Judo
Judo, Olimpiadi: parte il nuovo quadriennio con Tokyo 2020 nel mirino
I Giochi Olimpici di Rio 2016 si sono chiusi con un trionfo azzurro nel judo: un oro, un argento ed un quinto posto, con il quarto posto nel medagliere della disciplina a suggellare le ottime prestazioni degli italiani. Archiviata la rassegna a cinque cerchi italiana, è già tempo di pensare al nuovo quadriennio, quello che porterà ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
Nelle due categorie maschili più basse, i posti sembrerebbero sulla carta prenotati: a vent’anni, Elios Manzi (60 kg) ha vissuto la sua prima esperienza olimpica dopo aver conquistato il bronzo europeo, confermando il talento cristallino già mostrato nelle categorie giovanili, mentre Fabio Basile è tornato da Rio con la medaglia d’oro della categoria 66 kg al collo, dopo essere stato a sua volta terzo nella rassegna continentale.
La categoria 73 kg, quasi sempre una delle più combattute in ambito italiano, potrebbe sorridere al napoletano Enrico Parlati, settimo agli Europei del 2014 e medagliato di bronzo all’African Open di Port Louis, nonché campione italiano in carica. Tra gli 81 kg, Matteo Marconcini proverà a confermare quanto di buono fatto vedere in questa stagione terminata con il quinto posto olimpico, ma dovrà guardarsi anche da Antonio Esposito, già campione mondiale junior e campione europeo U23, destinato a salire di categoria.
Per quanto riguarda le categorie più alte del settore maschile, Domenico Di Guida è sicuramente in pole position per confermarsi leader dei 100 kg, mentre per le altre due divisioni di peso dovremo capire meglio se Walter Facente (90 kg) ed Alessio Mascetti (+100 kg) decideranno di continuare per un altro quadriennio: i loro possibili eredi potrebbero essere rispettivamente Nicholas Mungai e l’italo-colombiano Andrés Felipe Moreno.
Passano alle categorie femminili, la ventenne Romina Passa, due volte campionessa italiana assoluta, è pronta a raccogliere il testimone da Valentina Moscatt nella categoria 48 kg. Imprescindibile Odette Giuffrida, medagliata d’argento tra le 52 kg ai Giochi di Rio 2016, così come ci aspettiamo un altro quadriennio al vertice per Edwige Gwend (63 kg), destinata verosimilmente a diventare la capitana di questa squadra.
Il passaggio di consegne c’è già stato nella categoria 57 kg, dove la campionessa olimpica di Pechino 2008, Giulia Quintavalle, ha lasciato spazio alla giovane Maria Centracchio, anche lei classe 1994 come Giuffrida. Valeria Ferrari è da tempo attesa all’esplosione nella categoria 70 kg, e quello di Tokyo potrebbe essere il suo quadriennio. Nelle due categorie più elevate, le candidate sono la due volte medagliata di bronzo continentale, tra cadetti ed Under 23, Melora Rosetta (78 kg), ed Elisa Marchiò, già da tempo numero uno italiana delle +78 kg.
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Immagine: IJF
giulio.chinappi@oasport.it