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MITICO CAMPRIANI! Oro all’ultimo tiro, finale thrilling. Padrone dell’Olimpo

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Da impazzire!

Niccolò Campriani vince un’altra medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio 2016, nella gara che ha chiuso ufficialmente il programma del tiro a segno allo Shooting Centre brasiliano: quella delle 3posizioni maschile da distanza 50m.

Dopo essere entrato per il rotto della cuffia in finale, il toscano già campione olimpico una settimana fa nella gara ad aria compressa dai 10m si è letteralmente trasformato.

Una prima serie in ginocchio da 51.4 punti che lo proiettava subito nei quartieri alti della classifica con il rivale russo Sergey Kamenskiy, poi i secondi cinque colpi da 51,2 a sedimentare ancor di più il lavoro certosino del toscano ed in conclusione della prima posizione di sparo un sontuoso 52,8 con dieci pieni in serie.

Al cambio di assetto per sparare a terra quindi si capiva già che Niccolò sarebbe potuto andare quantomeno per una medaglia, aiutato anche dalle carenze del cinese Qinan Zhu, soltanto settimo poi a fine gara.

Ma torniamo al duello con il russo: una sfida totale a colpi di precisione estrema.

Prima serie in piedi ancora equilibratissima, con scarti minimi, così come la seconda e la terza serie di colpi. A botta di uno corrispondeva risposta dell’altro, mentre i tedeschi Link e Brodmeier si giocavano il terzo gradino del podio assieme al francese Raynaud, seppur nettamente staccati dal duo di testa.

I primi trenta colpi vedevano quindi arrivare appaiati i due contendenti: Kamenskiy a quota 311.3, Campriani a quota 311.0.

La resa dei conti però era vicina, e doveva avvenire negli ultimi quindici tiri in piedi.

Il primo round andava al rivale dell’azzurro, ma la seconda ripresa riavvicinava Campriani alla vetta.

Da lì in poi ulteriore pathos veniva aggiunto con le eliminazioni. I primi a salutare erano il norvegese Bhryn (400.4) e l’altro russo in gara Fedor Vlasov (403.1) .

Il primo shoot dei cinque finali vedevano Campriani mettere a segno un bel 10.3 a cui Kamenskiy rispondeva con un altro 10.3, mentre il cinese Zhu chiudeva in sesta piazza (414.8).

Il secondo colpo invece vedeva il russo avvantaggiarsi di un punto netto, in virtù dell’8.7 del rappresentante del Bel Paese a cui faceva seguito il 9.7 del tiratore classe 1987.

Il terzo tiro estremamente preciso per entrambi: 10.5 per il toscano, 10.4 per il suo rivale. A questo punto una medaglia era certa, vista l’eliminazione dei tedeschi Andre Link (quinto con lo score di 424.6) e di Daniel Brodmeier (quarto con 435.6 punti).

Per gli ultimi due colpi a rimanere in gara erano Campriani, Kamenskiy e il francese Raynaud.

Il responso diceva 10.2 del transalpino, 9.1 per l’azzurro e 9.6 per il russo.

Nonostante un esito non brillante Campriani era sicuro di avere in tasca l’argento, con Raynaud soddisfatto comunque del bronzo a quota 448.4.

Infine, il duello.

Campriani secondo con lo score di 449.6 punti, Kamenskiy primo a quota 450.2 punti.

Un ultimo tiro. La tensione che sale.

Niccolò rompe il silenzio con il suo colpo. E’ un 9.2. Sembra finita.

Ma Kamenskiy si fa tradire dalla tensione. Fa 8,3.

Esplode lo Shooting Centre.

Niccolò Campriani è medaglia d’oro per la seconda volta a Rio con il punteggio di 458, 8 davanti al suo rivale che chiude a 458, 5 punti.

Regalando la seconda medaglia all’Italia nel tiro a segno. La leggenda continua. 

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michele.cassano@oasport.it

Foto: UITS

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