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Basket, Olimpiadi Rio 2016: Spagna ancora ko! Lituania e Argentina a punteggio pieno nel gruppo B
Sono andati in scena tre incontri del basket maschile oggi (tutti del girone B), ai Giochi Olimpici di Rio 2016. Vediamo come sono andati a finire: non sono mancate né le emozioni forti né le sorprese…
Spagna-Brasile. Clamoroso epilogo alla Carioca Arena dove i padroni di casa del Brasile hanno avuto la meglio sulla Spagna al termine di un’intensa battaglia. Ha prevalso la voglia ed il cuore dei brasiliani, trascinati da un ottimo Huertas in cabina di regia (11 pt + 7 assist), oltre alla fisicità di Lima (9 punti + 10 rimbalzi) ed al match-winner Marquinhos (10 punti). Ma è da evidenziare il contributo di tutta la formazione locale, compresi i subentranti Giovannoni, Garcia, Felicio e Benite. In casa spagnola grande amarezza per la seconda sconfitta consecutiva al fotofinish: Gasol (13 punti, 4/11 al tiro e 5/12 dalla lunetta) non è stato incisivo come contro la Croazia e ha avuto il demerito di sbagliare i due liberi a 22” dal termine sul +1, ma parecchio sottotono sono state pure le prestazioni di Mirotic e Rubio, quest’ultimo davvero irriconoscibile. A nulla sono serviti i guizzi di Rodriguez (10 punti + 5 assist) e Llull (11 punti): ora per la Spagna la strada per la qualificazione è tutta in salita. Le Furie Rosse sono a zero punti e devono affrontare ancora Lituania e Argentina.
Lituania-Nigeria. I baltici servono il bis, battendo anche la Nigeria, dopo l’esordio (con)vincente contro il Brasile. La Lituania l’ha spuntata grazie all’ottima serata della coppia Kalnietis-Maciulis: il primo ha giocato una partita straordinaria ed è stato protagonista assoluto non solo sotto la voce punti (21), ma anche come assistman (12!), chiudendo il match con un gran bel 32 di valutazione. Per il secondo invece, prova offensivamente impeccabile, con 21 punti a referto, molti dei quali determinanti per scavare il margine nella decisiva terza frazione (29-13). Gli strabordanti cestisti nigeriani sono rimasti in partita fino all’intervallo lungo, poi il tasso tecnico degli eccelsi lituani ha cancellato ogni velleità degli africani.
Argentina-Croazia. Grazie ad una superba prestazione nei quarti centrali, l’Argentina batte la Croazia; tanto merito però va alla squadra di Aza Petrovic, che non molla sino alla fine e da -19 rientra sino a -4, per poi capitolare nel minuto finale e cedere 90-82. Buona partenza per la formazione croata che manda a referto ogni giocatore del quintetto base. Il trio Simon-Bogdanovic-Saric entra sempre più in partita, ma l’Albiceleste tiene botta grazie ad un sontuoso Luis Scola: l’esperto lungo porta a scuola i pariruolo avversari, segnando praticamente in ogni modo. Ancora meglio l’Argentina alla ripresa del gioco: Campazzo porta i suoi sul +12 (52-40), mentre la Croazia pare poco lucida e nervosa, come dimostrano i due tecnici in pochi minuti a Simon e Bilan. Il terzo quarto si chiude su un netto 73-54. L’Argentina, coesa e intensa, mette in evidenza tutti i limiti della formazione di coach Petrovic. Croazia che mostra però notevole resilienza, non mollando la presa e siglando uno 0-8 che la porta sino al 75-67, grazie ad un canestro di puro talento di Hezonja. Nel momento più delicato per i sudamericani viene fuori la classe di Manu Ginobili con quattro punti di fila: +12 albiceleste. Il massimo sforzo di Bogdanovic e compagni però i balcanici a un passo dall’impresa: il grande protagonista è Mario Hezonja, due bombe dalla distanza, ultimo a mollare per i suoi. L’Argentina ha paura, commette una banale infrazione di passi con Campazzo e prende il canestro dell’85-81 da Saric. Ma, nel momento decisivo, un disastroso Simon sbaglia anche la tripla del -1 a 30” dalla fine.
giuseppe.urbano@oasport.it
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Foto: profilo FB Jonas Maciulis