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LACRIME D’ORO! Rossetti infallibile, Italia in estasi!

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Meglio di papà Bruno bronzo a Barcellona 1992. Ad appena 21 anni Gabriele Rossetti è campione olimpico. Risuona ancora l’Inno di Mameli all’Olympic Shooting Centre con il figlio d’arte che regala allo skeet azzurro la terza medaglia in appena 24 ore.

Un trionfo targato Andrea Benelli, bravo a lanciare subito tra i senior questo prodigio che sino a un anno e mezzo fa gareggiava ancora tra gli junior. Piattelli su piattelli sbriciolati che l’hanno portato subito al bronzo iridato a Lonato e al trionfo nelle finali di Coppa del mondo davanti a un certo Vincent Hancock (oggi in ombra).

LA GARA Praticamente fuori al termine delle prime tre serie di qualificazione con ben quattro errori, Rossetti era consapevole di non dover più sbagliare per sperare nella qualificazione. E non ha sbagliato. Il 50/50 ha permesso all’atleta del Tiro a Volo di Pieve a Nievole-Montecatini di arrivare a uno shoot-off a cinque per due posti. Rossetti è perfetto, i francesi Anthony Terras ed Eric Delaunay e l’indiano Mairaj Ahmad Khan devono dire addio ai sogni di gloria.

A partire dalle ore 20.00 lo show del poliziotto pontigiano continua: 32/32 tra semifinale e gold final, lo svedese Marcus Svensson, già oro nella preolimpica di aprile, è altrettanto preciso sino agli ultimi quattro piattelli quando la mancata nuvoletta rosa regala all’Italia un altro oro dodici anni dopo il successo di Andrea Benelli ad Atene. Sul podio anche il kuwaitiano che gareggia con la bandiera del Cio Abdullah Alrashidi, plurititolato della della specialità che conquista il primo podio olimpico battendo 16-14 l’ucraino oro a Sydney 2000 Mikola Milchev.  

 

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francesco.drago@oasport.it

1 Commento

  1. ale sandro

    14 Agosto 2016 at 05:10

    La aspettavo questa medaglia d’oro quasi quanto lo stesso Rossetti. Un altro predestinato come quei due del nuoto, loro coetaneo, che dopo aver vinto tutto da junior fino al 2014, da senior al debutto fa bronzo mondiale, oro in finale di coppa del mondo e oro olimpico. Di più non di può, o magari si potrà in futuro. Lucidità da veterano, in una gara che ha visto saltare i nervi di tantissimi tra i favoriti fin dalle qualificazioni.
    Tiro a volo da 10 in pagella diceva qualcuno, beh penso si possa fare.
    Come dice Gabriele, in ben due gare abbiamo portato i due atleti in finale, raggiunta sempre. Cinque podi immagino siano un record per l’Italia ai giochi nella stessa edizione, non saprei se anche record assoluto.
    In ogni caso , contrariamente a ciò che si pensa sulle “fabbriche ” da medaglia azzurre dagli sport di precisione e combattimento, ritengo questi podi in certi casi addirittura meno scontati di altri in sport di prestazione, dove una volta raggiunto quel valore cronometrico le gerarchie sono difficili da sovvertire. Le variabili qui sono tantissime e le differenze minime, così tra favoriti e outsider di lusso , possono arrivare a saltare fuori anche 15-20 nomi per specialità.
    Per fortuna ,anzi per merito nostro, il valore delle nostre scuole riesce sempre a portarci in cima al mondo, ma non c’è niente di scontato in tutto questo, ogni singola volta.

  2. Gabriele Dente

    13 Agosto 2016 at 23:59

    La vera scherma è il tiro a volo! 😀
    L’Italia, nazione di riferimento, finalmente è riuscita a ottenere più di un oro all’olimpiade. Ci speravo da molti anni. Il risultato è impressionante: 5 medagliati su 9 atleti, 7 finalisti a 6 su 9 atleti, finale a sei centrata in tutte le gare (in due gare con due atleti), uomini a medaglia in tutte e tre le gare maschili, e ditemi voi se dimentico qualcosa. Grandissimi! E pensare che, soprattutto Pellielo, con un po’ di fortuna potevano regalarci pure il terzo oro! Ora speriamo che la Russia o qualche altro non ci “freghi” Andrea Benelli!

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