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Beach Volley Olimpiadi Rio 2016. Gli altri quarti tra sorprese e finali anticipate

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LUCENA/DALHAUSSER (USA)-ALISON/BRUNO (BRA). E’ “la partita”. Quella che un po’ tutti gli addetti ai lavori consideravano la finale annunciata. Invece ci hanno pensato Doppler/Horst, battendo Alison/Bruno e un po’ anche Ranghieri/Carambula a cambiare il corso della storia. A Copacabana sarà pomeriggio di fuoco con in campo le prime due coppie del ranking mondiale. Da una parte i campioni del mondo brasiliani, due vittorie (Vitoria e Porec) e due secondi posti (Olsztyn e Mosca) in stagione, in gran forma ma con tutta la pressione del pubblico che attende da loro il grande risultato sulla sabba di casa (ancora più dopo l’eliminazione di Evandro/Pedro). Dall’altra gli statunitensi, assieme da un anno, poco più, e capaci da allora di vincere ben cinque tornei del World Tour (Xiamen nella stagione passata, Puerto Vallarta, Maceiò, Fuzhou e Amburgo nella attuale) e di salire altre sei volte sul podio (cinque secondi posti e un terzo).

Insomma il meglio del meglio: lo strapotere fisico sotto rete di Dalhausser e Alison, la astuzia e le qualità difensive innate di Bruno, la bravura in attacco anche nelle situazioni più complicate di Lucena. L’impressione è che proprio tra i due giocatori di difesa si possa fare la differenza. Bruno, sulla carta, ha qualcosa in più ma Lucena sta giocando un grande torneo e dunque difficile in questo momento spostare l’ago della bilancia da una parte o dall’altra. Anche i precedenti (quasi tutti nobilissimi, ovviamente) sono in perfetta parità. Due vittorie per parte: Alison Bruno vincero un anno fa a Fort Lauderdale la finale dell’atto conclusivo dell’FIVB World Tour, mentre nel girone avevano ceduto agli statunitensi, poi la vittoria di Alison/Bruno lo scorso anno nella finale di Long Beach e il successo, nell’ultima sfida diretta, di Dalhausser/Lucena nella semifinale di Amburgo in due set.

NUMMERDOR/VARENHORST (NED)-BROUWER/MEEUWSEN (NED). A titoli siamo messi piuttosto bene anche in questo quarto di finale, tutto olandese a celebrare un movimento leader a livello mondiale. Da una parte i campioni del mondo 2013, titolo allora salutato come grande sorpresa ma poi legittimato da Brouwer/Meeuwsen, mix perfetto di potenza e tecnica. Dall’altra i vice campioni del mondo di The Hague 2015, con Reinder Nummerdor che riprova l’assalto alla medaglia olimpica dopo il quarto posto in coppia con Schuil, di Londra 2012. Anche qui l’incertezza regna sovrana. Le due coppie si conoscono perfettamente e servirà capire chi interpreterà meglio il match: a questi livelli si fanno preferire Nummerdor/Varenhorst per l’esperienza del primo ma Brouwer/Meeuwsen stanno esprimendo una qualità di gioco elevatissima a Rio e saranno un brutto cliente per tutti.

Con la qualificazione olimpica già in tasca le due coppie olandesi hanno disputato non troppi tornei in stagione, preferendo la preparazione in casa e il risparmio di energie in vista di questo periodo. Nummerdor/Varenhorst sono saliti solo una volta sul podio di un World Tour quest’anno, vincendo il Grand Slam di Mosca, non un torneo qualunque, poi tante eliminazioni (ben sei) tra quarti e ottavi di finale. Brouwer/Meeuwsen non vincono un torneo World Tour da tredici mesi (Porec lo scorso anno) ma in stagione hanno collezionato due secondi posti (Puerto Vallarta e Amburgo) e due terzi posti (Rio e Vitoria).

I precedenti, da due anni a questa parte (da quando Nummerdor è rientrato nel circuito in coppia con Varenhorst) si sprecano: ben sette sfide dirette, con quattro vittorie per Brouwer/Meeuwsen e tre per Nummerdor/Varenhorst. La curiosità è che i successi sono alternati e, se qualcuno crede alla cabala, visto che l’ultima vittoria è stata di Brouwer/Meeuwsen nei quarti di finale del campionato europeo di Biel Bienne, stavolta potrebbe toccare a Nummerdor/Varenhorst.

SEMENOV/KRASILNIKOV (RUS)-DIAZ/GONZALEZ (CUB). I “marziani” contro gli uomini venuti dal freddo. E’ una sfida stimolante, sulla carta imprevedibile, quella che chiude il programma dei quarti di finale. Diaz e Gonzalez finora sono la coppia che più ha impressionato per continuità, solidità e spettacolo sulkla sabbia di Copacabana e, grazie alla vittoria in un girone dove sulla carta avrebbero dovuto recitare il ruolo di cenerentola, si sono aperti un varco importante nel tabellone olimpico. Stessa cosa per Semenov e Krasilnikov che finora i risultati, quelli importanti, li hanno spesso ottenuti sulla sabbia di casa, in scenari completamente diversi rispetto a Rio de Janeiro. Primo a Mosca lo scorso anno, secondi a Sochi in questa stagione: sono questi i podi conquistati da Semenov/Krasilnikov nelle ultime tre stagioni e quest’anno è arrivato anche il terzo posto di Amburgo, per la prima volta in una Major Series.

Diaz/Gonzalez, invece, non disputano il World Tour e hanno come riferimento il circuito Norceca dove esercitano un dominio assoluto: tre tornei quest’anno, Guaymas, La Paz e Varadero e altrettante vittorie schiaccianti. Si sono qualificati passando attraverso la fase nordamericana della Continental Cup e gli unici confronti a livello internazionale per loro sono stati il mondiale olandese dello scorso anno, chiuso al nono posto (sconfitta con Pedro/Evandro negli ottavi) e i Giochi Panamericani dove hanno conquistato il bronzo (vittoria con Grimalt/Grimalt nella finale per il terzo posto). Ovviamente non ci sono precedenti fra le due coppie.

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