Nuoto
Nuoto, Olimpiadi Rio 2016: Detti e 4×100 sl donne uniche luci nel disastro azzurro. Hosszu e Peaty due mostri
Prima giornata di batterie nell’Olympic Aquatics Stadium di Rio de Janeiro per il nuoto a Cinque Cerchi con tanti nomi importanti in acqua e gli azzurri che in larga parte sono stati protagonisti di brutte prove salvo alcune eccezioni.
Nei 400 misti uomini assai deludente la prestazione di Federico Turrini che, distantissimo dal crono fatto segnare nei campionati italiani (4’18″39 ventesimo in batteria contro il 4’11″95 degli Assoluti), la dice lunga sulla portata della controprestazione dell’azzurro. Una finale che sarebbe stata alla portata, visto l’ottavo crono di Juan Lluis Pons Ramon (4’13″55). Riscontro quello del toscano anche più alto di quello di un Luca Marin, in acqua più per onorare la sua carriera che per velleità di finale. Il 4’17″88 del siciliano (sedicesimo) descrive appunto la mediocrità del risultato. In vetta all’ordine dei tempi, dunque, troviamo l’americano Chase Kalisz (4’08″12) a precedere il duo giapponese Daiya Seto (4’08″47)/Kosuke Hagino (4’10″00) che verosimilmente si giocheranno la vittoria nell’ultimo atto. Stesso destino di Turrini anche per Ilaria Bianchi che con un tempo anonimo per lei (58″48), nei 100 farfalla, ottiene solo il 21esimo crono delle eliminatorie, non riuscendo ad entrare in semifinale. Miglior prestazione delle batterie di Sarah Sjoestroem in 56″26 a precedere Dana Vollmer (56″56) e la giovanissima Penny Oleksiak (56″73).
Ci pensa Gabriele Detti, dunque, a risollevare il morale dei colori azzurri. Il 3’43″95 nuotato nei 400 stile libero nelle batterie della prima giornata del nuoto a Cinque Cerchi è la conferma del toscano ad alto livello in un contesto decisamente qualitativo dove nessuno poteva permettersi passi falsi. Il crono ottenuto è valso, dunque, la terza prestazione delle eliminatorie alle spalle di Conor Dwyer (3’43″42) e Mack Horton (3’43″84). Dunque ci attende una finale (ore 03:24 italiane) molto equilibrata in cui il ruolo del favorito spetta, come sempre, al cinese Sun Yang (quarto in 3’44″23), l’unico che ha davvero controllato il proprio incedere. Nell’ultimo atto, avremo anche Connor Jaeger, James Guy, David McKeon e Jordan Pothain mentre fuori dalla top 8 il coreano Park Tae-Hwan, campione olimpico di Pechino 2008, rientrato dopo la squalifica per doping.
Nei 400 misti donne dominati, come da pronostico, da Katnika Hosszu (4’28″58 nuovo record europeo per lei) altri risultati da dimenticare per l’Italia con Luisa Trombetti (4’45″52 ventiseiesima) e Sara Franceschi (4’48″48 trentesima). Nei 100 rana devastante Adam Peaty che in 57″55 apre letteralmente le acque facendo segnare il nuovo record del mondo sulla distanza e con margini ulteriori di miglioramento. Discreta la prova di Andrea Toniato in 1’00″45 che comunque non gli consente l’ingresso in semifinale. A chiosa arriva il gran crono della staffetta 4×100 stile libero donne in 3’35″90 (nuovo record italiano) col quarto tempo di ingresso in finale. In vetta l’Australia delle sorelle Cate e Bronte Campbell in 3’32″39, nuovo record olimpico.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
Foto: La presse di Gian Mattia D’Alberto da ufficio stampa Arena Italia