Canottaggio

Canottaggio, Olimpiadi Rio 2016: le finali di giornata, Italia outsider con licenza di stupire

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Tre barche, otto vogatori e una nazione. L’Italia si gioca le prime medaglie con due senza, doppio e quattro senza pesi leggeri.

DUE SENZA

In finale col secondo miglior tempo. Giovanni Abagnale e Marco Di Costanzo sognano quel podio sfuggito quattro anni fa a Niccolò MornatiLorenzo Carboncini. Una storia incredibile con i due campani finiti nel due senza dopo la squalifica per doping proprio di Mornati, il mancato pass dell’otto (poi ripescato) e il sorpasso di Domenico Montrone nei confronti di Di Costanzo nel quattro senza. In poche settimane tuttavia gli azzurri sono stati in grado di tener testa e battere equipaggi rodati come i francesi vicecampioni olimpici in carica Germain Chardin e Dorian Mortelette e gli australiani Alexander Lloyd-Spencer Turrin, quest’ultimi quelli più accreditati alla vigilia per dare fastidio ai fuoriclasse neozelandesi Eric Murray e Hamish Bond. Se l’oro sembra prenotato per gli altri due gradini c’è spazio.

RSA GBR ITA NZL AUS FRA (15.44 ITALIANE)

DOPPIO 

Francesco Fossi e Romano Battisti difficilmente deludono. L’avvicinamento olimpico non era stato per niente entusiasmante ma, come al solito, gli azzurri sono riusciti a prepararsi a puntino per il grande evento stagionale. Ancora arrugginiti in batteria i finanzieri si sono scatenati in semifinale, battuti soltanto dalla Lituania di Mindaugas Griškonis e Saulius Ritter. Il podio tuttavia è difficile. Oltre ai baltici ci sono infatti anche i fratelli croati Martin Sinkovic e Valent Sinkovic, grandi favoriti della vigilia. C’è poi la Norvegia della leggenda Olaf Tufte che in coppia con Kjetil Borch andrà a caccia della quarta medaglia a cinque cerchi. Non bisogna dimenticare nemmeno la Gran Bretagna di Jonathan Walton e John Collins mentre parte un gradino sotto la Francia di Matthieu Androdias-Hugo Boucheron

GBR NOR CRO LTU ITA FRA (16.24 ITALIANE)

QUATTRO SENZA PESI LEGGERI

La partenza a razzo di Pietro Ruta, Livio La Padula, Martino Goretti e Stefano Oppo in quella che doveva essere una semifinale equilibratissima è ancora fresca nella memoria. È difficile poter dire sino a dove possa arrivar questo quartetto costituitosi, come il due senza, qualche settimana prima di Rio. Un’alchimia che ha portato a prevalere, tra batteria e semifinale, su Svizzera, Francia e Nuova Zelanda. Tutte avversarie degli azzurri oggi insieme a Danimarca e Grecia.

NZL DEN SUI ITA FRA GRE  (16.44 ITALIANE)

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francesco.drago@oasport.it

Foto di Mimmo Perna

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