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Beach volley Olimpiadi Rio 2016. “LA MIA FINALE”: come la vivono ex olimpici e beacher storici?

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C’è un mondo che pulsa dietro a Daniele Lupo e Paolo Nicolai, la punta dell’iceberg. E’ un mondo fatto di sabbia, di fatica, di rivalità, di amicizie, di sudore, di storie e di passione. C’è un mondo di atleti che hanno fatto scelte spesso controcorrente, a volte preferendo la sabbia alla palestra, a volte conciliando le due cose contro il volere di qualcuno, contro le capacità del proprio fisico, di gente che rifarebbe esattamente le scelte che ha fatto perché le soddisfazioni che regala il beach volley (fuori e dentro il campo, da giocatore, da dirigente, da organizzatore) difficilmente possono essere appagate in altri campi.

La finale olimpica con metà campo azzurra è un momento straordinario per chi in questo mondo è stato in qualche modo protagonista. Ecco come vivranno questo straordinario momento alcuni dei grandi protagonisti del passato (ma anche del presente) del mondo del beach volley italiano.

DIONISIO LEQUAGLIE. Due volte campione italiano, due volte bronzo europeo.

Paolo e Daniele sono come due figli per me quindi vivo sempre con particolare emozione le loro gare. In queste olimpiadi sono partiti un po’ tesi come chi ha la consapevolezza di poter arrivare fino in fondo e teme che qualcosa possa andar storta. Per la finale sono molto sereno e positivo anche perché sento Daniele non appena finisce le partite e mi dice che sono molto determinati ma al tempo stesso si stanno godendo i Giochi nel giusto modo. Per quanto riguarda l’esito ho delle buone sensazioni perché ritengo Paolo e Daniele più solidi mentalmente dei Brasiliani mentre dal punto di vista tecnico dovranno fare una super gara, migliore  di quelle finora disputate, e sono convinto che sarà un capolavoro. Paolo e Daniele sanno vincere e l’hanno dimostrato fin da giovani”.

EUGENIO AMORE. Olimpico di Pechino 2008

“Domani alle 5 si scriverà un importante passo del percorso di un Beach volley tortuoso del nostro paese. Sono ormai 4 o 5 anni che l’Italia dice la sua in questo sport, sia nel maschile che nel femminile. Finalmente questa finale del massimo torneo di sempre, sarà, spero, un incipit per un nuovo Beach volley Nazionale, che aimè ad oggi va inversamente proporzionale con i super risultati dei nostri atleti nazionali. Nicolai e Lupo sono il frutto di un progetto Nazionale ben strutturato e seguito con cura da professionisti quali Matteo Varnier, uno dei giocatori a mio avviso più forti di sempre, Ettore Marcovecchio e Caterina de Marinis persone di passione smodata e conoscenze invidiabili. Detto questo, guardare questa finale sarà per me molto molto emozionante un po’ perché ho calpestato, anche se in modo diverso, quelle emozioni in quel contesto ed inoltre perché vedere l’Italia in finale alle Olimpiadi penso che sia, per uno come me che vive di Beach volley e spera di morirci un emozione ineguagliabile”.

DANIELA GATTELLI. Campionessa d’Europa, tre volte campionessa italiana, quinta alle Olimpiadi di Atene, due volte olimpica in coppia con Lucilla Perrotta.

“Io ho pianto la notte scorsa nel vedere Paolo e Dany vincere la semifinale. Non so come la vivranno…io probabilmente non dormirei ma questi momenti sono cosi personali che ognuno li vive a modo suo. Io penso che loro siano sereni ma determinati. Felici ma non ancora appagati. Penso che chiuderanno gli occhi prima di entrare in quello stadio e vedranno loro stessi esultare sul gradino piu’ alto del podio. Tutto il mondo del beach sara’ con loro e comunque andra’ questi ragazzi hanno esaudito anche il mio sogno”.

GIANNI MASCAGNA. Tre volte campione d’Italia, ex tecnico della Nazionale russa di beach volley.

In questo momento sono sperduto in un isola del Madagascar e sto,facendo le capriole per poter vedere la finale olimpica….sono emozionatissimo per questi ragazzi soprattutto perché loro stanno rappresentando tutti gli appassionati di questo sport che per anni si sono battuti affinché l’Italia avesse almeno una coppia fra le più forti del mondo. Una parola su tutti…Matteo Varnier!!! Questo ragazzo che per colpa di un bruttissimo infortunio ha dovuto lasciare una carriera piena di successi non ha mollato ed oggi alla guida di Daniele e Paolo ci ha portati alla finale olimpica!!! Grandissimo Matteo!!!!”

CLAUDIO FANTINI. Ex giocatore, Titolare Bagno Fantini e organizzatore di tornei dal 1984.

E’ un grande risultato per l’Italia, in pochi ci credevano ma per fortuna quei pochi hanno continuato a crederci. Mi sento parete in causa perché nel 1984 qui al Fantini abbiamo organizzato il primo torneo di beach volley quando tanti non sapevano neppure cos’era e da qui è partito un movimento che oggi sta vivendo il suo momento più importante. Sono felice per l’Italia, sono felice per il beach e per i ragazzi che oggi vanno a giocarsi l’oro olimpico. Speriamo con questo risultato che il movimento italiano abbia un po’ più di riscontro e anche la Federazioone stessa investa di più su questo sport che è fantastico”.

NICOLA GRIGOLO. Olimpico ad Atlanta 1996 in coppia con Andrea Ghiurghi. Bronzo europeo.

Ed eccoci qua, ci siamo, dopo esattamente 20 anni da Atlanta ce l’abbiamo fatta, siamo a medaglia. E questo di per se è già un risultato enorme per il nostro sport, per il nostro movimento, bistrattato dai giornali e dalla nostra stessa federazione. Ora, come sempre accade, tutti salgono sul carro dei vincitori, e quindi ecco spuntare articoli sulla gazzetta o altro. Sentiremo dire che i meriti sono della Federazione o altre cose d genere. Io personalmente cercherò di non pensare a tutto questo. Questa notte alle 5 penserò a quando 21 anni fa io e Andrea Ghiurghi partimmo da soli a spese nostre per Tenerife alla ricerca di un sogno….rinunciando ai lauti compensi del volley indoor di quei tempi. Un sogno che si realizzò con la partecipazione alla prima Olimpiade del beach, quella di Atlanta 1996. Un sogno che stanotte sta raggiungendo l’Olimpo grazie all’immenso talento di due fenomeni. Stanotte so che i nostri ragazzi ce la possono fare. Negli ultimi mesi ho seguito tutte le tappe del world tour ed ho notato che Alison spesso si perde, come se non reggesse lo stress del cambio palla. I suoi passaggi a vuoto sono sempre più frequenti. C’è da dire però che i nostri soffrono in maniera particolare la coppia di brasiliani. Penso che se Lupo sarà stabile sul cambio palla, come ha fatto in semifinale, ce la possiamo fare. La chiave della partita sarà la pressione mentale su Alison, riuscire a fargli perdere le sicurezze. E se dovesse davvero arrivare la medaglia d’oro penso che tutti noi beachers, a partire dai pionieri degli anni 80 fino ad arrivare ai ragazzi che giocano oggi in condizioni “estreme”, ci sentiremo un pizzico di quella medaglia al collo….

STEFANO PASCUCCI. Ex giocatore. Vincitore in coppia con Babini di numerosi tornei del campionato italiano.

Sono orgoglioso di Paolo e Daniele. Come ho vissuto in prima persona, con i miei compagni di squadra e qualche volta anche in prima persona i trionfi degli anni ’90 della Generazione dei Fenomeni di pallavolo, ora mi sento parte in causa perché sono stato fra i primi a credere nelle potenzialità di questo sport e a dedicare intere estati al beach volley, purtroppo tanto tempo fa. E’ un grandissimo risultato e c’è sono da dire grazie ai ragazzi e allo staff e svegliarsi questa notte per fare il tifo sapendo che, comunque vada, è stato fatto qualcosa di straordinario”.

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