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Calcio femminile: Hope Solo sospesa sei mesi dalla federazione statunitense

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Non riesce mai a passare inosservata Hope Solo, portiere della squadra americana di calcio femminile. Dopo essere salita alla ribalta delle cronache, alla vigilia dei Giochi Olimpici di Rio 2016, per aver ironizzato sul virus Zika attraverso una foto che la ritraeva con una grossa zanzariera in testa ed un insetticida in mano, con conseguenti fischi e cori particolari “Zika, Zika!” nel corso delle partite, la Solo si è lasciata andare a dichiarazioni alquanto discutibili dopo aver perso ai calci di rigore il quarto di finale del torneo a Cinque Cerchi contro la Svezia: “Abbiamo giocato contro un branco di codardi” – affermava l’estremo difensore statunitense. Dichiarazioni che non sono state corrette dalla calciatrice stelle e strisce successivamente, ribadendo: Non potrei essere la giocatrice che sono senza essere la persona che sono, anche quando non prendo le decisioni giuste –  aveva precisato – In tutta la mia carriera ho sempre cercato di dare il meglio per la squadra, per le mie compagne e per il calcio femminile. Continuerò a farlo con la medesima passione.”

Considerazioni che non sono piaciute alla federazione americana che, non notando alcun ripensamento da parte dell’atleta, ha deciso di sospenderla per 6 mesi: “I suoi commenti dopo la partita contro la Svezia sono inaccettabili e non corrispondono a ciò che ci aspettiamo dalle nostre giocatrici” – si apprende da un comunicato diramato dalla federazione.

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Immagine: pagina FB Hope Solo

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