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Nuoto Olimpiadi Rio 2016. Il pagellone: Detti strepitoso, Pellegrini c’è. Troppi bocciati
FEDERICO TURRINI 4: sembrava aver superato la fase della incapacità di affrontare con la giusta determinazione le gare che contano. La medaglia di Londra sembrava un segnale inequivocabile e invece il toscano ci dovrà ancora lavorare su perché, in un 400 misto dove, pur senza dover gareggiare sui suoi limiti, la finale era alla portata, affonda senza reagire e perde una grande occasione per impreziosire la carriera.
LUCA MARIN 4.5: è arrivato a Rio senza troppe aspettative, lascia la sua terza Olimpiade senza lasciare il segno. Gara di retrovia, come è abituato a fare, la sua ma quando c’è da cambiare passo il siciliano si trova senza energie e molla la presa. Eliminazione inevitabile, tempo al di sotto delle attese.
ERIKA FERRAIOLI 6: apre le due staffette e al mattino ottiene un discreto risultato (54”91) che lancia la staffetta che sarà da record, al pomeriggio crolla negli ultimi 20 metri e mette nelle condizioni le compagne di dover risalire la china, operazione impossibile quando ci sono fiopr fiore di campionesse nelle altre corsie.
SILVIA DI PIETRO 7.5: è tornata la Di Pietro di dicembre e dello scorso anno. Brillante, pimpante, come mai in questa stagione. 53”92 lanciato al mattino, 53”69 al pomeriggio: sono tempi di tutto rispetto. Decisiva la sua condizione per il ritocco del record italiano e se in finale le azzurre non affondano è soprattutto per merito suo.
AGLAIA PEZZATO 7: svolge alla perfezione il suo compito. In mattinata fa 53”86 lanciato e riporta sotto l’Italia nella sfida con l’Olanda. In finale peggiora leggermente ma deve fare i conti con le onde perché è staccata di oltre una lunghezza dalle prime della classe. Si batte con tenacia ed è una sorpresa positiva.
FEDERICA PELLEGRINI 8: conferma quanto di buono aveva mostrato a Roma. Era il segnale che si attendeva per capire lo stato di forma della Divina che è buono. Piazza un 53”17 lanciato in mattinata che permette all’Italia di battere l’Olanda e di conquistare record nazionale e finale. Poi nel pomeriggio si limita a difendere il sesto posto visto che più non potrebbe fare ma l’impressione è ottima.
Foto da: DeepBlueMedia/comunicato Len