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Ginnastica, Olimpiadi Rio 2016 – Italia senza Finale: una delusione? Le azzurre ci provano ma sbagliano, Vanessa ci fa sognare

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Si era partiti addirittura per provare a conquistare una clamorosa medaglia. Si torna a casa senza essersi qualificati nemmeno alla Finale a Squadre. Le Olimpiadi 2016 respingono l’Italia, la allontanano dall’atto conclusivo che domani sera decreterà le formazioni che saliranno sul podio.

Le azzurre non sono riuscite a replicare quantomeno il settimo posto di quattro anni fa quando conquistammo la prima finale della nostra storia. Quello era l’obiettivo minimo da raggiungere a questi Giochi, mancato abbastanza sorprendentemente e nettamente (2.5 punti di distacco dall’Olanda ottava e ultima qualificata non sono purtroppo pochi).

Le ragazze ci hanno provato e hanno rischiato, come testimoniano i loro esercizi alla trave. Hanno osato per spingersi fin lassù ma purtroppo sono arrivate tre cadute che ci hanno tagliato le gambe. La nostra è stata una buona qualifica, pulita nelle prime due rotazioni tra volteggio e parallele, arrembante nel corpo libero finale (tutti e quattro spettacolari) ma purtroppo crollata e rovinata da un deludente giro sull’attrezzo più rischioso e complicato dove l’errore è davvero dietro l’angolo.

 

Dispiace perché il team event è la prova che misura la forza ginnica di un intero Paese e il nostro è solo decimo, stando ai freddi numeri che purtroppo non mentono mai. Dopo i due quinti posti degli ultimi Mondiali, nell’occasione più importante non riusciamo a fare festa. L’amarezza è tanta perché le azzurre valgono più di più di questo risultato ma purtroppo hanno sbagliato quando contava davvero. Si sono distinte per grande maturità perché dopo gli errori sui 10cm si sono prontamente rialzate al quadrato, ma ormai era troppo tardi.

Dispiace soprattutto perché le dichiarazioni della vigilia promettevano ben altro. Casella ha osato tanto, ha alzato l’asticella ma purtroppo tutto è sfumato già all’inizio delle Olimpiadi. Per andare in Finale non serviva strafare (171 punti per l’Italia sono assolutamente alla portata), probabilmente sarebbe bastato non esagerare nella rotazione alla trave: esercizi più accorti e meno rischiosi avrebbero sicuramente cambiato l’epilogo della lunga domenica di ginnastica artistica femminile a Rio de Janeiro.

Con i se e con i ma non si fa nulla, sia chiaro. Anche perché saremo rimaste con un pugno di mosche in mano ma vedere l’Italia attaccare vale tantissimo: non ne eravamo abituati e forse è anche per questo che dobbiamo riprenderci dallo shock dell’eliminazione. Entrando in finale, però, in una classifica davvero molto corta, azzardando senza sbagliare si poteva davvero sperare di raggiungere l’impossibile. Peccato.

Abbiamo una grande squadra, questa formazione è eccellente, le difficoltà sono importanti, la qualità è molto alta. C’è poco da rimproverare alle ragazze che hanno mostrato grande grinta e caparbietà.

 

Sicuramente il risultato della squadra stona con le previsioni e le ambizioni. Abbiamo salvato la doppia partecipazione alla Finale All-Around davvero per il rotto della cuffia: Ferlito e Ferrari hanno rispettivamente il 22esimo e 24esimo punteggio, cioè il terzultimo e l’ultimo di quelli ammessi all’atto conclusivo della prova che giovedì sera incoronerà la Reginetta!

A scacciare la delusione, però, ci ha pensato una strepitosa Vanessa Ferrari. Le sorti della ginnastica italiana sono ancora una volta aggrappate a lei. La Campionessa del Mondo 2006 è terza al corpo libero, dietro solo alle imprendibili Simone Biles e Aly Raisman. Martedì 16 agosto andrà a caccia di una medaglia sudata, voluta, cercata dopo lo smacco di Londra 2012. Con lei ci sarà anche Erika Fasana che, dopo due Finali consecutive ai Mondiali, raggiunge anche questo storico traguardo.

 

stefano.villa@oasport.it

(foto Bufolin/Federginnastica)

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