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Beach Volley
Beach volley Olimpiadi Rio 2016. LA FINALE! Lupo/Nicolai-Alison/Bruno. Appuntamento alle 5: tutto può succedere
Alison/Bruno sono forti e giocano in casa. Giusto per sgombrare subito il campo su chi sia la coppia favorita questa notte sulla sabbia di Copacabana nell’ultimo atto del torneo Olimpico. Alle 5 ora italiana si assegna l’oro a cinque cerchi e c’è una coppia italiana, Paolo Nicolai e Daniele Lupo a giocarsela, così, tanto per ricordarcelo tra pizzicotti e schiaffetti vari per essere certi di non stare sognando.
Ci sarà partita? E’ possibile. Partendo dall’aspetto cabalistico si può dire che anche a Londra 2012 si affrontarono i campioni d’Europa (allora Brink/Reckermann, oggi Lupo/Nicolai) e i campioni del Mondo (allora Emanuel/Alison, oggi Alison/Bruno) e tutti sanno come andò a finire, con la scuola europea che prevalse su quella carioca e si può dire che il primo successo azzurro in un torneo World Tour, Nicolai/Lupo lo ottennero a maggio 2014 battendo proprio Alison/Bruno.
Sarà prima di tutto una battaglia di continuità di rendimento fra due giocatori che finora hanno fatto cose straordinarie ma si sono concessi anche qualche pausa nel corso dei vari match giocati. Alison da una parte, Daniele Lupo dall’altra. Saranno loro i più sollecitati in ricezione e, di conseguenza in attacco. Lupo avrà un’altra coppia di brutti clienti da eludere con i suoi attacchi: il muro di Alison e il posizionamento di Bruno è quanto di peggio di possa augurare a un giocatore di beach.
Dall’altra parte, però, non è che i carioca possano dormire sonni tranquilli perché c’è una coppia rivale in grande forma e soprattutto c’è la pressione di un paese intero che aspetta dal beach volley l’oro che non è arrivato, ad esempio, ieri sera nel femminile dove tutto sembrava già scritto e ivece il Brasile ha raccolto “solo” un argento con due coppie (e che coppie) in semifinale.
La pressione non fa benissimo ad Alison che, in questo torneo ma più o meno in tutta la stagione, ha dimostrato di soffrire la condizione da campione del mondo e da super favorito per l’oro di Rio, commettendo spesso errori banali, risultando più falloro e scontato del solito. Insomma, non è ancora tutto scritto.
La condizione fisica? Per l’Italia non sembra un problema anche se gli azzurri hanno giocato un match e qualche set in più rispetto ai brasiliani, che anche alla lunga non sembrano soffrire più di tanto. Lì, almeno, si parte sullo stesso piano
C’è un dato, però, che fa pendere l’ago della bilancia a favore dei padroni di casa ed è quello dei precedenti. Tecnicamente e tatticamente Lupo e Nicolai “soffrono” la coppia brasiliana. A tal punto che non sono mai riusciti a batterla nell’ultimo anno. Quattro sfide (Finali del World Tour a ottobre 2015, Grand Slam di Rio, Open di Vitoria in finale e Grand Slam di Mosca) solo sconfitte per gli azzurri. Nell’anno di grazia 2014, invece, due vittorie per gli azzurri, una delle quali storiche, a Fuzhou, in finale: il primo trionfo di una coppia italiana nel World Tour, poi Mosca nei quarti e Stavanger, lo scorso anno, nel girone e una sola sconfitta, in finale a Klagenfurt. Nelle finali, dunque, i brasiliani prevalgono 2-1, in generale 5-3. Non è schiacciante ma l’ultimo successo azzurro risale a 14 mesi fa.