Formula 1
F1, GP Belgio 2016, le pagelle: Rosberg spietato e impeccabile, Raikkonen nel sandwich. Max, così non va bene!
Ancora una volta la F1 si è affidata ai suoi circuiti storici, quelli più tecnici, quindi più spettacolari, per ravvivare lo show. Il Circus ha chiamato, Spa-Francorchamps non ha deluso: partenza e primi giri hanno fatto registrare di tutto, gli ultimi 33 giri – cioè quelli rimasti dopo la Bandiera Rossa – ci hanno offerto una gara quasi “normale”, ma comunque con spunti interessanti (duello Raikkonen-Verstappen, Force India al top, la disperata risalita parziale di Vettel, le schermaglie a distanza tra Ricciardo e Hamilton, ecc.) ed il finale ormai solito, per questo Mondiale 2016 sempre più dominato dall’Argento Mercedes… Vediamo che voti/giudizi hanno meritato i protagonisti in pista, buon divertimento!
Rosberg: 9. Vittoria totale, di piede, mano e di testa, che va al di là dei 25 punti conquistati. Non saliva sul gradino più alto del podio da quattro gare, bisognava lanciare un doppio messaggio chiaro a Lewis: “so ancora arrivare davanti a tutti, non mollo l’iride”. I colleghi gli hanno involontariamente facilitato il compito, ma lui è stato spietato e impeccabile.
Hamilton: 8,5. Rimonta monumentale, senza dubbi favorita anche dai folli sviluppi iniziali della corsa belga. Per la prima volta in carriera, stra-felice per un 3° posto…
Ricciardo: 8,5. Ordinato, saggio, scattante, veloce. E’ tornato in auge assieme alla Red Bull brillante di questa seconda parte di stagione. La gag dello champagne nella scarpa fatto bere al povero Mark Webber è stata esilarante.
Force India: 7,5. Hulkenberg, regolare e pulito, è quarto con pieno merito, Perez quinto con tenacia e coraggio. Il primo non regala granché spettacolo, il secondo, a tratti, sì: 22 punti di scuderia in cascina e sorpasso al quarto posto della classifica Costruttori ai danni della Williams.
Alonso: 7. Settimo al traguardo, partendo dagli abissi. Opportunista, la McLaren 2.0 gli ha ridato un sorriso a 30 denti, pardon, punti in classifica. E non è poco…
Ocon: 6. 16° all’esordio, alla guida di una Manor. Il suo curriculum motoristico è di tutto rispetto e non ha nemmeno 20 anni. Il famigerato indonesiano Rio Haryanto è arrivato una sola volta 15°, in dodici gare disputate…
Williams: 5-. Bottas e Massa lottano, si difendono e ci provano, ma la stagione della Bianca continua ad essere grigia…
Raikkonen: S.V. In partenza, è vittima del sandwich Verstappen-Vettel. L’episodio, con i suoi strascichi, segna definitivamente la sua gara (riparte 17° e ultimo). L’ostruzionismo non sempre onesto di Max lo manda ulteriormente fuori giri…
Vettel: 4. Non ha il 100% delle colpe per la frittata fratricida in partenza, ma la sua è una manovra inutilmente azzardata, che stride con gli interessi e lo stile del team di Maranello. Quinto GP consecutivo senza podio, fa bene ad essere imbronciato a fine gara, anche un’organica auto-analisi dell’operato 2016 non gli farebbe male…
Verstappen: 3,5. Il talento non si discute. Quest’anno ha anche salvato, in più di un’occasione, l’interesse di uno spettacolo a serio rischio dittatura-Mercedes. Diverte, piace per la grinta e l’inesauribile fame di vittoria. Però, attenzione, c’è un limite a tutto: deve assolutamente capire che le gare (la sua e quella degli altri!) non finiscono alla prima curva, non può tentare di infilarsi in qualsiasi buco gli si apra davanti agli occhi, se ciò rischia di danneggiare altri piloti, infine, c’è modo e modo di difendersi dagli attacchi altrui. Giovane e bravissimo, ma il Campione è un’altra cosa…
Spa-Francorchamps: 9. L’Università dove vorremmo veder correre la F1 dieci volte l’anno. Un piacere per gli occhi, un toccasana per la memoria, un tuffo al cuore…
Tifosi belgi e olandesi: 5. Sinceramente, non ci aspettavamo i fischi dei tantissimi supporters belgi (per il “sangue materno”) e olandesi di Max Verstappen. Per fortuna, non hanno perseverato: a quanto pare, civiltà, sportività e correttezza non sempre hanno fissa dimora.
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giuseppe.urbano@oasport.it
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