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Artistica
Ginnastica, Olimpiadi Rio 2016 – Italia, il pagellone finale delle azzurre: Ferrari, sogno sfumato; Fasana, che finale; riscatto Ferlito
L’Italia della ginnastica artistica ha concluso la sua avventura alle Olimpiadi di Rio 2016. Le azzurre stanno per tornare a casa dopo l’esperienza più importante per uno sportivo. Purtroppo lasciamo il Brasile senza la medaglia che le donne inseguono da 88 anni e senza esserci nemmeno qualificati alla Finale a Squadre, nostro grande obiettivo della vigilia con addirittura velleità di provare ad attaccare la medaglia.
Vanessa Ferrari ha cullato il sogno del podio ma per 17 centesimi ha nuovamente dovuto piangere lacrime amare per il quarto posto al corpo libero, l’Italia ha conquistato due finali di specialità per la prima volta nella sua storia e porta a casa anche il secondo punteggio assoluto al corpo libero (inferiori solo agli USA) oltre a tre doppi avvitamenti al volteggio.
È arrivato il momento delle tradizionali pagelle di fine rassegna a cinque cerchi, mai così importanti considerando il contesto multisportivo in cui eravamo: l’occhio dello spettatore confronta anche il rendimento di discipline diverse.
I voti come sempre tengono conto del valore potenziale di un’atletica e delle aspettative che erano state poste su di lui. Ad esempio se Simone Biles fosse caduta anche al corpo libero e avesse vinto “solo” l’argento nel concorso generale in Patria sarebbe stata giudicata insufficiente, proprio perché su di lei erano state poste delle speranze molto elevate considerando il suo immenso talento.
Le pagelle sono un modo per poter esprimere l’operato di un’atleta. È un’operazione che viene fatta per qualsiasi sport e da qualsiasi testata, in qualsiasi occasione ed è accettata dagli stessi atleti. Se la ginnastica davvero vuole fare un passo in avanti ed essere considerata come le altre discipline allora sarebbe anche il caso che accettasse lo stesso trattamento che viene offerto agli altri sport, nel bene o nel male. Lo spazio mediatico viene offerto all’artistica ma sta poi a lei accettarlo. In queste valutazioni l’errore ha un’importanza rilevante: in un’Olimpiade il risultato conta parecchio, altrimenti non si continuerebbe a parlare di medagliere (e questo succede in tutti i Paesi).
Chiariamo anche un ulteriore aspetto. Un 7 in una pagella sportiva è un voto davvero molto alto! Non viene assegnato molto facilmente (basta guardarsi in giro…) ed esprime un buon rendimento dell’atleta.
CLICCA SU PAGINA 2 PER VANESSA FERRARI
Nany74
20 Agosto 2016 at 20:27
Premetto che non ci capisco nulla di ginnastica artistica per cui non insultatemi troppo, ma sempre più spesso sento lamentele per “centesimi” che costano questa o quella medaglia. La cosa potrebbe estendersi anche ai tuffi, al nuoto sincronizzato ecc, insomma tutte quelle discipline che necessitano una valutazione “umana” ovviamente soggetta anche all’emozione del momento ed alla nazione (e relativa scuola) di provenienza del giudice. In questo caso, magari l’errore di Vanessa c’è stato e pace, ma in altre occasioni passate ne ho lette di tutti i colori. Possibile che non si riesca a creare un sistema di giudizio univoco e rigido almeno per le parti codificate? Addirittura qualcosa di automatizzato o simile. Si vedono le “immagini 3d a 360° ” anche sulla app della Rai, vuoi non riuscire a creare un software che valuti queste cose? Giusto o sbagliato almeno è uguale per tutti!! So che questo significherebbe snaturare uno sport che vive di soggettività, ma a questo punto (e a questi livelli), forse serve qualcosa per mettere tranquilli anche gli atleti e le atlete che partecipano a queste competizioni….con buona pace del nostro abbonamento al 4° posto….