Atletica
LIVE – Atletica, Olimpiadi Rio 2016 in DIRETTA. Maratona donne: Vince Sumngong (Etiopia), argento Bahrein, bronzo Etiopia. Straneo 13ma
E’ tempo di maratona femminile a Rio 2016. Alle 14.30 prende il via dal Sambodromo di Rio de Janeiro la Maratona olimpica 2016: iscritte in 141, un record di presenze in una gara che si preannuncia di altissimo livello. E’ sfida annunciata tra Kenia ed Etiopia che presenteranno il meglio. Per il Kenya ci sarà Helah Kiprop, vincitrice quest’anno a Tokyo, Visiline Jepkesho, trionfatrice a Parigi e Jemima Sumgong, reduce dal successo a Londra. L’Etiopia presenta la campionessa del mondo uscente Mare Dibaba, Tirfi Tsegaye che quest’anno ha vinto a Dubai e Tigist Tufa, trionfatrice di Londra 2015. Attenzione anche alle due “africane del Bahrein” Eunice Jepkirui Kirwa, bronzo mondiale e Rose Chelimo che viene dal 2h24’14” corso a Seul. Le tre azzurre al via non partono battute: Anna Incerti, oro europeo di Barcellona, Valeria Straneo, argento mondiale ed europeo nel 2013 e 2014, rientrata in extremis da un infortunio e Catherine Bertone. seguite qui sotto la diretta scritta di tutta la maratona.
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17.07: 25mo posto per Bertone in 2’33″29
17.00: buon 17mo posto per Valeria Straneo con il tempo di 2h29’44”.
16.56: sesta Flanaghan, settima Linden per gli Usa
16.55: terzo posto per l’etiope Dibaba, quarta l’etiope Tsegaye, quinta e prima delle europee la bielorussa Mazuronak
16.55: secondo posto per Kirwa del Bahrein
16.54: la kenyana Sumgong vince in 2h 24″05
16.53: rettilineo d’arrivo per Sumgong che ha un buon vantaggio su Kirwa, terzo posto per Dibaba
16.52: ancora un’accelerazione di Sumgong e stavolta Kirwa paga dazio.
16.52: Kirwa reagisce all’attacco di Sumgong, non è ancora finita
16.51: Sumgong lascia sul posto Kirwa a poco più di un km dal traguardo!!!
16.49: Sumgong spinge ma Kirwa tiene il ritmo. Coppia sempre al comando
16.48: 2h17’02” il passaggio ai 40 km
16.47: Sumgong e Kirwa staccano Dibaba che ora è a più di 10 metri
16.46: Kirwa si riprende, adesso a soffrire è Dibaba. Finale bellissimo!
16.45: sembra soffrire Kirwa del Bahrein che perde un paio di metri dalle altre due ai 40 km. E’ Sumgong in fuga
16.44: meno di tre km alla fine e sono ancora tre davanti: Kirwa, Dibaba, Sumgong
16.41: terzetto i testa con 20″ di vantaggio con la coppia inseguitrice
16.38: Sumgong raggiunge Kirwa e Dibaba. Si forma un terzetto in testa
16.36: Kirwa e Dibaba sono in testa, staccata leggermente Sumgong, dietro Mazuronak, Tsegaye e la rappresentante Chelimo che segue più indietro
16.31: ai 35 km 2h00″31. Attacco di Kirwa, resiste Dibaba, terza Sumgong
16.22: Flanaghan rientra nel gruppo di testa. Sono in sette
16.20: Flanaghan sta facendo l’elastico alle spalle del gruppo delle sei in testa. Non è lontanissima ma forse sta spendendo troppo per rientrare in gioco quando ci saranno gli attacchi decisivi
16.15: passaggio ai 30 km in 1’43″21. Sembra soffrire la Mazuronak che resta attaccata con i denti al gruppo composto da cinque africane (le due del Bahrein sono kenyane in realtà). Straneo accelera, è quindicesima. Ha ripreso Fukushi e ha staccato Felix e Daunay
16.06: restano in sei in testa: Chelimo, Dibaba, Tsegaye, Mazuronak, Kirwa, Sumgong. Due del Bahrein, due etiopi, una bielorussa e una kenyana
16.05: si staccano altre due atlete e sono Kiprop e Flanaghan. La statunitense aveva mostrato qualche segno di difficoltà ma la sorpresa è la kenyana, la seconda, che lascia il gruppo di testa
16.03: la bielorussa Mazuronak prende un piccolo vantaggio in testa, Craigg si stacca dal gruppo di testa ed è già a oltre 20″
15.57: passaggio ai 25 km in 1h26’07”. In testa Chelimo, Dibaba, Tsegaye, Mazuronak, Kirw, Sumgong, Flanaghan, Kiprop, Cragg. Jepkesho a quasi 20″. Fukushi si è praticamente fermata dopo l’azione in testa al gruppo che aveva provocato la selezione. Straneo, raggiunta da Felix e Daunay è sempre 17ma ma a oltre 1 miluto e mezzo di distacco. Bertone 23ma, Incerti 25ma
15.50: restano nove in vetta ma le due statunitensi sono in sofferenza e potrebbero staccarsi a breve
15.47: dopo la mezza maratona la kenyana Jipkesho si stacca dal gruppo di testa e sembra aver già subito un grande distacco. Altra protagonnista che lascia. In testa Fukushi prova l’azione
15.40: passaggio ai 30 km in 1h09’07”. In testa il gruppo è formato da Jepkesho, Dibaba, Tsegaye, Kirwa, Chelimo, Sumgong, Kiprop, Mazuronak, Flanaghan, Cragg, Tejeda, Fukushi, Linden. Straneo è 17ma a meno di 30″. Tiene bene l’azzurra
15.32: attenzione! L’etiope Tufa si ferma per un risentimento. Prova a ripartire ma è staccata dal gruppo di testa. A meno di sorprese una delle grandi favorite è fuori causa
15.22: da dietro il gruppetto delle asiatiche si avvicina al gruppo di testa con tanta Africa: 51’43” il passaggio ai 15 km. Straneo è assieme alla francese Daunay
15.16: attorno ai 13 km gruppo di testa pressochè invariato con tanta Africa, poi quartetto ad inseguire dal quale si è staccata Straneo, ora 15ma ad inseguiire più indietro
15.04: al km 10 34’22” il passaggio. In testa Jepkesho, Tufa, Dibaba, Tsegaye, Kirwa, Chelimo, Sumgong, Kiprop, Kim C., Kim S., Flanaghan, Linden, Cragg
15.02: Si fraziona il gruppo di testa. Tredici atlete in vetta attornao al km 10, a seguire un altro gruppetto con sei atlete capitanato da Straneo, più indietro le altre azzurre. Ritmo piuttosto elevato
14.58: ritiro per l’ex campionessa d’Europa portoghese Moreira
14.49: decisa accelerazione delle africane dopo i 5km. Straneo e Incerti non sono più in testa al gruppo
14.46: al quinto km si allunga il gruppo di testa che comunque è formato da una trentina di atlete. Le azzurre ci sono. Passaggio a 17’23”
14.41: situazione cristallizzata al passaggio dei 3 km con Straneo davanti
14.34: Straneo e Incerti pimpanti fin dal primo km. Sono nelle prime posizioni del gruppo
14.30: partita la Maratona dal Sambodromo
14.28: è tutto pronto al Sambodromo per la partenza della Maratona femminile di Rio2016. Etiopi e kenyane le grandi favorite ma c’è spazio per le sorprese perchè sarà una gara diversa dalle solite maratone. Senza lepri, ognuna per sè e dunque può succedere di tutto anche se l’Africa si preannuncia dominatrice.
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