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Ginnastica, Olimpiadi Rio 2016 – USA imbattibili? La Nazione faro pronta a dominare, Biles e Douglas sugli scudi: la ricetta del successo

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Gli USA si apprestano a dominare le competizioni di ginnastica artistica femminile alle Olimpiadi 2016. La formazione a stelle e strisce è nettamente la più forte del lotto, inarrivabile da tutte le avversarie e pronta a fare incetta di medaglie a Rio.

Si fatica seriamente a trovare un’avversaria concreta a un movimento che nell’ultimo lustro ha giganteggiato nel circuito della Polvere di Magnesio, lasciando solo le briciole a tutte le avversarie. Martha Karolyi ha rivoluzionato questa disciplina oltreoceano, portandola a essere l’autentica potenza che conosciamo: Campionesse Olimpiche a Londra 2012, Campionesse del Mondo nelle ultime tre rassegne iridate e ora superfavorite per il bis a cinque cerchi.

Alle spalle ci sono degli ingredienti solidi che hanno permesso una crescita esponenziale di uno sport che nel corso del tempo è sempre più entrato nel cuore degli americani, ormai soliti riempire i palazzetti per assistere le gare.

 

Grandi investimenti economici, palestre importanti con strutture di rilievo ma soprattutto delle tabelle di allenamento di elevatissimo qualità, basate su un meccanismo molto chiaro e fruttifero: se una ginnasta non riesce ad eseguire dei determinati skill e a rispettare dei parametri di efficienza allora non può progredire e difficilmente riuscirà a emergere.

Coach esperti e costantemente aggiornati che preparano costantemente e gradualmente le ginnaste: l’obiettivo è una crescita costante dell’atleta sotto il profilo tecnico, artistico e umano oltre naturalmente al volere competere ai massimi livelli. Nessuno si adagia sugli allori, nessuno si accontenta, nessuno ha il posto assicurato e la richiesta di miglioramento è continua.

Tutti gli atleti sanno benissimo che per competere per i traguardi più importanti bisogna lavorare sodo, adattandosi alle più svariate situazioni. La competitività e la concorrenza sono talmente elevate da garantire una lunghissima serie di atlete che possono competere con il meglio della disciplina in ogni contesto: non si sbaglia poi di molto quando si dice che la Nazionale C degli USA potrebbe vincere la medaglia ai Mondiali.

Una struttura centrale molto solida, un programma condiviso e tanti centri sparsi per tutto il Paese dove le ragazze si allenano con i rispettivi coach, ritrovandosi periodicamente per dei Camp di Selezione nel Ranch dei Karolyi e soprattutto per le combattutissime gare interne.

 

Gli Stati Uniti d’America hanno già l’oro al collo nel concorso a squadre: di solito si scommette con quanti punti di vantaggio vinceranno. Alle loro spalle Russia e Cina potranno ben poco: si lotterà solo per le altre medaglie.

Simone Biles è un prodigio della natura che ha rivoluzionato il suo sport nell’ultimo quadriennio, diventando la ginnasta più vincente ai Mondiali e in odore di pokerissimo d’oro alle Olimpiadi (Hong permettendo al volteggio).

Gabby Douglas e Aly Raisman sono due delle Fierce Five che quattro anni fa conquistarono l’oro con la squadra, laureandosi anche Campionesse Olimpiche rispettivamente nel concorso generale e al corpo libero. Lauren Hernandez è una promessa di elevatissimo spessore, Madison Kocian è la Campionessa del Mondo alle parallele. Bastono solo i nomi per farsi un’idea della squadra di cui stiamo parlando.

Chi riuscirebbe a batterle? Come dicono in Patria: solo gli USA, con una formazione del passato. Martha Karolyi lascerà dopo l’avventura di Rio e si ritirerà a vita privata all’alba dei 74 anni che compirà il prossimo 29 agosto. Il futuro della Nazione guida dell’artistica, però, non sembra essere in discussione e ci sono tutti i presupposti per dominare almeno il prossimo quadriennio.

 

stefano.villa@oasport.it

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