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Artistica
Ginnastica, quale sarà l’Italia del futuro? Le veterane e le giovani verso le Olimpiadi 2020: i nomi delle azzurre
L’Italia del futuro dovrà fare a meno di Vanessa Ferrari? In attesa di scoprire la decisione definitiva della ginnasta italiana più forte di tutti i tempi che sta pensando al ritiro, l’artistica del nostro Paese deve guardare avanti, verso un futuro che potrebbe essere senza il faro che l’ha guidata negli ultimi dieci.
Saremo sicuramente tutti più poveri tecnicamente ma l’obiettivo dichiarato è quello di arrivare pronti con una squadra di qualità ai Mondiali di Stoccarda 2019, la rassegna iridata che varrà come qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020. In sostanza ci sono tre anni di tempo per fare crescere tutte le giovani, portarle il più in alto possibile e togliersi delle soddisfazioni.
Siamo in odore di ricambio generazionale. Già detto di Vanessa (che in Giappone avrebbe quasi 30 anni), bisognerà anche capire quali saranno le intenzioni di Carlotta Ferlito (classe 1995) ed Erika Fasana (classe 1996). Due veterane di lusso, con due Olimpiadi alle spalle, che hanno la possibilità di andare avanti: spetterà a loro la decisione. È chiaro però che l’Italia deve iniziare a guardarsi alle spalle per non farsi trovare scoperta, cercando di mantenere un livello alto come è stato per l’ultimo decennio (tre qualificazioni olimpiche consecutive con l’intero quintetto/sestetto non sono una casualità).
Da un paio di stagioni è stato avviato il progetto che dovrebbe permettere all’Italia di arrivare alle prossime Olimpiadi con delle importanti ambizioni. Ricordiamo che tra quattro anni le squadre saranno formate solo da quattro elementi ma che ogni Paese potrà in aggiunta portare anche due individualiste, naturalmente se si otterranno i pass attraverso le varie competizioni qualificanti che per che questo ciclo non saranno solo i Mondiali.
I nomi sono ben chiari a tutti gli addetti ai lavori ed è su quelli che Enrico Casella sta lavorando per il futuro senza però trascurare elementi già di spicco a livello internazionale come Elisa Meneghini e Martina Rizzelli (presenti a Rio 2016), Lara Mori (riserva), Enus Mariani e Tea Ugrin che potranno essere le veterane nella corsa verso il Giappone. Sofia Busato l’anello di congiunzione: quarta al volteggio agli ultimi Europei, questa classe 2000 ci farà sicuramente divertire.
Si parla un gran bene delle gemelle D’Amato (Asia e Alice) e Giorgia Villa: sono tre ragazze del 2003 che già hanno mostrato il loro valore, militando anche in Serie A (Giorgia ha vinto l’all-around della prima tappa nella stagione in corso). Sono ragazze che sanno già eseguire il doppio avvitamento, giusto per sottolineare il loro attuale livello.
Martina Maggio (classe 2001) è la Campionessa d’Europa al volteggio nella categoria juniores, sempre tra le under 16 Martina Basile (classe 2002) ha vinto il bronzo nel concorso generale. A Berna erano presenti anche Sara Berardinelli, Maria Vittoria Cocciolo, Francesca Noemi Linari. Sono delle buone ginnaste che hanno bisogno di crescere: gli elementi tecnici visti nel corso delle ultime stagioni e la crescita mostrata promettono bene, ora bisognerà farsi largo nel circuito maggiore (nel corso dei prossimi due anni diventeranno tutte seniores).
Anche altri nomi sono sulla lista sono quelli di Pilar Rubagotti, Giulia Bencini, Valentina Giommarini, Martina Granato, Elisa Iorio, Caterina Cereghetti, Giorgia Balottari, Nicole Simionato, Desiree Carofiglio, Michela Redemagni, Sydney Saturnino, Sofia Arosio. Bisognerà poi arrivare gradualmente a una scrematura ma il lavoro svolto preventivamente sembra essere buono, in attesa che dia i frutti sperati.
Potrebbero tardare ad arrivare i risultati, per ovvi motivi. Questa volta bisognerà avere pazienza e attendere. Potrà succedere che ci saranno magari dei passaggi a vuoto tra Europei e Mondiali (in mezzo anche le competizioni multisportive come Giochi del Mediterraneo 2017 ed European Games 2019) ma l’importante sarà farsi trovare pronti al momento giusto. Sempre lavorando con umiltà e soprattutto senza adagiarsi sugli allori alla prima eventuale medaglia conquistata tra le juniores.
stefano.villa@oasport.it