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Ginnastica, Olimpiadi Rio 2016 – Simone Biles, la prima tappa verso la leggenda: l’ostacolo volteggio verso il pokerissimo d’oro

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Simone Biles è pronta per affrontare la prima tappa verso l’immortalità nella ginnastica artistica. Dopo aver dominato il concorso generale, essere stata incoronata Campionessa Olimpica nell’all-around ed essere stata universalmente riconosciuta come la ginnasta più forte di tutti i tempi, oggi pomeriggio (ore 19.45 italiane) la statunitense disputerà la Finale di Specialità al volteggio.

La 19enne di Columbus è in caccia del leggendario pokerissimo di medaglie d’oro ma per farcela deve superare indenne l’ostacolo più arduo, rappresentato proprio dalla tavola. È proprio su questo attrezzo che la Reginetta della Polvere di Magnesio rischia di scivolare e di spezzare il sogno proprio sul più bello.

L’allieva di Aimee Boorman si presenta con il miglior punteggio del turno di qualificazione (16.050), ottenuto grazie a un Amanar e a un Cheng davvero stellari (per entrambi 9.700 di esecuzione, praticamente perfetti). Simone Biles, però, non è imbattibile. Nel quadriennio ha conquistato un argento e un bronzo ai Mondiali: nel 2014 vinse Hong Un Jong, nel 2015 si impose Maria Paseka.

 

E saranno proprio loro due a far tremare Simone anche oggi. La nordcoreana, Campionessa Olimpica nel 2008 e assente a Londra 2012 a causa di una squalifica inflitta al suo Paese per aver falsificato i passaporti, è seconda in qualifica: gli stessi salti della statunitense ma con una media di 15.683.

Le due atlete sono separate da mezzo punto: la Biles può leggermente peggiorare e la Hong migliorare ma sulla carta non ci sarebbe storia. Sulla carta perché la nordcoreana ha nel taschino l’arma segreta: il triplo avvitamento. Lo ha eseguito in allenamento proprio a Rio, non lo ha osato in qualificazione ma per far saltare il banco potrebbe azzardarlo. È un elemento complesso, difficilissimo, nuovo nel codice, mai portato in gara da nessuna: ci regalerà una sorpresa? Sarà così perfetta in esecuzione? Ricordiamo che vale in partenza cinque decimi in più dell’Amanar.

Maria Paseka, bronzo a Londra 2012, sembra non essere al top per poter contrastare Simone ma un colpo di mano dalla russa è sempre atteso. Anche per lei Amanar e Cheng. Giulia Steingruber e Oksana Chusovitina, altre atlete in lotta per le medaglie, non possono rappresentare una minaccia per l’oro.

 

stefano.villa@oasport.it

(foto John Cheng)

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