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Ciclismo su pista, Olimpiadi Rio 2016: le finali di giornata. Il quartetto azzurro sogna

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Seconda giornata di gare alle Olimpiadi di Rio per il ciclismo su pista. Oggi si assegnano sei medaglie: una finale al maschile e una al femminile. Andiamo a vedere cosa ci aspetta in questo venerdì 12 agosto.

Uomini

Inseguimento a squadre

Mostruoso il tempo della Gran Bretagna: il quartetto guidato da Bradley Wiggins vola a ritmi da record del mondo. I britannici sono scesi sotto il 3’52”: sono praticamente imbattibili. Ieri i primi degli umani sono stati i danesi del campione olimpico dell’omnium Hansen: se ripetessero il proprio tempo potrebbero puntare alla finale per l’oro. A giocarsi il bronzo Nuova Zelanda ed Australia. Al via anche il quartetto azzurro con Filippo Ganna, Francesco Lamon, Liam Bertazzo e Simone Consonni che domani se la vedrà con la Svizzera: sognare una medaglia sembra essere impossibile, ma non costa nulla. Obiettivo comunque migliorare il 3’59” di ieri.

Donne

Velocità a squadre

Cresciuta tantissimo la Cina in questa specialità al femminile, potrebbe addirittura sorprendere per la vittoria. Da seguire anche la Russia: le cicliste dell’Est Europa possono giocarsi il titolo. Da medaglia anche Germania e Australia.

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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Fabio Pizzuto

1 Commento

1 Commento

  1. ale sandro

    12 Agosto 2016 at 09:07

    Il primo grande rammarico per il quartetto azzurro è anche quel mondiale a vuoto del 2015, con i manubri bocciati dai giudici di gara all’ultimo istante e la prova compromessa dovendo usare per forza l’attrezzatura delle ragazze, per poter almeno partire.
    Da quel momento la qualificazione è stata un “inseguimento” ancora più difficile di ciò che già era( sono del parere che in quella rassegna potessero già fare 4 minuti netti), e solo all’ultimo il livello è salito ma era troppo tardi per essere da subito della partita a Rio.
    E qui il secondo grande rammarico con la decisione di CIO e UCI di escludere la Russia, e richiamare solo all’ultimo gli azzurri riservisti, che avevano già preparato per Luglio gli Europei u23 con un ottimo 3’56″3, (Ganna spaziale in 4’14 in gara individuale), ed avevano già staccato la spina con la pista per questa stagione.
    Faccio comunque a loro i complimenti e a Marco Villa che li ha seguiti, perchè in neanche dieci giorni radunarsi di nuovo, sbrigare questioni logistiche ,partire e provare la pista,il tutto non più in condizione di forma ottimale, per poi chiudere la qualificazione al 5° posto ,sotto i 4 minuti, è qualcosa di notevole.
    Mi rimane solo il pensiero di ciò che poteva essere preparando almeno un mese prima i Giochi, e sapendo che Viviani è tirato a lucido e in gara individuale è con tempi da 4’20. Ci si poteva davvero giocare qualcosa di ancora più importante del buon piazzamento, visto anche il 4° posto degli ultimi mondiali.
    Brave le ragazze al record italiano. Finita Rio Salvoldi si troverà 4/5 azzurre senior da 4’25″5 e 7 junior capaci di tempi tra 4’29-4’34”, che in alcuni casi avrebbero permesso loro di superare anche qualche squadra presente in Brasile. Avrà tanto materiale umano su cui lavorare, e vederne i frutti già nel giro dei prossimi due anni.

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