Pallavolo

Volley, World League 2016 – L’Italia si arrende alla Serbia: le pagelle. Errori Zaytsev, Sottile cambia la partita, Juantorena a sprazzi

Pubblicato

il

L’Italia è stata sconfitta dalla Serbia nella semifinale della World League 2016 di volley maschile e deve dire addio al sogno di disputare la Finalissima del prestigioso torneo internazionale dopo 12 anni dall’ultima volta.

Gli azzurri fanno partita pari con gli slavi, rimontano dall’1-2, trascinano la contesa al tie-break giocando un incontro equilibrato ma alla fine i troppi errori costano caro alla banda Blengini che dovrà accontentarsi di lottare per la medaglia di bronzo.

Era lecito aspettarsi di più dalla nostra Nazionale che ha sì dimostrato carattere, ha saputo recuperare da situazioni critiche (emblematico il 17-22 del primo set) ma che ha comunque perso un match alla sua portata. Arrivano buoni segnali in vista delle Olimpiadi anche sotto il profilo tecnico ma l’amarezza in bocca è davvero tanta.

È stato schierato il classico modulo con Zaytsev opposto, abbandonando così la soluzione del Tridente Offensivo che non ha prodotto risultati. Uno schema comunque non accantonato e che potrebbe essere proposto in futuro.

Di seguito le consuete pagelle degli azzurri scesi in campo alla Tauron Arena di Cracovia. Clicca sulle varie pagine per leggeri voti e giudizi dei vari giocatori.

 

CLICCA SU PAGINA 2 PER IVAN ZAYTSEV

 

 

IVAN ZAYTSEV: 5. L’insufficienza è esclusivamente per i due palloni sbagliati nel finale del tie-break. Due diagonali larghi che gridano vendetta. Quei due attacchi avrebbero permesso all’Italia di giocarsi il successo fino in fondo e invece ha errato clamorosamente il nostro uomo migliore, il faro e punto di riferimento.

Nel resto della partita, infatti, lo Zar si era caricato la Nazionale sulle spalle (da 6/7 in pagella), ci aveva tenuto a galla in attacco, era stato il migliore terminale offensivo (chiuderà con 21 punti a referto) nel suo ruolo naturale di opposto, confermato dopo la vittoria sugli USA. Uscirà sconsolato dal campo, anche lui arrabbiato proprio per quei due errori.

 

CLICCA SU PAGINA 3 PER DANIELE SOTTILE

 

 

DANIELE SOTTILE: 7. Abbiamo sempre considerato il nostro secondo palleggiatore come una soluzione d’emergenza, raramente chiamato in causa. Blengini sa però che il suo uomo di fiducia può cambiare l’indirizzo di un incontro e lo spedisce nel match in due momenti critici: sotto 17-22 nel primo set sembra davvero tutto finito, ma sul suo turno in battuta arriverà un sonoro parziale di 5-0 che ribalterà la situazione; siamo sotto 16-11 nel terzo set, subentra a Giannelli, ci permette di recuperare e poi nel quarto set dominerà in lungo e in largo.

Grazie al suo gioco esperto i centrali diventano protagonisti, Lanza risale la china, Zaytsev e Juantorena riescono a giocare meglio. Nella serata no di Giannelli ha fatto capire di poter essere una valida carta. Come lo era stato in Coppa del Mondo contro l’Argentina, nel tie-break vinto al cardiopalma grazie al suo turno in battuta.

 

CLICCA SU PAGINA 4 PER OSMANY JUANTORENA

 

 

OSMANY JUANTORENA: 5. Troppo discontinuo. La Pantera si accende a tratti, poi si eclissa per lunghi periodi, salta fuori con dei muri interessanti e dei buoni attacchi, si esalta nel finale di primo e quarto set ma anche lui è troppo spento nel tie-break.

Ci aspettavamo il nostro schiacciatore al top della forma dopo la super partita confezionata contro gli USA e invece l’italo-cubano fatica ancora troppo a emergere, risultando meno incisivo di quanto ci si possa aspettare dal suo immenso talento. Chiuderà con 18 punti all’attivo.

 

CLICCA SU PAGINA 5 PER SIMONE GIANNELLI e FILIPPO LANZA

 

 

SIMONE GIANNELLI: 4. Gioca una delle partite più imprecise da quando è in Nazionale, fatica a ingranare il suo gioco e a servire palloni di qualità alle bocche da fuoco. Spesso Zaytsev deve aggiustare i suoi attacchi, Lanza e i centrali vengono tagliati fuori dal gioco, Juantorena gira a intermittenza.

Il baby fenomeno verrà così sostituito da Sottile quando l’Italia è sull’orlo del baratro nel primo set e poi abbandonerà definitivamente il campo nel quarto set e nel tie-break lasciando spazio al suo sostituito. Peccato che abbia steccato in una partita importante a meno di un mese dalle Olimpiadi.

 

FILIPPO LANZA: 5,5. Con Giannelli non riesce a ingranare, funziona solo a tratti e non incide. Con Sottile le cose vanno meglio, sale in quota nel terzo e quarto set ma si spegne nel tie-break. La solidità in difesa dell’Italia è evidente con lui in campo ma deve ancora riuscire a rendere in maniera costante in tutto il match. Chiuderà con 14 punti a referto.

 

CLICCA SU PAGINA 6 PER EMANUELE BIRARELLI, SIMONE BUTI e MATTEO PIANO

 

 

EMANUELE BIRARELLI: 6. Il nostro capitano è il termometro della nostra Nazionale: quando si sta giocando bene si vede e si mette in luce con la sua solida presenza. Ammirevole anche il servizio flottante. Quando entra Sottile riesce a sfruttare al meglio i suoi primi tempi anche se ci si poteva aspettare una scossa più energetica nel momento di difficoltà del tie-break.

SIMONE BUTI: 5. Il muro viene registrato solo a partita in corsa, in attacco non viene mai chiamato in causa da Giannelli, prova a dare lo scossone con un paio di stampate ma è troppo poco per il suo livello. Viene richiamato in panchina a metà del terzo set e non ritroverà più il campo.

MATTEO PIANO: 6. Sostituisce Buti, gioca titolare quarto set e tie-break e fa anche la sua figura. Un suo primo tempo ci fa sperare di poter vincere la partita, purtroppo finirà in maniera diversa. La conferma quantomeno che l’Italia ha tre centrali di qualità che possono fare la differenza.

 

CLICCA SU PAGINA 7 PER MASSIMO COLACI, SALVATORE ROSSINI e gli ALTRI AZZURRI

 

 

MASSIMO COLACI: 5. Si prodiga in alcuni recuperi ma anche lui sbaglia parecchio, arrivando tardi su diversi palloni. Nel quarto set e nel tie-break verrà anche affiancato da SALVATORE ROSSINI (6) per la fase difensiva.

OLEG ANTONOV: 6,5. Subentra nel primo set e subito segna un muro, entra nel terzo parziale e subito piazza il vincente. Nel primo caso è il 24-23 che ci regala il set-ball, nel secondo è una stoccata che ci aiuta a ricucire ma purtroppo non basterà. Pochi scambi ma estremamente efficace.

LUCA VETTORI: 5. Il Tridente Offensivo è ormai abbandonato, lui rimane in panchina e subentra solo per degli scambi nel terzo set e nel tie-break. Sbagliando anche un servizio. Contributo praticamente nullo.

Non entrati: GABRIELE MARUOTTI, ENRICO CESTER

 

(foto FIVB)

Pagine: 1 2 3 4 5 6 7

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version