Nuoto
Nuoto, Olimpiadi Rio 2016: Federica Pellegrini sogna di emulare Pechino. Impresa possibile?
In questa vigilia della finale dei 200 stile libero femminili con protagonista Federica Pellegrini, la mente va indietro nel tempo ricordando i successi ottenuti dalla campionessa di Spinea nella sua infinita carriera. E’ ovvio che sfogliando il nostro album dei ricordi, ci si imbatte nell’immagine di Pechino 2008, quella che valse nelle quattro vasche dello stile libero la tanto agognata medaglia d’oro a Federica, in un arrivo al cardiopalma con la slovena Sara Isakovic. Un successo corredato anche dal record del mondo che rese quella vittoria ancora più leggendaria.
Un impresa dunque che potrà ripetersi nel contesto a Cinque Cerchi attuale o ci si dovrà accontentare di un piazzamento diverso? La risposta non è semplice. Per quanto si è visto nella vasca dell’Olympic Aquatics Stadium, Katie Ledecky e Sarah Sjoestroem sono quelle che sembrano avere qualcosa di più. Americana e svedese infatti hanno già fatto centro nella rassegna olimpica, vincendo rispettivamente i 400 stile libero ed i 100 farfalla, stabilendo altresì dei record del mondo nelle specialità citate. Una condizione invidiabile per entrambe che potrebbe riverberarsi nei 200 sl a noi tanto cari. Tuttavia, lo sviluppo della semifinale di ieri può aprire degli scenari perchè la Pellegrini ha dimostrato di esserci ed è desiderosa di fare di tutto per rendere la vita difficile a chiunque. Se questo possa bastare per vincere è davvero molto difficile da prospettare però la storia insegna che questa gara è sempre aperta alle sorprese. In più, la corsia 3, da cui l’azzurra partirà, crea quel fil rouge con l’edizione di Pechino nella quale, appunto, la veneta si trovava proprio sul blocchetto n.3. Che sia un segno del destino? Lo scopriremo alle 03:16 italiane.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
Foto: fonte Fin