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Atletica, Diamond League Parigi 2016: Lavillenie torna al successo, Trost terza nell’alto vinto da Beitia

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La tappa di Parigi rappresenta l’ultima gara della Diamond League 2016 prima delle finali di Zurigo e Bruxelles. La competizione sarà ospitata quest’anno per l’ultima volta dallo Stade de France di Saint-Denis, prima di tornare nel più piccolo ma storico Stade Charléty, sede della prova dal 1995 al 1999. Di seguito la terza parte dei risultati del meeting della capitale francese.

SALTO CON L’ASTA MASCHILE – Dopo l’argento olimpico ed il secondo posto di Losanna, torna alla vittoria Renaud Lavillenie: il francese, campione a cinque cerchi nel 2012, ha sbaragliato la concorrenza a 5.87 metri, prima di saltare 5.93 metri al primo tentativo e fallire per tre volte i sei metri. Secondo posto per lo statunitense Sam Kendricks (5.81 metri), unico che ha tentato di contrastare il padrone di casa, mentre al terzo posto ha chiuso il ceso Jan Kudlička (5.71 m).

SALTO IN ALTO FEMMINILE – Conferma per la veterana spagnola Ruth Beitia: la campionessa olimpica, già leader della classifica generale, ha ottenuto un’ennesima vittoria con un salto ad 1.98 metri effettuato al primo tentativo, mettendosi alle spalle l’ottima Levern Spencer, l’atleta di Saint Lucia che ha realizzato il proprio season best con la quota di 1.96 metri. Terzo posto per Alessia Trost, unica italiana presente a Parigi, che saltando 1.93 metri al primo tentativo ha avuto la meglio sia sull’uzbeka Svetlana Radzivil, quarta, che sulla statunitense Inika McPherson, quinta.

SALTO IN LUNGO FEMMINILE – Seconda vittoria consecutiva per la serba Ivana Španović: la campionessa europea e bronzo alle ultime Olimpiadi ha rafforzato il proprio primato in Diamond League grazie al secondo salto effettuato, misurato a 6.90 metri. Alle sue spalle troviamo la britannica Lorraine Ugen (6.80, season best), mentre terza è l’estone Ksenija Balta (6.75 m). Ancora una prova deludente della statunitense Tianna Bartoletta: la campionessa olimpica si è classificata solo settima con 6.28 metri. Da notare anche il rientro alle gare della francese Éloyse Lesueur, sesta (6.38 m).

TIRO DEL GIAVELLOTTO MASCHILE – Vittoria e primato personale per il venticinquenne ceco Jakub Vadlejch, che al terzo tentativo ha fatto volare il proprio attrezzo ad 88.02 metri. Sul podio anche due tedeschi, con Julian Weber che si è classificato secondo (87.39 m) e Thomas Röhler terzo (84.16), risultato comunque utile per mantenere il primo posto nella classifica generale. Da sottolineare anche il primato personale dell’ucraino Dmytro Kosynskyy, quarto con 84.08 metri, mentre il vicecampione olimpico di decathlon Kévin Mayer si è esibito per il pubblico francese con un lancio da 60.11 metri, sinonimo di decimo posto.

100 METRI OSTACOLI FEMMINILI – Nuovo successo per la primatista mondiale Kendra Harrison, che in 12″44 ha confermato la sua netta leadership nella corsa al diamante. La statunitense ha preceduto la connazionale Dawn Harper-Nelson, seconda con il season best (12″65), e la britannica Cindy Ofili (12″66).

3.000 METRI MASCHILI – Su questa distanza non olimpica, l’etiope Yomif Kejelcha ha fatto segnare il nuovo record mondiale per la categoria U20 in 7’28″19, tempo che rappresenta anche la miglior prestazione mondiale dell’anno. Secondo posto per il marocchino Abdelaati Iguider, capace di realizzare il proprio primato personale in 7’30″09, mentre in terza posizione troviamo l’altro etiope Hagos Gebrhiwet (7’30″45). Da segnalare anche il record nazionale del Bahrein, fatto segnare da Albert Rop, quinto in 7’32″02.

100 METRI MASCHILI – La prova della linea retta ha chiuso il programma del meeting francese, ed ha visto la vittoria dell’ivoriano Ben Youssef Méité, che in 9″96 ha eguagliato il primato nazionale del suo Paese. Alle sue spalle il sudafricano Akani Simbine (10″00) ed il campione europeo in carica, l’olandese Churandy Martina (10″01, season best). Solo quinto l’atteso padrone di casa Jimmy Vicaut (10″12), mentre l’altro francese Christophe Lemaitre ha rinunciato all’ultimo per un problema avvertito in allenamento.

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Immagine: IAAF

giulio.chinappi@oasport.it

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