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Artistica
Ginnastica, Olimpiadi Rio 2016 – Piccole, alte, magre, “grasse”, bambine: non fa differenza! L’artistica è di tutte
La ginnastica artistica è e deve essere di tutte! Non ci possono essere discriminazioni su altezza, peso, colore della pelle, età. Durante le Olimpiadi 2016 abbiamo assistito ad alcune ingiuste critiche nei confronti delle ginnaste, immeritate e soprattutto discriminatorie.
Troppo alte, troppo basse, troppo bambine, troppo grasse, troppo magre, troppo…. Troppo brave semmai. Perché tutte le 98 atlete che stanno partecipando ai Giochi Olimpici sono dotate di talento. Chi più chi meno. Ma sono tutte speciali, nel loro modo di essere. E non hanno bisogno che qualcuno vada a fare le pulci sul loro aspetto fisico. Sulla loro prestazione assolutamente sì, è doveroso. Non su altro.
Partiamo da Shang Chunsong. La cinese ha 20 anni, almeno stando al suo passaporto. La capitana dello squadrone asiatico, argento nel team event, è bravissima, da tre anni trascina la sua squadra ai Mondiali e anche a Rio è stata assoluta protagonista concludendo l’all-around al quarto posto (bhronzo sfumato per un solo decimo in favore di Aliya Mustafina).
I precedenti della Cina in materia d’età sono poco limpidi (spesso hanno taroccato i passaporti per far partecipare alle competizioni delle ginnaste bambine, come successo a Sydney 2000) ma attaccare questo piccolo scricciolo non ha molto senso. Lineamenti da bambina ma il cuore di una leonessa, scoppiata in lacrime per aver mancato quel podio promesso al fratello cieco. Magrissima, pesa 32kg: certo ha mangiato così poco in tutta la sua vita, è cresciuta negli stenti di una povera famiglia, la ginnastica è stata l’occasione per la ribalta e per guadagnarsi da vivere.
Le ginnaste sono basse. Vero, verissimo. Questo è innegabile. E alle prese in giro sulla loro statura non possono esserci migliori risposte che le foto di due super campionesse che hanno posato con i pallavolisti della loro Nazionale. Simone Biles con il gigante David Lee, centrale degli USA: 146cm contro 207! Flavia Saraiva non è stata da meno: l’atleta in assoluto più bassa dei Giochi (133cm) si è messa di spalle con l’immenso Alison (203cm).
Alexa Moreno è stata presa di mira sui social network! Su Twitter una valanga di insulti per il fatto di essere “grassa”. La messicana è semplicemente robusta ma con l’obesità non ha nulla a che fare, è un’eccellente specialista al volteggio, tra le migliori al Mondo su questo attrezzo e ha ottenuto ottimi risultati anche a Rio 2016. La sua risposta su Twitter ha messo in ridicolo i denigratori: “La ginnastica è uno sport in cui serve tanta potenza. Io la ho”. Qualcuno direbbe cicciotella, semplicemente è un’atleta che sa il fatto suo…
Le discriminazioni di colore non toccano la ginnastica artistica. Troviamo che sia stato davvero di cattivo gusto tirare fuori le presunte accuse razziali di Carlotta Ferlito ai danni di Simone Biles: era un episodio dei Mondiali 2013, che bisogno c’era di riparlarne durante queste Olimpiadi spacciandolo per attuale? Abbiamo una Campionessa del Mondo e Olimpica di colore, la ginnastica più forte di tutti i tempi è nera. Non capiamo perché dovremmo stupircene.
Che la ginnastica è di tutte lo può dire benissimo una donna infinita. Oksana Chusovitina, 41 anni, sette Olimpiadi, ancora in Finale al volteggio. Ce lo vuoi spiegare tu cosa sia l’amore per la Polvere di Magnesio?
stefano.villa@oasport.it