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Atletica
Atletica, Diamond League 2016: domani le finali di Zurigo. Lavillenie al settimo diamante, Trost sfida ancora Beitia
Volge oramai al termine la stagione della Diamond League 2016, le cui finali si svolgeranno anche quest’anno tra Zurigo e Bruxelles. Domani, la città elvetica assegnerà la prima parte dei diamanti, prima che sia il meeting della capitale belga a porre definitivamente la parola finale a questa edizione del più importante circuito internazionale di atletica leggera.
Tornato alla vittoria davanti al suo pubblico in quel di Parigi, Renaud Lavillenie vuole coronare con un nuovo successo la conquista del settimo diamante in altrettante edizioni della Diamond League, unico a poter vantare tutti i trofei distribuiti nella storia di questa manifestazione. Il francese ritroverà, per la prima volta dopo Rio 2016, il brasiliano Thiago Braz da Silva, capace di strappargli la medaglia d’oro a cinque cerchi grazie al suo primo salto in carriera oltre i sei metri.
Dopo il terzo posto di Parigi, Alessia Trost ritroverà le pedane del salto in alto, dove ci sarà anche la campionessa olimpica Ruth Beitia, veterana spagnola che ha dominato la stagione e che vorrà chiudere in bellezza il 2016. Come sempre si tratterà di una gara molto equilibrata che si giocherà sul filo dei centimetri, visto che tutte le atlete vantano un season best tra l’1.93 m e l’1.99 m.
Nel salto in lungo femminile, la statunitense Tianna Bartoletta ha ottenuto solo risultati deludenti dopo la vittoria olimpica, mentre l’atleta più in forma del momento è la campionessa europea, la serba Ivana Španović. Inutile dire che la croata Sandra Perković sarà la grande favorita del disco. Presenti anche il campione mondiale ed il campione olimpico del getto del peso, gli statunitensi Joe Kovacs e Ryan Crouser, e nella stessa gara è annunciato anche il polacco Tomasz Majewski, nonostante il due volte campione olimpico abbia già annunciato il proprio ritiro dopo la prova casalinga di Varsavia (clicca qui per saperne di più).
Nel salto triplo maschile occhi puntati sul due volte campione olimpico, lo statunitense Christian Taylor, che ha l’ultima possibilità di questa stagione per provare a raggiungere i 18 metri. Il giavellotto, invece, potrebbe vivere della rivalità tra il ceco Jakub Vadlejch, in grande forma dopo aver stabilito il primato personale a Parigi, ed il tedesco Thomas Röhler, dominatore della prima parte della stagione tanto da superare abbondantemente i 90 metri.
Passando alla pista, ci sarà la nuova sfida sui 200 metri femminili tra le due protagoniste dei Giochi Olimpici, la giamaicana Elaine Thompson e l’olandese Dafne Schippers, con la seria possibilità di vedere i cronometri scendere nuovamente sotto i 22″. Da seguire con grande interesse i 1.500 metri, con la britannica Laura Muir che sarà chiamata a ripetersi di fronte alle grandi campionesse africane dopo aver stabilito la miglior prestazione mondiale dell’anno in 3’55″22. Presenti tutte le grandi protagoniste degli 800 metri, a partire dalla sudafricana Caster Semenya e passando per la burundiana Francine Niyonsaba e per la keniota Margaret Nyairera Wambui.
Tanto interesse ci sarà per la gara dei 100 metri con ostacoli, vista la presenza della fresca primatista mondiale, la statunitense Kendra Harrison, che ha oramai dimostrato a più riprese di essere la dominatrice della specialità nonostante l’esclusione dai Giochi Olimpici di Rio 2016 a causa della brutta prova in occasione dei Trials. Nei 3.000 metri siepi, invece, sarà da seguire l’altra primatista mondiale, l’atleta del Bahrein Ruth Jebet, che ha da poco ottenuto un’incredibile crono su questa distanza.
Per quanto riguarda il settore maschile, lo statunitense LaShawn Merritt sarà il naturale favorito dei 400 metri piani. Assente il britannico Mohamed Farah, i 5.000 metri maschili non avranno un padrone designato, anche se l’etiope Muktar Edris è l’unico a poter vantare un primato stagionale al di sotto dei tredici minuti (12’59″43). Nella parte finale della serata avranno luogo le prove dei 100 metri, con i giamaicani Asafa Powel ed Omar McLeod, che si cimenterà su questa distanza dopo aver vinto il titolo olimpico dei 110 metri ostacoli, e dei 400 metri ostacoli, dove il campione olimpico statunitense Kerron Clement sfiderà un ritrovato Nicholas Bett, il keniota che lo scorso anno conquistò il titolo iridato.
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Immagine: Renaud Lavillenie (Facebook)
giulio.chinappi@oasport.it