria posizione in campo, dando sempre un contributo determinante alla partita. Il tentativo di rimonta porta il suo nome, suggellato da 30 punti (55% in fase offensiva).

Luca Vettori è stato sostituito dopo due buoni set (8 punti col 50% in fase offensiva), proprio per provare il cambio in corsa. Filippo Lanza e Oleg Antonov hanno migliorato il loro rendimento in corsa: 8 e 9 punti rispettivamente per la coppia di Trento che ha fatto una partita di grande sacrificio in difesa.

Si sono alternati anche Simone Giannelli e Daniele Sottile, con il veterano della capitana di regia che ha giocato da titolare il terzo e il quarto set mentre il baby fenomeno ha disputato i parziali persi.

Al centro siamo partiti con Enrico Cester e Matteo Piano, il quale ha poi lasciato il posto a Simone Buti nei due set centrali e nel tie-break ha giocato con Piano, subentrato a sua volta a Cester. Si sono alternati pure i liberi Salvatore Rossini e Massimo Colaci.

Insomma un cantiere a cielo aperto che ha provato a valutarsi e a esaminarsi a un mese dalle Olimpiadi 2016. Prosegue il rodaggio, in attesa di trovare la migliore intesa vincente nelle partite che contano. Magari già partendo settimana prossima a Cracovia.

La Serbia ha giocato senza Aleksandar Atanasijevic ma non ha risparmiato le altre stelle Podrascanin, Lisinac (4 muri), Jovovic, Luburic e Kovacevic, top scorer con 18 punti.

 

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